mi auguro anch'io che ad aver ragione sia tu perché tu descrivi una realtà con problemi che tutto sommato sono assai più facilmente risolvibili di quelli (che anhe il servizio di Report, tardivamente, segnalava) che riguardano l'assetto urbanistico-speculativo di un'intera città e le collusioni affaristico-politiche (e afaristico-mafose...) collegate ad un modello urbano che quando si realiza non é modificabile in pochi anni (come la localizzazione dei grossisti o il loro carico e scarico) ma (se non intervengono bombardamenti aerei e guerre) solo in molti e mlti decenni, a volte secoli.
Quello di cui non ti convinco é che ci sia un nesso fra speculazione su aree anche contigue a quella di Paolo Sarpi e manovre per mutare nuovamente il volto delle presenze a Paolo Sarpi (ma non mutarlo per rimetterci chi c'era...).
Quello di cui non mi convinci tu é che se 500 commercianti cinesi vanno via ci sono 500 commecianti italiani in grado di subentrare e ripristinare le "vecchie" reti commerciali che tanto mancano ai residenti; scusami, ma in tutta la Storia dell'Urbanistica europea (Parigi, Amsterdam, Berlino, Milano, Roma, Barcellona, ecc.) cara ad esempio al noto testo del Benevolo su cui si studia in tutte le Università italiane non esiste un solo esempio di una simile operazione.
Quando una zona viene così mutata strutturalmente e funzionalmente (coi grossisti, anche se mi risulta che ci siano anche negozi cinesi di altro tipo), se si impone coattivamente e in blocco la partenza di chi l'ha "occupata" commercialmente non avviene MAI il ripristino dello staus quo ante, soprattutto (ed é questo che divide il mio pensiero dal tuo) se accanto si verificano operazioni urbanistico-edilizie che hanno il fine speculativo di incrementare il valore delle aree e degli mmobili (e ti ripeto quel che ti ho ià detto, la frammentazione ATTUALE delle proprietà non é affatto un ostacolo alla loro acquisizione in blocco da parte di pochissimi soggetti: é già avvenuto in decine di casi, da Vienna a Parigi a Roma a New York, alla Beirut disrutta dalla guerra civile da cui sono tornato da pochi giorni e dove si é verificato proprio questo, su un'area ben più vasta di Paolo Sarpi e con 32.000 proprietari, truffati dal Berlusca locale, l'Hariri da poco assassinato).
Che le operazioni adiacenti e quel che avviene a Paolo Sarpi siano enomeni separati non ci credo, ma perfinom selo fossero stati inizialmente, l'interazione si fa oggettiva, é generata dai meccanismi della rendita edilizia, che certo sono più noti a Ligresti ed alla Moratti (e orse ad un'infima parte dei residenti italiani di Paolo Sarpi) che ai grossisti cinesi.
Gli orchi (italianissimi), purtroppo, ci sono eccome ed hanno determinato e continuano a determinare troppa parte del olto delle nosre città, nonostante tanti gridi di allarme di urbanisti, Italia Nostra e varie: credo tu conosca Milano, Roma, napoli, Agrigento, Palermo quanto me e sappia erfetamente che il saco edilizio degli anni '60, quello degli anni '80m e quello attuale sono incomparabilmente peggio dei grossisti cinesi.
Mi auguro davvero, senza spirito polemico, di aver torto e auguro, come ho già detto una volta, ai residenti di Paolo Sarpi, ai loro anziani, ai loro bambini di non trovarsi entro il 2014-2017 (anni di completamento del nuovo sacco ligrestiano di Milano, secondo i progetti) in difficltà ben peggori di quelle certo non da sottovalutare dovute al cario e scarico dei grossisti cinesi e soprattutto di poter abitatre loro stessi ancora a Paolo Sarpi e non finire in quartieri magari vicino...ai grossisti cinesi deportati!
Sono catastrofista? Ma conosci Secondigliano a Napoli, lo Zen a Palermo, Corviale a Roma, i "Villaggi Nuovi" a Matera? sai da dove vengono gli abitanti di quegli orrori? da zone dove negozine abitazioni sono saliti improvvisamente di prezzo di 7-20 volte grazie ad interventi speculaivi prima "contigui" e poi interni. E non c'era un grossista cinese....
Vedremo chi ha ragione....
A proposito che ne pensano i residenti di Paolo Sarpi, comnque, delle operazioni immobiliari contigue: sono contenti, pensano di guadagnarci, non sono interessati perché concentrati sui grossisti cinesi e credono non li riguardino? Io su questo non so nulla.