per dubbio:
per me la questione é duplice e riguarda sia il significato, a cui fai giustamente riferimento, della protesta di massa di questi giorni (purtroppo non così di massa, su 50 milioni d abitanti, sono stati coinvolti circa 300.000: sempre tanti sotto una dittatura, ma assai meno in proporzione, ad esempio, che nella Romania di Ceausescu), sia le ragioni per cui quella protesta non ha avuto (e non avrà) le conseguenze che ebbero quelle di Bucarest.
E in quelle ragioni, quanto ho postato c'entra eccome e credo c'entri col fatto che la giunta birmana non é crollata e difficilòmente crollerà, il che credo sia rilevante per chi invece vorrebbe che in Birmania/Myanmar (il rimo termne, imposto dagli Inglesi, non é migliore di quello scelto dai generali e he é quello accettato dall'ONU) vi fosse democrazia (magari un po' diversa da quella pakistana, afghana, iraqena o del khazakhistan, cari all'Occidente...).
Doopo di che le "analisi" si possono fare anche solo con emozioni e foulards rossi, ma credo che servano assai poco.