goldendragon, tu descrivi un "gioco a regole" mettendo alla pari i due parteciopanti ed invece lo Stato NON PUO' (non potrebbe, so bene che sucede esattamente il contrario) USARE GLI STESSI METODI DEI DELINQUENTI e cadere nell'illegalità.
Come non si possono ammazaare davanti a casa i mafiosi (come farebbero loro), non si dovrebbe neppure sparare in divisa contro chi usa sasi e bastoni, specie in Paesi dove la pena di morte non esiste (come in Italia) neppure per chi commette una strage o per i pluriomicidi.
Invece succede esattamente il contrario. Sai in Italia quanti poliziotti o carabinieri sono morti DURANTE MANIFESTAZIONI (non parlo degli uccisi dai terroristi, oviamente) negli iltimi 40 anni? 2, l'agente Annarumma negli anni '70 e il commissario Raciti nel 2007. sai quanti manifestanti sono stati ammazzati nello stesso periodo? Oltre 20. A cui vanno aggiunte circa 200 persone disarmate uccise a posti di blocco o in casi come quello recentissimo del tifoso laziale.
L'otrdine pubblico non deve diventare guerra civile e i violenti non sono nemici invasori: uno Stato che permette ai suoi poliziotti e carabinieri di fare quel che hanno fatto alla scuola Diaz ed alla caerma Bolzaneto di Genova (e di fabbricare prive false contro gli arrestati) e nel contempo consente ai black blocks di devastare indisturbati una mezza città con l'ausilio di carabinieri in borghese (mentre gli stessi manifestanti no global , un mese dopo, sfilano tranquillamente a Genova senza spaccare un solo vetro perchè non sono aggrediti dalle "forze dell'ordine") NON E' UNO STATO DEMOCRATICO e non pu? insegnare ai suoi agenti (che commentano la morte di Carlo Giuliani ai telefonini: "uno a zero per noi!") che nel mantenimento dell'ordine pubblico la regola del gioco é una sola: chi é on divisa deve saper rischiare anche di morire, ma non deve ammazzare MAI perché lui deve difendere il diritto alla vita degli altri, anche a costo del suo e perché ha cento mezzi per farlo intelligentemente (intelligence, prevenzione, dialogo, blindati, idranti, scudi, manganelli usati senza sadismo, lacrimogeni, gas urticanti, ecc.) senza morire.
Del resto é certo più comodo sparare su un ragazzo "armato" di estintore a Genova che difendere i vigili del fuoco contro i camorristi a Pianura, no?
Ricorda poi che la polizia italiana negli anni '50-'60 ha ammazzato circa 100 sindacalisti, operai, contadini, da Reggio Emilia alla Sicilia a battipalia , in manifestazioni in cui nessuno di loro usava sassi o bastoni ed in cui non é mai morto alcun agente.
Dare ad una polizia proiettili du gomma (qualsiasi polizia) "abbassa la soglia" di uso delle armi da fuoco ed equivale, fatte le debite diferenze, a dare ad un esercito già dotato di bombe nucleari le piccole atomiche tattiche o le superbombe convenzionali, ossia rende pericolosamente più sottile il confine fra uso e non uso delle armi più potenti che si hanno a disposizione.