Nel 1972, Marco Bellocchio realizz? il film "Sbatti il mostro in prima pagina" (
http://www.italica.rai.it/cinema/impegno/mostro.htm), con la partecipazione come protagonista di Gian Maria Volonté, che evidenziava come per motivi politici reazionari si utilizzi la cronaca nera per generare paure e per alimentare pregiudizi.
La scelta delle notizie da pubblicare sui gornali ed ancor più da diffondere attraverso la ben più potente TV é SEMPRE una scelta politica, non solo dove esiste la censura esplicita, ma anche dove i grandi media sono monopolio di poteri economici e più ancora dove questi poteri economici (come in Iytalia) esprimono personaggi politici (Berlusconi) che controllano in proprio 3 TV nazionali, diverse locali, varie radio locali, giornali e case editrici (come la Mondadori) e cje hanno costruito intrecci con le 3 TV pubbliche sia quando non é al governo (ad esempio comprando la ENDEMOL che produce molti format TV per la RAI), sia quando é al governo (colonizando la RAI e controllandola con suoi maggiordomi).
Quando le notizie di un certo tipo, che evidenziano, amplificano, spesso inventano solo e tutto il peggio che riguarda un settore sociale, una comunità, una realtà (i Rom, i Siciliani, i giovani, i Cinesi, i gay, i Musulmani, ecc.) appaiono sistematicamente, secondo le regole di una vera "campagna pubblicitaria in negativo", senza mai evidenziare le positività (ad esempio la laboriosità, la creatività, il sacrificio, l'investimento negli studi dei propri figli di una comunità migrante come quella cinese o i grandi progressi della loro marepatria) quella tecnica di strumentalizzazione delle notizie diventa evidente e si potrebbe fare oggetto di analisi a scuola, all'università, in mostre, iniziative culturali (non sarebbe male farlo, no?).
Ultimo elemento: come sto illustrando nel saggio a puntate ITALIANI "CINESI D'EUROPA"? sulla rivista "Cina in Italia", fenomeni di criminalità, di degrado etico e sociale hanno carattrizato in misura assai maggiore che la comunità cinese migrante oggi quella italiana emigrante fra XIX e XX secolo in vari Paesi (USA, Australia, Svizzera, Francia, Germania) e nel contempo tali realtà sono state sistematicamente usate, evidenziate, amplificate, arricchite di invenzioni orrende da campagne di stampa prettamente razziste dei poteri forti e dei media di quei Paesi contro gli Italiani il che la dice lunga sulla continuità di strategie xenofobe in Occidente.
Anche su questo e sul confronto fra quel che accade OGGI con le notizie su Cinesi e Cina (o su Rom, Romania, Musulmani, ecc.) e quel che accadeva IERI con le notizie su ITALIANI e ITALIA, sarebbe possibile e bello fare iniziative varie: da tesine di maturità ad iniziative e mostre nelle scuole e nel territorio per smascherare i fabbricanti di odio xenofobo ed loro servi dei media, che sono GLI TESSI e CON LE STESSE TECNICHER, in quello ieri ed in questo iggi.