Treviso ... nuovo cartello anticinese? - page 2 - Attualità - Associna Forum

Autore Topic: Treviso ... nuovo cartello anticinese?  (Letto 6220 volte)

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cavallo

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« Risposta #15 il: 04 Gennaio, 2008, 23:32:04 pm »
per Dubbio:
né tu né io parlavamo solo d'talia e allora vorrei sapere, visto che tu dici di fare paragoni:
1) se secondo te  la legislazione e l'opinione pubblica e le sue espressioni politiche sono più a favore oggi dei migranti (e meno xenofobe) OGGI o 20 anni fa in questi Paesi (mi ripeto, ma non ho avuto risposta alle osservazioni del mio post):
- Italia (20 anni fa non c'era stata la Bodsi-Fini, la Lega al governo per anni, partiti razzisti a gestire Milano e molte altre città);
- Austria, Norvegia, Lituania, ngheria, Olanda, Danimarca, Polonia (20 anni fa le forze politiche razziste erano marginali in questi Paesi e in nessuno erano nelle maggioranze di governo....);
- Francia (20 anni fa la destra francese non era xenofoba come Sarkozy e non era avenuto che Le Pen giungesse al 2? turno...);

2) se i migranti sono trattati meglio oggi in Italia ed in Europa che 20 anni fa (hai presente, ad esempio, la differenza fra la Legge Martelli e quelle successive, Turco-Napolitano e poi Bossi-Fini?), visto che si rimettono pure in discussione quei pochi diritti he avevano acquisito (ad esempio ala scolarizzazione di figli di "clandestini") e che diritti sanitari e simili non controbilanciano l'odissea atroce dei "permessi di soggiorno" made in Bossi-Fini e le sue conseguenze (e visto il nuovo "decreto sicurezza" che riguarda pure i "comunitari"...);
inoltre se Italia e altri Paesi europei 20 anni fa collaboravano a rapire persone straniere e consegnarle ai torturatori scelti dalla CIA o accettavano che cittadini italiani di origine marocchina come kassim (vedi sul Forum G2  http://www.secondegenerazioni.it/forum/ ... .phpòt=724) fossero trattati in tale modo, come avviene ora (ricordi, invece, Sigonella...?)

3) se 20 anni fa l'"Occidente" esprimeva apertamente, ai massimi livelli,  appoggi ad ideologie suprematiste come invece ha fato recentemente con:
- il discorso di Ratisbona di Ratzinger sull'Islam;
- la votazione al Parlamento francese nel 2006 per "rivalutare storicamente" il colonialismo;
- i libri scritti negli ultimi anni prima di morire dalla Fallaci (top delle vendite in Italia per 2 anni);
- le dichiarazioni di Sarkozy sulla "racaille" delle periferie (che non gli hanno impedito di vincere le elezioni);
se sbagliano gli osservatori europei che denunciano una rescita sia degli atti razzisti che delle concezioni razziste in Europa negli ultimi 15 anni (in particolare in Italia, Francia, Germania, Olanda e Polonia) e se le campagne mediatiche contro Musulmani, Cinesi, Rom in Italia erano dello stesso livello di quelle furibonde di oggi;

4) se 20 anni fa quelle grandi e possenti "forze politiche e sociali molto più numerose e socialmente rappresentate che li avversano" di cui parli:
a) avrebbero permesso che un Consigliere leghista affermasse in Consiglio Comunale che verso i migranti bisogna "fare come le SS";
b) avrebbero espresso un sindaco bolognese che prendesse provvedimenti anti-migranti che neppure il precedente sindaco di centrodestra non aveva preso;
c) avrebbero fatto parte di un governo di centrosinistra si facesse condannare dalla UE per non attuazione delle norme europee a favore dei Rom;
d) avrebbero collaborato anni fa nell'amministrare alcune province del Nord con la razzista Lega in cambio del ribaltone antiBerlusca effettuato da questa  alla Camera;
e) avrebbero permesso a sezioni di Rifondazione Comunista di Roma di partecipare a fiaccolate anti-Rom con gli exfascisti di AN.

Hai ragione, non c'é bisogno di dipingere più nera di quel che é la situazione per volerla migliorare ma se non si ha chiara la tendenza si fanno gli errori dei Turatiani nel 1921 o dei Socialdemocratici tedeschi nel 1932, che permisero la vittoria del fascismo e del nazismo, altro che migliorare...
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
"anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti" (Fabrizio De André)

goldendragon

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« Risposta #16 il: 04 Gennaio, 2008, 23:42:22 pm »
Citazione da: "Dubbio"
La cultura prevalente in Europa è sostanzialmente aperta ad una società multirazziale


a me non sembra proprio, paradossalmente mi sembrava meno ostile 30-40 anni fa di adesso. E vero anche che 30-40 anni fa lòimmigrazione non era un vero problema, còerano molto meno stranieri di ora.

Non ci sono diritti acquisiti, o stati di "civilita?" acquisiti: se mai gli italiani sono stati "brava gente" (leggenda inventata dagli italiani a proprio benficio), ora non e? proprio il caso e dovrebbero smetterla con tale idiozia della "brava gente"
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da goldendragon »

fiol_brothers

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« Risposta #17 il: 04 Gennaio, 2008, 23:47:00 pm »
Citazione da: "cino4ever"
il cartello dice
vuoi (vuole) salire
prego compra (compri) il biglietto
ce quel 请 qing (prego) che da un tono gentile


ah ok.. cmq abbiamo scoperto che questi bei cartelli ci sono anche per arabi & co. ... insomma ce n'è per tutti i gusti  :twisted:
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da fiol_brothers »

Dubbio

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« Risposta #18 il: 05 Gennaio, 2008, 02:10:53 am »
Per cavallo:

A)   In tutta Europa la legislazione nei confronti degli extra-comunitari è più avanzata e garantista rispetto a vent'anni fa.

La Comunità Europea è oggi dotata di strumenti legislativi e operativi per la lotta alla discriminazione razziale che vent'anni fa erano non solo inesistenti ma impensabili.

Ricordo solo il trattato di Amsterdam del 1997 che integrando il trattato istitutivo della Comunità Europea, ha attribuito al Consiglio poteri per combattere qualsiasi discriminazione basata sul sesso, la razza o l'origine etnica, le direttive agli stati membri che ne sono seguite, la creazione dell'EUMC, Centro europeo per il monitoraggio sul razzismo e la xenofobia, i cui rapporti annuali denunciano le discriminazioni presenti nei paesi membri (e purtroppo l'Italia è spesso oggetto di segnalazioni negative).

Vent'anni fa sarebbe stato impossibile il richiamo della Comunità Europea all'Italia per il suo atteggiamento nei confronti dei Rom.

B)   Vent'anni fa in Italia non c'era nemmeno la legge Martelli e gli extra-comunitari erano in balia dei provvedimenti dell'autorità amministrativa senza sostanziale possibilità di adeguata difesa giudiziaria dei loro diritti di permanenza nel paese.

La legge Turco-Napolitano ha notevolmente migliorato la legge Martelli e la Bossi-Fini è un'indecenza che sarà presto cancellata.

C)   Se tu consideri "massimi livelli di espressione dell'occidente" il pensiero di Ratzinger e della Fallaci, abbiamo trovato una delle cause delle differenze nelle nostre analisi.

Per me quelli sono infimi livelli di espressione dell'occidente.

D)   La realtà è che in Europa la pressione migratoria oggi è ben maggiore di vent'anni fa, e vi sono problemi sociali conseguenti ben più significativi.

Se tutto questo non ha impedito alle forze contrarie ad ogni discriminazione di dotare la Comunità Europea delle disposizioni ed organizzazioni che ho citato e se in tutti i paesi le rappresentanze politiche dei movimenti razzisti restano fortemente minoritarie, quando non inesistenti, significa che oggi in Europa la cultura della parità e dell'antirazzismo è più avanzata di ieri.

Ma tu fai le statistiche sulle idiozie della lega e allora non c'è da stupirsi se proponi il parallelo storicamente assurdo tra l'atteggiamento odierno delle forze politiche progressiste nei confronti delle discriminazioni razziste, e quello dei socialdemocratici tedeschi nei confronti del nazismo negli anni trenta.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Dubbio »

cavallo

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« Risposta #19 il: 05 Gennaio, 2008, 09:41:38 am »
per dubbio:
sì, credo che stiamo arrivando al nocciolo del problema delle differenze fra il modo di analizzare la realtà mio e tuo (e non ne faccio un drama perché, lo ripeto, so che dinanzi alle orde razziste siamo dalla stessa pate della barricata...):

Non si tratta solo del fatto che tu guardi il bicchiere mezzo pieno ed io quello mezzo vuoto (ad esempio tu dici che la legislazione é migliorata, io ti sottolineo invece le norme più anti-migranti approvate in Olanda, Regno Unito, Francia e le posizioni NON MARGINALI ma SEMI-MAGGIOPRITARIE E/O DI GOVERNO raggiunte da personaggi e linee politiche come Le Pen e Sarkozy a livello nazionale in rancia, da partiti razzisti in aree determinanti del Nord Italia, dell'Olanda, della Norvegia, ecc.: chi ha ragione?), né che ci confrontiamo su inezie (tu dici che vent'anni fa la legge Martelli non esisteva, beh "vent'anni" sai bene che é un modo di dire: la Martelli é stata approvata 18 anni fa, nel 1990), ma del fatto più significativo che tu non consideri "rappresentative" figure, concezioni che sono al centro di fenomeni socioculturali per me invece decisivi e che tu concentri la tua attenzione più sul mondo iuridico (trattati e simili) che su quello delle sue concrete applicazioni.

Infatti tu dici:
"Se tu consideri "massimi livelli di espressione dell'occidente" il pensiero di Ratzinger e della Fallaci, abbiamo trovato una delle cause delle differenze nelle nostre analisi"
Beh, Ratzinger non é un consigliere comunale leghista, ma il pontefice di circa 800 milioni di cattolici nel Mondo, uno che qualche influenza su milioni di eletori, sulle legi italiane (dalla fecondazione assistita ai PACS) e soprattutto sull'immaginario collettivo ce l'ha e pi? non piacerci e non mi piace) ma credo sia più "rappresentativo" di Enzo Biagi, di Levi-Strauss,   di padre Zanotelli o di tutti gli Associni mesi assieme; la Fallaci é letta da milioni di persone in Italia ed é promossa perfino nelle librerie Feltrinelli e credo che tu ed io influenziamo l'opinione pubblica un po' meno di lei...

Tu non riconosci che oggi (e non solo oggi)  l'Occidente é "rappresentato" da personaggi televisivi come Vespa, da politici come Berlusconi e Bush, da messaggi mediatici xenofobi e, lo ripeto, da una rimozione di ogni analisi critica seria sulle radici e gli orrori (occidentali)  del "razzismo moderno" assai più che da Mandela, da Camilleri o dal commercio eqo e solidale e questo ti porta a credere "impropri" certi miei paralleli.

Peccato che la Germania  di Weimar era più aperta, democratica e progressiva dell'Europa di oggi, a prima vista, con diritti sociali e sindacali all'epoca impensabili, con una satira e cabaret più liberi di quelli attuali, con autori come Brecht, movimenti come la Bauhaus, con una integrazione degli Ebrei assai ben funzionante, un livello culturale superiore a quello medio italiano e francese di oggi, una tradizione culturale che annoverava Beethoven, Kant, Hegel, ecc. eppure furono fantocci inizialmente marginali come il caporale-imbianchino Hitler (che neggli anni Venti prendeva il 2,7% alle elezioni, metà di Bossi), come Himmler, come Goebbels, come Goering a prevalere con il beneplacito di industriali (alla Montezemolo?), banchieri-politici (alla Dini?), gruppi editoriali (alla Mondadori?) e produrre quell'orrore che entrambi conosciamo perché questa gentaglia:
- sfruttò il crollo economico che travolse le certezze delle classi medie e di fasce del proletariato;
- si alimentò degli elementi mai estirpati del nazionalismo xenofobo tedesco, che tanti "uomini di cultura" non avevano mai aggredito nelle Università, nelle scuole, nei giornali, nell'"immaginario collettivo";
- cavalcò l'antipolitica e lo schifo di tanti verso la litigiosità della cosiddetta "classe politica" e le divisioni suicide della "sinistra";
- identificò un capro espiatorio (gli Ebrei, non più ripetibile oggi e SOLO PER QUESTO si scelgono gli "immigrati") e lo additò agli insoddisfatti, ai disillusi, ai confusi (oggi direi...ai milioni che guardano "Porta a Porta" e "L'Isola dei famosi").

E non aveva quell'arma tremenda di rincretinimento e mobilitazione su temi viscerali e quindi ottima per il "nuovo fascismo" che é la TV (hai presente l'analisi di Pasolini?). Io certi paragoni li faccio perché, ad esempio, Turati sosteneva nel 1919-1920 proprio quel che dici tu oggi, ossia che la legislazione (ad esempio il diritto di voto senza limiti censuari, quelli sindacali, ecc.) era in miglioramento e gli "estremisti" (fascisti) erano "marginali" e la socialdemocrazia tedesca parlava nel 1927 di "un'Europa che si avvia verso il cosmopolitismo, superando le ferite della Guerra Mondiale e la crescita della giustizia sociale". C'era solo il povero Gramsci (certo più capace di me di fare analisi) a far notare che l'"egemonia" (concetto di cui si intendeva e che magari sarebbe bene ristudiare) delle forze irrazionali, clerico-conservatrici, "nere" stava montando nella società e si andava verso quella che lui chiamò non "controrivoluzione" ma "rivoluzione conservatrice" (termine usato appropriatamente da Biagi e Montanelli non per Berlusconi ma per il Berlusconismo), per sottolinearne l'intreccio fra novità e vechiezza.

Tutti i movimenti xenofobi, militaristi  e fascisti (occidentali  di nascita o di ascendenza, compresi quello giapponese) hanno prevalso solo grazie all'illusione di tanti, troppi democratici che si trattasse di "fenomeni marginali", mentre sono infezioni che se non combattute all'inizio (e non facendo loro concorrenza con concezioni e provvedimenti securitari...) portano la cancrena a tutto l'organismo sociale, specie quando esso é colpito da crisi economica grave.

Per questo io preferisco vedere il bicchiere mezzo vuoto, perché il rischio é che ci venga sottratto l'intero bicchiere e non solo il contenuto e venga sostituito (come pensava Primo Levi, che per questo si é ammazzato) dalla gavetta del soldato o del prigioniero...

E vorrei che le seconde generazioni capissero più ancora degli "autoctoni" questo rischio perché tu ed io sappiamo chi sono, stavolta, i "nuovi Ebrei" (i migranti), di cui parlano esplicitamente (e senza reazioni dure di ANPI, CGIL, ARCI, PD, RC, PdCI, ecc.) Gentilini, Bossi, Calderoli, Storace, Le Pen, Santanché, Rauti, ecc. (e ripeto, prima del nazifascismo nessuna forza paragonabile a queste che tu credi "marginali" governava città come Milano, Verona, Rotterdam, regioni come la Carinzia o la Lombardia, ecc.) e più "elegantemente" Sarkozy, Fini,  Haider (e prima del nazifascismo nessuno come loro era mai stato al governo nazionale in Paesi come Italia, Francia, Austria, Olanda, ecc.)!
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
"anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti" (Fabrizio De André)

cinosuperior

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« Risposta #20 il: 05 Gennaio, 2008, 13:11:04 pm »
una cosa vergognosaaa...mi piacerebbe andare uno di questi giorni a Treviso e vedere che clima si respira
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cinosuperior »

Dubbio

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« Risposta #21 il: 05 Gennaio, 2008, 16:15:18 pm »
Citazione da: "cavallo"
tu non consideri "rappresentative" figure, concezioni che sono al centro di fenomeni socioculturali per me invece decisivi e che tu concentri la tua attenzione più sul mondo iuridico (trattati e simili) che su quello delle sue concrete applicazioni

Solo una breve replica, perché in generale per quello che serve alla chiarezza del dibattito le nostre posizioni mi sembrano già esaurienti.

a)   Ti sfugge il fatto che quello che tu chiami "mondo giuridico" da un lato è un apparato tutt'altro che ininfluente sulla vita dei migranti, che infatti combattono giustamente per la sua evoluzione in loro favore, e da altro lato è prodotto, in occidente, da rappresentanti votati in libere elezioni, con la conseguenza che se esso avanza in senso antirazzista costituisce conferma che la maggioranza è antirazzista.

b)   Ratzinger è il massimo rappresentante della chiesa cattolica, che è stata storicamente e culturalmente uno dei più tenaci avversari dell'Europa come oggi la conosciamo.
Non credo di doverti ricordare che fine ha fatto la sua richiesta di introdurre nella costituzione europea il richiamo alle radici cristiane dell'Europa.
Quindi egli non è affatto rappresentativo dell'occidente nel senso da te indicato.

c)   Se il successo editoriale (e mi riferisco alla Fallaci) fosse indice del radicamento sociale del contenuto del libro che lo raggiunge, in Italia "la casta" sarebbe già stata spazzata via (e mi riferisco al libro di Stella).

d)   Quanto ai parallelismi con l'avvento del nazismo, sai benissimo che senza le condizioni poste dal trattato di Versailles in Germania le cose sarebbero andate ben diversamente, il che di per sè rende improponibile il raffronto con l'odierna situazione europea ed italiana.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Dubbio »

yang

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« Risposta #22 il: 05 Gennaio, 2008, 17:11:08 pm »
Ma qui parlate di norme giuridiche a favore dei migranti in Europa e Italia, sara' anche vero che ci sono,ma nel caso Italia la senzazione che si avverte e' che ci possono essere tutte le norme che volete,ma  il politico di turno che sta al potere fa comunque quello che vuole,e se ha ideologia razziste delle norme se ne frega,e continua a fare quello che vuole!
Poi ste norme che nessuno incentiva,qui che comanda e' la TV, la gente crede al tribunale televisivo,dove viene lavato il cervello alle persone, la TV oramai izza gli Italiani contro gli stanieri, diciamo che i programmi che si vedono se si analizzano bene, sono xenofobi, non dichiaratamente ma girando attorno sono di livello razzista,quindi poi alla gente delle norme europee non gliene frega niente, e i politici con il consenso della popolazione ,che e' a loro favore nell'ideologia xenofoba, proseguono sulle loro strade, e magari anche gli organi giuridici ,quando la popolazione non'e' a favore delle leggi per la tutela dei migranti,NON APPLICANO LE NORME!

Dai la verita' e che per la maggior parte dell'opinione pubblica Italiana, gli stranieri e nel nostro caso i cinesi sono una presenza indesiderata, da maltrattare per far capire che se ne devono andare,e disincentivare la loro presenza in Italia!
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da yang »

cavallo

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« Risposta #23 il: 05 Gennaio, 2008, 18:22:56 pm »
pe dubbio, rispondo alle tue stimolanti risposte:

1) a me sfugge la rilevanza del "mondo giuridico", che peraltro include anche la Bossi-Fini in Italia (e sono in pochi a vederla come tu fai alla fine del suo essere in vigore: quale maggioranza ne voterebbe il superamento positivo nell'attuale Senato?), le nuove norme francesi (quelle di sarkozy ministro e di Sarkozy presidente), quelle britanniche (di Blair), quelle del "sinistrissimo" Zapatero, quelle di haider in Austria (mai abrogate), quelle recenti olandesi, tutte PGGIORATIVE delle condizioni dei migranti, ma tu mi pare idealizzi sia quel mondo he le sue radici nella decisione di "rappresentanti eletti n libere elezioni"; peccato che anche quelle del 1933 in Germania furono libere elezioni e che  quei "rappresentanti" sui stanno spostando IN QUASI TUTTA EUROPA verso posizioni PIU' xenofobe (ce li hai i risultati elettorali degli ultimi 15 anni nei Paesi che ti o elencato?), per cui tu escludi a priori che norme xenofobe e razziste possano esere approvate "democraticamente" e che forze raziste e xenofobe (e perfino fasciste e naziste) possano giungere al potere per via elettorale? La Storia dice il contrario (e continui a giudicare irrilevante che la Lega governi Milano, Verona, Treviso, Lombardia, Veneto, ecc., che Storace sia stato Governatore del Lazio, che questi relitti del razzismo rischiano di tornare al governo, il tutto "democraticamente"?);

2) Ratzinger é anche il vertice di n sistema ideologico e di propaganda senza eguali ed influenza la olitica di interi governi "democraticamente" eletti e di centinaia di parlamentari di vari Paesi, anche di partiti "di centrosinistra" (vogliamo parlare del rapporto fra non fra UDEUR, AN e UDC e papato ma fra PD e Vaticano ratzingeriano...?); quanto alla sua "pretesa" sulle radici cristiane dell'unità d'Europa (una menzogna storica degna di Goebbels, viste sia le altre "radici", ebraiche, islamiche, eretiche, illuministe, atee, ecc., sia l'atrocità delle guerre fra Cristiani vero fattore di divisione del Continente), non ti sei accorto che il baluardo laico (e laicista) francese che ne impedì l'inserimento nei "sacri testi" della UE fa acqua ormai da tutte le parti? Le hai lette le dichiarazioni di Sarkozy in proposito durante la visita dal papa pochi giorni fa, che CONCORDANO con l'omportanza della matrice cristiana europea e che affermano (é la prima volta in Francia dal 1907) che "la religione non deve essere considerata un fatto privato ma una grande forza etica e civile della società"?

3) il successo editoriale di deliri razzisti come quelli della Fallaci da solo non é che un sintomo (e "La Casta" non é necessariamente e solo la base per una critica "progressista" della classe politica né contraddittoria con la crescita della xenofobia e del razzismo, visto che critiche simili le facevano anche Mussolini nel '19 e Hitler nel '25...), ma io lo ho associato a ben altri segnali, sia direttamente relativi a figure di seminatori di odio razzista come la Fallaci stessa (premi datile post-mortem dalla "democratica" giunta regionale toscana, esaltazione televisiva, campagna mediatica Rizzoli, apologia da parte di esponenti del PD, ecc.), sia inerenti campagne xenofobe mediatiche ed istituzionali (non solo leghiste) e soprattuto le reazioni flebili, penose, vili del grande e possente universo delle "forze democratiche" a cui tu fai riferimento di fronte a quello schifo, solo per paura di perdere voti (perché l'elettorato italiano é assai più razzista dei politici, non certo per sua colpa primaria);

4) che il nazismo abbia sfruttato il risentimento per Versailles (peraltro grazie sempre alla matrice nazioonalxenofoba tedesca mai estirpata da conservatori e socialdemocratici, più impegnati  fare argine contro  "cattivi comunisti...) é chiaro, ma che questo sia stato l'elemento decisivo per la sua andata al potere non lo sostiene più nessuno storico dato che:
- un Paese uscito ancora peggio dalla Prima Guerra Mondiale (l'Austria, con un impero multietnico e multinazionale distrutto) della Germania NON vide l'affermazione di forze naziste (fino all'Anchluss del 1938, che fu n'invasione);
- fino alla crisi economica devastante dei tardi anni '20 in Germania le argomentazioni naziste contro Versailles non portarono mai quel partito oltre il 2,7% dei voti (ripeto, metà di queli di Bossi e senza nessuna regione in cui raggiungessero le percentuali che la Lwega, "democraticamente" raccoglie in Lombardia e Veneto) e fu semmai DOPO la presa del potere che Hitler accentu? la centralità del suo anti-Versaillismo" per giustificare un riarmo sfrenato che nulla aveva a che fare con Versailles ma molto coi suoi piani xenofobi;
- tutti gli storici sottolineano invece come assi essenziali del successo nazista il populismo, la xenofobia, il suprematismo, la sottovalutazione da parte delle sinistre, la crisi economica, la litigiosità delle forze politiche, l'affermarsi di sentimenti "antipolitici" diffusi, l'appoggio di settori dei corpi militari e dell'ordine e del mondo industriale, la base culturale mai rimessa in discussione in Germania di tipo romantico-nazionalista, sciovinista, clerical-antisemita: ti ricordano nulla?
- possibilissimo che io mi sbagli (magari!) ma un po' meno possibile che oltre e prima di me si sbaglino (affermando cose anche più gravi di queste che sto scrivendo) personaggi come Don Milani, Pasolini, Sciascia (vedi dichiarazioni quando uscì dal Parlamento), Dario Fo, Montanelli (ricordi la sua intervista sul "nuovo fascismo che avanza"?), Biagi e quel Primo Levi che non era certo un fragile (era sopravvissuto ai lager) ma si é ammazzato perché vedeva rifiorire l'orrore già vissuto.

La differenza fra me e te é che se io mi sbaglio (ripeto: magari!!!), la realtà sarà MIGLIORE di quel che descrivo, e ci? non mi impedisce di lottare per contrastare le tendenze che io vedo in atto, se ti sbagli tu (che pure ti batti per migliorare la realtà, lo so), la realtà sarà tale da non avere più occasione per pentirsi di averle sottovalutate quele tendenze che oggi ancora sarebbero non inarrestabili...
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« Risposta #24 il: 05 Gennaio, 2008, 19:43:05 pm »
Concordo con Cavallo il fatto che l'Italia stia diventando sempre piu' razzista..
Gli italiani e la TV incentivano il razzismo, spesso si fanno programmi e dibattiti che guardano il passato, i movimenti xenofobi si fanno grandi del glorioso passato nazista e fascista, e si vuole evocare il passato per portare oggi leggi che ricordano quelle che c'era al tempo di Mussolini!

Ok fino a qui ci siamo!

Il probblema,e' che il Italia non ci si rende conto che il mondo di oggi non'e' quello del 1930! In passato l'Europa era in grado di dominare il mondo senza essere contrastata!

Al giorno d'oggi, quelle persone di Forza Nuova che credono nel nazionalismo , e vorrebbero un Italia tipo fascista,questo implicherebbe un'uso forte dell'esercito, il loro sogno di forza militare per dominare e cacciare e perseguire gli stranieri, il sogno di guerra, per il domigno della razza Italiana....ma scusate ma sta guerra la farebbero loro con chi,quale esercito? Che armamento?Mettiamo che l'Italia oggi ridiventi fascista, questo implicherebbe un'isolamento dal mondo, tipo quello che succede attualmente come nella Korea del nord, con conseguenze disastrose,specie perche' non disponiamo di materie prime,gia' senza petrolio l'Italia si ferma!

Poi il nostro esercito si farebbe grande contro chi?
Oggi nel mondo ci sono Nazioni potenti all'infuori dell'Europa, che non c'erano ai tempi di Mussolini !
Mettiamo di fare una guerra con la Cina, abbiamo oggi 20 mila soldati Italiani che dovrebbero fronteggiare 3 milioni di soldati cinesi, che dispongono di quasi 3 mila bombe atomiche!!  

Ma io dico ma in Italia ci rendiamo conto do quello che e' il mondo d'oggi?

A parte la Cina ci sono altre grosse potenze nel mondo...secondo me ci conviene abassare la cresta, perche' ci fanno loro a noi quello che noi pensiamo di voler fare a loro evocando Mussolini e Hitler!
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« Risposta #25 il: 06 Gennaio, 2008, 00:43:43 am »
yang, scusa, alcune precisazioni:
-1) ripeto he concordo con l'analisi di Pier Paolo Pasolini ed Indro Montanelli (personaggi pure totalmente diversi) che spiegavano che in Italia il "nuovo fasciosmo" non avrebbe avuto le stese caratteristiche di quello mussoliniano e sarebbe stato soprattutto basato sul consenso "da rimbecillimento" creato con la TV (e da chi la conrolla....), per cui non credo che il "nuovo fascismo" italiano farebbe le stesse cose di quello vecchio peché é in un contesto internazionale, storico e tecnologico diverso;
- ci? detto, le guerre non si fanno solo contro le grandi potenze (a arte che la Cina NON HA 3.000 bombe nucleari ma poche decine) ma si fanno anche nei Balcani, in Afghanistan, in Iraq e altrove (magari in Somalia, in Kenia, ecc.), al servizio degli interessi economici degli USA, per appoggiare la nascita di narcostati come il Kossovo e il Montenegro o il regime di Kharzai, ecc.: non é che possa avvenire, é già avvenuto e sta già avvenendo (e le chiamano "missioni di pace" alla George Orwell...) e una svolta più reazionaria in Italia porterebbe solo ad una sistematizzazione di queste tendenze (e dei carceri segreti, ecc.);
- l'asse portante di ogni VERO fascismo é la xenofobia ed é questo il terreno su cui, in Italia ed in altri Paesi d'Europa, atti legislativi, realizzazioni concrete (come i CPT, le espulsioni senza processo, le "consegne" ai torturatori al servizio della CIA, ecc.), ordinanze amministrative, campagne politico-mediatiche, foze politiche che aministrano regioni e città (e hanno partecipato e possono tornare a partecipare alla gestione del governo) stanno producendo a mio parere il brodo di coltura per il "nuovo fascismo": guarda  sui blog di yahoo, guarda i siti di libero.it, guarda perfino l'inquinamento da parte di provocatori dei siti di G2 e ASSOCINA!

Ribadisco che non lo dico per fatalismo o perché mi sia arreso a queste tendenze, ma anzi per fare appello ad agire tutti/e per invertirle, finché non é troppo tardi.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
"anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti" (Fabrizio De André)

ireneadler

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« Risposta #26 il: 13 Gennaio, 2008, 09:50:55 am »
http://www.youtube.com/watch?v=5QdYSyfBukM&NR=1

Tratto da un canale di Hong Kong che parla della vicenda di Milano.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da ireneadler »
知之为知之,不知为不知,是知也。

goldendragon

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« Risposta #27 il: 14 Gennaio, 2008, 10:24:20 am »
Citazione da: "cinosuperior"
una cosa vergognosaaa...mi piacerebbe andare uno di questi giorni a Treviso e vedere che clima si respira


ci sono stato a fine dicembre e mi sono trovato benissimo.
Città molto pulita e ordinata (centro), ben gestita direi.
I trevigiani non sono particolarmente calorosi ma neppure si mangiano i bambini (cinesi) a colazione.
Non ho sentito per niente un clima ostile, forse leggera diffidenza si, ma niente in confronto all'ostilità aperta che ho constatato a Milano, anche prima della rivolta.
Quando ho parlato un po' con un trevigiano (molto cauto agli inizi) abbiamo trovato molto rapidamente un'identità di vedute: sarà che sono molto "teutonico"... :twisted:  :twisted:
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da goldendragon »