Il Papa alla Sapienza - Attualità - Associna Forum

Autore Topic: Il Papa alla Sapienza  (Letto 2431 volte)

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Xaratos

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Il Papa alla Sapienza
« il: 16 Gennaio, 2008, 04:00:08 am »
Come gia molti di voi sapranno nei vari talk show, il papa è stato invitato dal rettore a fare la "lexio magistralis" (o come cavolo si scrive) e cioé il discorso d'inizio anno accademico. 67 professori e una minoranza di studenti ha fatto numerose manifestazioni e sit in contro l'ingombrante presenza del papa in un ateneo considerato tra i più prestigiosi in Italia a causa delle sue presunte dichiarazioni sul processo di Galileo.

Nel pomeriggio, il papa ha fatto sapere al rettore che non si sarebbe presentato. Tutti gli esponenti politici di rilievo (da Rutelli a Prodi, a Berlusconi, ecc...) la considerano una sconfitta del dialogo e dell'Italia stessa. Voi cosa ne pensate?

Io penso che la presenza di un'alta carica del clero all'interno di un "locale laico" sia del tutto fuori luogo, perché lui comunque rappresenta un messaggio e dei principi in contrasto con la scienza. Nel senso, che alla Sapienza si cerca di formare futuri dottori e ricercatori che dovranno cercare una cura per le malattie (che oggi) risultano incurabili e molto probabilmente dovranno fare azioni e ricerche in contrasto con i messaggi della santa sede. Inoltre, mi pare che con la sua presenza, volesse in qualche modo far sapere a tutti che "non ci siamo liberati di lui" che c'è ancora... Non so, ma quando ho sentito dell'invito del rettore, l'ho vista come una cosa altamente sbagliata e fuori luogo. Non si pu? dire che la sua presenza serviva a "favorire il dialogo" in quanto alla "lexio magistralis" non è previsto l'intervento di altre persone e comunque, il dialogo pu? essere fatto in altre zone e luoghi a mio avviso più appropriati. Inoltre, non ultima cosa da considerare, il papa è un cittadino estero, è il rappresentante di un altro paese sovrano, da quando in qua gli ambasciatori vengono ricevuti negli atenei?

C'è anche da dire che però, l'incontro, oltre che dal rettore, è stato voluto dalla maggioranza dei docenti e degli studenti e in un paese di democrazia, anche se puoi dissentire e manifestare il tuo sdegno in modi pacifici e non violenti, comunque, le decisioni della maggioranza, vanno accettate e rispettate. Diciamo che di tutta la vicenda, quello che m'ha fatto più schifo è stata la strumentalizzazione della destra che ha cominciato con i suoi slogan del tipo:"comunisti - fascisti" oppure: "sinistra contro il dialogo" ecc... Penso che la cosa poteva esser gestita in maniera molto diversa e sicuramente più produttiva per tutti, ma da qui a vederci la "sconfitta della cultura italiana" per me, ce ne corre.

Voi cosa ne pensate?
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Xaratos »
"Ho pieta di coloro; che l´amore di se ha legato alla patria. La patria non è altro che un campo di tende, in un deserto di sassi!" - Antico Canto Tibetano.

cavallo

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« Risposta #1 il: 16 Gennaio, 2008, 07:38:52 am »
concordo largamente con zaratos, con le seguenti annotazoni:
- l'invito era stato fatto dal rettore (peraltro indagato er coruzione per apalti e concorsi truccati...) e non "dalla maggioranza" di studenti e docenti; la naggioranza di studenti e docenti non prende nai posizione né pro né contro simili decisioni (e se per questo neppure frequenta);
- 67 docenti di fisica (fra cui quelli più importanti) e di altre facoltà avevano fatto un apello al rettore a revocare l'invito ricordando fra l'altro che Ratzinger, nel 1990, da cardinale, aveva giustificato il processo della Chiesa a Galileo, mentre da papa afferma che laddove scienza e fede sono in contrasto deve prevalere la seconda (posizione legittima in una cattedrale, non in una unicersità statale dove qualsiasi studente anche cattolico saebbe bocciato agli esami se dicesse altrettanto)!
- il rettore aveva rifiutato di annullare l'invito ma aveva dato incarico della "lectio magistralis" (sulla pena di orte...) ad un docente: il papa avrebbe "tenuto un discorso";
- come dice xaratos, il dialogo non c'entra nulla perché non si sarebbe trattato di un dibatito (con un capo di stato straniero in visia e tanto più col papa non si dibatte mai) e non mancano certo le occasioni quotidiane ai cittadini italiani (e quindi a studenti e docenti dell'università) di conoscere già le posizioni del papa (non é un dissidente censurato...).

Personalmente sono a favore della contestazione, che é stata civile, non violenta e senza le minacce di cui si parla (si é solo previsto di fare un'iniziaiva in parallelo sul piazzale contro il clericalismo e proiettare il film della Cavani "Galileo" e si sono affissi striscioni sulle facoltà: nessuna violenza minacciata o realizzata) e fa schifo che la destra accusi gli sudenti di anticlericalismo e che Veltroni, Prodi & co. si sentano in dovere di condannare gli sudenti e i docenti contestatori e chiedere scusa al papa re-invitandolo ad andare all'università, perché si dovrebbe almeno attestarsi sulle posizioni, non guevariste o maoiste o leniniste ma di Cavour e del liberalismo sulla SEPARAZIONE STATO-CHIESA ("libera chiesa/libero stato").

Avete mai visto un invito ad un esponente della scienza, ateo (es.: Margheria Hack) o a un intellettuale non clericale (es.: Pasolini) a tenere un discorso in una Università Cattolica di Roma o Milano? Non avviene e per me é naturale che non avvenga ed altrettanto naturale é che una università statale, laica, doe la ricerca deve potere andarea anche CONTRO i dogmi della Chiesa non faccia tenere discorsi a un papa.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
"anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti" (Fabrizio De André)

Dubbio

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« Risposta #2 il: 16 Gennaio, 2008, 09:47:24 am »
Mah, nel merito della vicenda sono d'accordo con Xaratos, tuttavia confesso che a me la cosa che dà più fastidio è che nel mondo politico e giornalistico italiano si è scatenata unanime e cortigiana la solidarietà col Papa e la condanna dell'intolleranza di cui egli sarebbe rimasto vittima.

Io la vedo all'opposto.

La visita è stata annullata perché si profilavano pubbliche contestazioni al Papa, che evidentemente prima di muoversi desidera avere la certezza di essere osannato.

Ed infatti tutte le sue uscite pubbliche hanno in comune la presenza delle folle adoranti.

Poco male, è libero di decidere dove, quando e come andare.

Tuttavia non andare dove si sarà contestati non è subire l'intolleranza ma praticarla.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Dubbio »

babo

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« Risposta #3 il: 16 Gennaio, 2008, 10:09:52 am »
e pensare che La Sapienza è stata fondata da un Papa...
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da babo »

Xaratos

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« Risposta #4 il: 16 Gennaio, 2008, 13:40:44 pm »
Tutto si evolve a me pare che soltanto la chiesa rimane attaccata ai suoi principi ai suoi messaggi vecchi ormai di millenni. Detesto la strumentalizzazione fatta dai politici perché comunque, l'invito del papa non è stato fatto da un esponente politico, ma bensì dall'università e la contestazione, è stata fatta da studenti della stessa. Benché ci siano gruppi fortemente politici, l'istruzione dev'essere una di quelle cose che sta aldifuori della politica e dei "giochi di potere" delle varie forze in campo. Più che la marcata visita del papa, trovo fuori luogo le varie strumentalizzazioni, sia a destra che a sinistra, perché i politici NON HANNO DIRITTO di contestare ci? che avviene in ambito accademico.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Xaratos »
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Xaratos

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« Risposta #5 il: 16 Gennaio, 2008, 13:41:27 pm »
problemi di connessione, doppio thread.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Xaratos »
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« Risposta #6 il: 16 Gennaio, 2008, 13:57:08 pm »
babo, forse non fa gioco allo stesso papato ricordare chi fu il fondatore dell'"Università Sa Sapienza" di Roma: papa Urbano VIII.

http://it.wikipedia.org/wiki/Papa_Urbano_VIII

Fra le altre coserte che contraddistinsero quella "fulgida" figura ti cito:
"il Barberini attinse a mani basse nelle casse dello Stato, sia per favorire i suoi familiari cui concesse cospicue donazioni consentendo arricchimenti scandalosi e illeciti e sia per realizzare i numerosi interventi edilizi, civili e militari, che caratterizzarono il suo ventennio sulla cattedra di Pietro. Ci? comportò un dissanguamento delle finanze dello Stato che impose il ricorso a numerose ed elevate tassazioni esclusivamente verso il popolo, facendo salvi i privilegi della classe nobiliare e del clero."

"Concesse persino al Clero, al livello delle più alte cariche ecclesiastiche, di abbandonarsi ad atteggiamenti dissoluti e prodighi, pur di accattivarsene le simpatie."

"Durante il suo pontificato convocò otto Concistori, nel corso dei quali procedette alla nomina di ben 74 cardinali. Tra essi figuravano Francesco Barberini e Antonio Barberini, rispettivamente nipote e fratello del Papa"

"Tutti i bronzi del Pantheon, ad esempio, sia quelli delle travi dell'atrio che il rivestimento interno della cupola, furono rimossi, nuovamente fusi e riutilizzati per i cannoni di Castel Sant'Angelo e per il Baldacchino in San Pietro. Inoltre, tutti i marmi del Colosseo furono riutilizzati per abbellire i palazzi romani e le pietre furono utilizzate addirittura per costruire nuovi palazzi. In altri termini, il Colosseo fu utilizzato come cava di materiali da costruzione. Questo scempio fece esclamare a Pasquino: Quod non fecerunt Barbari, fecerunt Barberini (Ci? che non fecero i Barbari, lo fecero i Barberini)."


e, più legato ai motivi della contestazione attuale: "Il pontificato di Urbano VIII vide compiersi il processo a Galileo Galilei"

Mi sa che si tratta di fatti di cui la Chiesa catolica dovrebbe vergognarsi...

Tra l'altro forse Ratzinger porebe meditare sulla seguente considerazione riportata da Wikipedia su Urbano VIII: "invece di proporsi come arbitro delle controversie religiose, egli tentò di proporsi come arbitro delle controversie politiche tra gli Stati in lotta, autoproclamandosi, in tal modo, egli stesso come uno Stato al di sopra degli Stati. Non si era reso conto che lo Stato Pontificio, con lo scoppio della guerra dei trent'anni, ormai contava ben poco."
 e
"Affondò ulteriormente la frattura tra cattolici e protestanti schierandosi contro l'Impero, così che l'Imperatore Ferdinando II d'Asburgo, dopo aver firmato il ben noto "Editto di restituzione" mediante il quale restituiva alla Chiesa cattolica le sedi ecclesiastiche sottratte ai protestanti, inizi? a nominarne i Vescovi, nonostante il netto rifiuto papale ad autorizzarlo in una tale pratica, del quale l'Imperatore non tenne alcun conto. L'autorità papale ne uscì umiliata e il Barberini non si oppose a questa decisione."
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
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Dubbio

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« Risposta #7 il: 16 Gennaio, 2008, 14:47:15 pm »
Veramente l'Università La Sapienza di Roma non è stata fondata da Urbano VIII ma da Bonifacio VIII, trecento anni prima, ma tra i due non saprei dire il meno peggio   :-)
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Dubbio »

babo

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« Risposta #8 il: 16 Gennaio, 2008, 16:02:12 pm »
Sì infatti fu Bonifacio VIII a istituirla nel 1303, anche se il nome di "Sapienza" è più recente.
Che triste storia è quella della Chiesa...fare un confronto tra le nefandezze dei vari papi è compito arduo; soprattutto dal medioevo in poi ognuno si è sforzato "superare" il predecessore.
Tra i miei preferiti un posto di onore merita Giovanni XXIII, ma non il "Papa Buono" (l'appellativo poi la dice lunga sugli altri...) bensì quel Giovanni XXIII, ovvero Baldassarre Cossa, che regnò 5 anni a partire dal 1410 e di cui persino santa romana chiesa volle il più possibile cancellarne le tracce, un uomo un mito oserei dire.
Tuttavia il ristratto di Urbano VIII ben si addice a quello che la Sapienza è realmente diventata da molti anni a questa parte, quasi volesse recuperare le sue antiche e nobili origini ecclesiastiche.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da babo »

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« Risposta #9 il: 16 Gennaio, 2008, 22:38:29 pm »
giusto: scusate la confuzione (che deriva da un lapsus che spesso compio fra Urbano e Bonifacio) ma come dice Dubbio Urbano e Bonifacio (pur distanti 3 secoli) si equivalgono, anzi, Bonifacio VIII era pure peggio di Urbano VIII
ecco alcuni elementi per chi lo conoscesse poco "http://it.wikipedia.org/wiki/Papa_Bonifacio_VIII):

* é citato da Dante come colui che ha ridotto la Chiesa ad una "putta" (p*****a) e messo nell'Inferno;
* é stato probabilmente eletto con simonia (ossia comprando i voti dei cardinali);
* proibì ai laici di tassare (pena scomunica) gli ecclesiastici;
* distrusse Palestrina nel 1229, radendola completamente al suolo e facendo morire 5.000 abitanti;
* con la bolla Ausculta fili cercò di imporsi come superiore a tutti i sovrani di Europa;
* punì i Frati Francescani della corrente degli "spirituali" che gli si opponevano facendoli inchiodare per la lingua ai portoni;
* realizz? uno sfrenato  culto della sua immagine, facendosi ritrarre, ancora in vita, in immagini e statue, cosa che nessun Pontefice prima di lui aveva mai fatto;
* nel 1306 lanci? la crociata contro Fra Dolcino ed i suoi seguaci in Piemonte, con stragi ferocissime di civili; Dolcino, catturati, venne torturato orrendamente a morte (http://cronologia.leonardo.it/storia/bi ... adolci.htm);
* il grande poeta Jacopone da Todi lo accusa di blasfemia (http://scuolaonline.wide.it/Pagine/C6.html)
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
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Xaratos

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« Risposta #10 il: 17 Gennaio, 2008, 01:55:03 am »
Interessanti 'sti papi... io pensavo quasi che il titolo di "papa buono" andasse un pò a tutti, ma 'sto breve "scorcio di storia pontificia" mi ha buttato un bel pò d'acqua gelata addosso e distrutto delle certezze inculcatami al catechismo... Inoltre, SAPEVO che il "Colosseo" veniva usato come "miniera di pietre" ma pensavo per rafforzare le fortificazioni gia esistenti che subivano continui attacchi esterni, ora invece, mi si butta altra spalata d'acqua gelata addosso nel dirmi che invece è stato usato per la "vanità" di uno di 'sti "cosi" (non so come altro definirli).

Si vede proprio che io ho grande carenza in storia! Urge rimediare (tempo permettendo). Intanto ragazzi, proporrei di abolire 'sto catechismo che non insegna una mazza.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Xaratos »
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Idra

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« Risposta #11 il: 17 Gennaio, 2008, 14:20:52 pm »
Io pero' avrei fatto venire il Papa alla Sapienza, se non altro rappresenta una voce di tante persone. La verita' e' anche che chi e' contro alla presenza del pontefice all'universita' non aveva alcun potere di vietare tale atto, hanno a loro volta espresso la loro opinione. Come ha evidenziato Dubbio, e' stato la scelta stessa del Papa a non presentarsi in un ambiente dove alcuni lo avrebbero contestato che e' stato decisivo.
In sintesi, per me, vietare l'accesso al Papa e' uno sbaglio, contestarlo no.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Idra »