Basta con gli invasori cinesi! - page 2 - Generale - Associna Forum

Autore Topic: Basta con gli invasori cinesi!  (Letto 5705 volte)

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cavallo

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« Risposta #15 il: 05 Dicembre, 2008, 20:54:34 pm »
quoto xaratos
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
"anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti" (Fabrizio De André)

Xaratos

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« Risposta #16 il: 06 Dicembre, 2008, 10:44:50 am »
Citazione da: "Cavalletto"
Citazione da: "Ener"
Citazione da: "cavallo"
attenzione, il provocatore nomadeinchina si é reiscritto: facciamo terra bruciata attorno a lui finché non viene di nuovo cacciato, per fargli capire che ha sbagliato Forum!

Gli avevo risposto al primo suo intervento, ma è decisamente meglio far finta che non esista in attesa che i mod cancellino i suoi post, discutere con un clown è inutile... aspetta come si diceva... "Non discutere con un idiota, ti trascina al suo livello e ti batte con l'esperienza..." Lasciamolo delirare da solo

Thun saremmo anche in Europa ma con certa gente la democrazia non serve... Per certi idioti un pò di repressione totalitarista non guasterebbe, visto che ammirano tanto i vecchi regimi, bisognerebbe fargli provare un pò di SS... :-D
NIENTE PUO GIUSTIFICARE LA REPRESSIONE DI PENSIERO O PAROLA E IL CONSEGUENTE IMBARBARIMENTO:
con lo stesso pretesto Bush ha reintrodotto la tortura(eh beh,ma nel caso dei terroristi.)e invaso altri paesi.

Cerchiamo di tenercelo a mente che gli ideali democratici, non sono un abito da indossare solo per le grandi ceriminonie,con la scusa che il mio interlocutore e? cosi e cosi...


In questo forum, non sono ammessi atteggiamenti/utenti razzisti di qualsiasi etnia.

Leggiti il primo punto del regolamento. Pu? forse passare questo thread, ma di certo non passa quello che ha fatto su "Presentazioni". E non passi neppure tu.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Xaratos »
"Ho pieta di coloro; che l´amore di se ha legato alla patria. La patria non è altro che un campo di tende, in un deserto di sassi!" - Antico Canto Tibetano.

kenny

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« Risposta #17 il: 07 Dicembre, 2008, 15:37:44 pm »
non boicottate il made in china!!!!
pensate a quei italiani o americani o francesi o svedesi o tedeschi, che hanno aperto fabbriche in cina......

cerchiamo di sostenerli.

compriamo solo made in china! (nn e' poi cosi difficile)

anche loro hanno famiglie!! anche loro hanno il mutuo da pagare! e anche le rate della loro BMW!
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da kenny »
\"Se questi cinesini vogliono polverizzare Taiwan entro l\'anno, farebbero\' meglio a darsi una mossa e tirare fuori i soldi\" - J.Nicholson \"The Departed\"

tibet_is_china

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Re: Basta con gli invasori cinesi!
« Risposta #18 il: 12 Dicembre, 2008, 01:49:11 am »
Citazione da: "nomadeinchina"

io ci ho già provato a comprare solo made in italy, solo che poi sono finito sul lastrico per il rapporto prezzo/qualità che proponevano!!
Voglio dire, preferisco avere 2 maglioni fatti in cina buoni che mi coprano dal freddo, invece che un maglione made in italy che neanche mi riscalda...
Non voglio dire che bisogna boicottare il made in italy, pero bisogna anche dire che serve coerenza nelle scelte.
Io ti sfido ad acquistare solo il made in italy...non arriveresti a metà del mese!!  :D (A meno che tu non abbia uno stipendio da manager americano)

Inoltre bisogna anche dire che trovare qualcosa di made in italy in italia, ormai è pressochè impossibile, a parte i prodotti commestibili. Eh...non sono mica stupidi gli imprenditori italiani...hanno già delocalizzato la produzione anni fa!!

Oh se non me lo segnalate come pubblicità occulta, credo che Della Valle (che detiene tra l'altro TOD'S) produca ancora interamente in italia, solo che propone scarpe orrende a 300 euro a paio!
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da tibet_is_china »
WE LOVE CHINA AS IT IS!!! GET OUT FROM OUR BUSINESS!!!

DRAGONE2684

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« Risposta #19 il: 14 Dicembre, 2008, 19:59:14 pm »
I soliti nazzisti di m***a!!!!!

Compra italiano?! Ma che diavolo significa? vogliamo vedere le cazzate che fa l'Italia?

-Vino al metanolo
-morbo della mucca pazza
-latticini contaminati

di queste cose nessuno ne ha mai parlato perchè dopo che parecchie aziende del sud Italia furono poste sotto sequestro dalla finanza misteriosamente sono spariti nel nulla i documenti che "dichiaravano" di aver effettuato i controlli. Ma i giornalisti hanno altro da parlare come ad esempio lanciare badilate di m***a sulla Cina e sul continente asiatico.

Credetemi..... molti commercianti occidentali ci stanno marciando sopra bene con la storia della Cina nel WTO. Succede qualcosa? Sempre colpa della Cina. Spero che un giorno la gente capisca che bisogna aiutare i cinesi.
Tempo fa ho visto alla tv un programma dove stava parlando un critico di economia. Questo signore ha avuto il coraggio di dire che il peggior evento del 2001 e di inizio millennio non è stato l'attentato alle torri gemelle, bensì il 5 dicembre 2001 quando la Cina è entrata a far parte del WTO.
Una cazzata dalle proporzioni galattiche.....  secondo lui non sono niente 36.000 morti e lo scoppio di una guerra.

Voglio ricordare che siamo stati noi occidentali a fare tutto sto casino. Adesso si spara cazzate sui paesi emergenti invece di aiutarli a uscire dalla merda.

Non voglio ne fare topic off e nemmeno propaganda; credo sia meglio che l'Asia si unisca come ha fatto l'Europa e poi vediamo se i signori occidentali hanno ancora sete di egemonia aziendale (io sono dalla parte degli asiatici). L'inquinamento in Cina è dovuto alle fabbriche inquinanti occidentali per rispettare il trattato di Kyoto nel loro paese, gli occidentali fanno finta di non sapere nulla o di non avere loro il controllo sui salari e le condizioni di lavoro in Cina; gli occidentali hanno arricchito la Cina e ora si lamentano, è giusto che paghino ora.
Se uno straniero fa dei danni in occidente viene insultato e dicono che è li solo per rompere i coglioni, però gli occidentali possono andare a rompere i coglioni all'estero e fare danni... vi sembra giusto?

L'oriente è stato devastato dal pensiero occidentale facendosi occidentalizzare e perdendo le proprie radici filo-culturali. Ora esitono solo Stati comunisti e anti-comunisti...... penso che il vero pensiero orientale, nella sua logica, non abbia questa roba idiota; è solo un'altro modo per sottomettre le nazioni in via di sviluppo e sottosviluppate.

Gli occidentali vi stanno distruggendo... salvatevi finchè siete in tempo!

E' ORA DI FINIRLA DI ROMPERE I COGLIONI AGLI ASIATICI!!!!!!
LASCIAMOLI EMERGERE E MOSTRARE LE LORO CULTURE E COSTUMI!!!
NOI OCCIDENTALI ABBIAMO GIA' FATTO ABBASTANZA DANNI CON IL NOSTRO PENSIERO!!!!!

HO TROVATO QUESTO VIDEO SU YOUTUBE



http://http://www.youtube.com/watch?v=RaUsQdsvgiQ&feature=related
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da DRAGONE2684 »

Predicatore

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« Risposta #20 il: 20 Dicembre, 2008, 12:27:14 pm »
Penso che Dragone abbia ragione su certi aspetti.

L'idiota o gli idioti che hanno postato questa cazzata sono ignoranti poveretti. Voglio vedere cosa fanno se la gente boicottasse la loro roba.

Sono sempre i soliti che sereotopizzano le cose.... se vogliono insultare qualcuno che vadino ad insultare Hu Jintao.
Il popolo cinese non ne ha colpa!!!!
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Predicatore »

anatra82

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« Risposta #21 il: 20 Dicembre, 2008, 12:46:26 pm »
beh un conto è che in italia dicono boicottare il made in china.

un altro conto è se in cina fanno il boicottaggio del made in italy.
pensa che succederebbe alle aziende italiane se in cina si boicottasse il made in italy, quando berlusconi è uscito su quella cazzata dei bambini che venivano usati come concime in cina, e la televisione ne ha parlato ma solo per qulache giorno, nn è successo quasi nulla.
Ma quando carefur e la francia hanno protestato contro la cina cè stato il boicottaggio generale da tutti i cinesi e carefur ne risente ancora degli introiti, considerando che la cina è l'unico paese che conserva un trend in positivo nella crisi ne andrebbe a perdere sicuramente l'italia.

Ricordiamo che il crollo dell'economia mondiale nn cè stata proprio perchè il governo cinese ha deciso di continuare a comprare i titoli di stato americani, e se la cina nn supportasse piu questa politica la crisi diverrebbe mondiale.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da anatra82 »

Dubbio

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« Risposta #22 il: 20 Dicembre, 2008, 22:59:48 pm »
Citazione da: "anatra82"
considerando che la cina è l'unico paese che conserva un trend in positivo nella crisi ne andrebbe a perdere sicuramente l'italia.

Ricordiamo che il crollo dell'economia mondiale nn cè stata proprio perchè il governo cinese ha deciso di continuare a comprare i titoli di stato americani, e se la cina nn supportasse piu questa politica la crisi diverrebbe mondiale.

Uhm affermazioni discutibili e parziali.

Non si pu? affermare che la Cina conserva un trend positivo nella crisi, perché diversamente dalle economie occidentali alla Cina non basta incrementare il PIL, deve incrementarlo in misura sufficiente ad assorbire l'imponente migrazione di lavoratori dalle campagne alle città che fronteggia annualmente.

E ora per la prima volta la Cina si trova di fronte a un decremento del PIL, con potenziali gravi problemi sociali.

D'altra parte è vero che la Cina ha più possibilità delle economie occidentali di contrastare le pesanti conseguenze del crollo della domanda.

Essa infatti dispone di un mercato interno enorme e soprattutto caratterizzato da grandi possibilità di espansione, trattandosi di un paese in via di sviluppo, e pu? quindi cercare di compensare con la crescita della domanda interna le difficoltà che il forte ridimensionamento delle esportazioni le sta causando.

Quanto al dire che il governo cinese ha salvato l'economia mondiale dal crollo lascerei perdere.

La Cina sta cercando di salvare se stessa dall'avere investito in dollari in quantità che la storia non aveva mai visto al mondo.

Se il dollaro diventa carta straccia .....
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Dubbio »

cavallo

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« Risposta #23 il: 21 Dicembre, 2008, 11:59:44 am »
solo una precisazione statistico-matematica prima che economica:

Dubbio ha scritto: "ora per la prima volta la Cina si trova di fronte a un decremento del PIL"

in realtà la Cina si trova di fronte ad un DECREMENTO DELLA CRESCITA del PIL e non ad un DECREMENTO DEL PIL che sono cose ben diverse; per capirci, il PIL cinese é CRESCIUTO negli ultimi anni a 2 cifre (ossia oltre il 10% annuo di crescita) mentre gli analisti occidentaloi affermano che ora crescerà "solo" del 7-8% il che é ben diverso dal dire che il suo PIL avrà un decremento (in quel caso sarebbe in recessione).

Si noti poi che per "incrementare il PIL in misura sufficiente ad assorbire l'imponente migrazione di lavoratori dalle campagne alle città che fronteggia annualmente" (che peraltro non potrebbe mai durare all'infinito svuotando del tutto le campagne...) alla RPC serve un incremento annuo globale del 5% (e un incremento del 10% nelle sole zone verso cui tale emigrazione interna si dirige e non in tutto il Paese), ampiamente al disotto del 7-8% previsto, ripeto, da tutte le fonti occidentali/

la differenza fra decremento e calo dell'incremento é concettualmente enorme, sia in termini matematici che economici.

il che non vuol dire affatto che la Cina non risenta della crisi mondiale e non stia infatti prendendo  misure per incrementare il mercato interno, ma esse sono fattore di stabilizzazione sociale invece che di palliativo alla devastazione sociale come nelle economie davvero in crisi)
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
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Dubbio

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« Risposta #24 il: 21 Dicembre, 2008, 15:08:43 pm »
Citazione da: "cavallo"
in realtà la Cina si trova di fronte ad un DECREMENTO DELLA CRESCITA del PIL e non ad un DECREMENTO DEL PIL

Verissimo, ho sbagliato a scrivere, come si capiva chiaramente dalla frase precedente a quella che hai citato.

Non è invece vero che alla Cina basti un incremento annuo del PIL del 5% per evitare problemi sociali.

Infatti l'incremento del PIL con percentuali a due cifre è reso possibile dalla migrazione interna campagne-città, la quale non è arrestabile a comando, con la conseguenza che la diminuzione dell'incremento di alcuni punti percentuale equivale alla creazione di problemi occupazionali precedentemente inesistenti.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Dubbio »

cavallo

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« Risposta #25 il: 21 Dicembre, 2008, 15:33:16 pm »
Dubbio, hai ragione sull'importanza della migrazione verso i poli di alta industrializzazione per l'economia cinese, ma credo si debba tener conto anche dei seguenti fattori:

- la QUANTITA' di lavoratori che viene annualmente assorbita in quei poli nella fase di loro creazione ed in quella immediatamente successiva é destinata NECESSARIAMENTE a diminuire (anche qui diminusice la crescita) con l'evolversi tecnologico delle loro industrie, il che non comporta affatto una diminuzione della produzione e tanto meno del suo valore monetario;
- ben prima dell'esplodere della crisi il Congresso del PCC aveva stabilito di dover intervenire fortemente per riequilibrare gli squilibri crescenti fra poli di sviluppo e aree arretrate, per ovvi motivi politici, sociali ed economici (e di sicurezza), sia rilanciando la qualità della vita e della produzione nelle campagne, sia creando nuove aree di sviluppo interne, sia investendo nelle infrastrutture (ferrovie e in secondo luogo strade) e nelle energie rinnovabili;
- su quella base e prima dell'esplodere della crisi,  il governo cinese stava iniziando già a riorientare (ed ora ha accentuato tali scelte col Piano anticrisi) gli investimenti verso le aree lontane da quei poli, anche attraverso la creazione di quelle che chiama "nuove città agricole", la gratuità scolastica, nuovi servizi nelle campagne, ecc. per rilanciare l'agricoltura e incrementarne il valore aggiunto e questo frenerà quell'afflusso, nelle sue intenzioni, e accrescerà i consumi interni a favore delle stesse industrie dei poli citati;
- enormi lavori sono necessari nello Sichuan terremotato, per ricostruire e modernizzarne strutture ed infrastrutture, incluse quelle produttive, mentre é stato rilanciato l'investimento nel Xinjang ed in Tibet al di là di quello già previsto precedentemente: tali iniziative dovrebbero favorire la diversificazione geografica e tematica dei poli di sviluppo, il riequilibrio sociale e la crescita dei consumi interni (che è la vera sfida cinese in termini quantitativi e qualitativi e di eco-compatibilità);
- la cifra del 5% si riferisce ovviamente alla media nazionale, non alle aree di sviluppo che in termini di formazione del PIL nazionale fanno la parte del leone (ad esempio Shanghai rappresenta circa 5 volte l'intero Sichuan) e non ha correkazione diretta con gli investimenti previsti; per spiegarmi meglio, 1 miliardo di Euro investiti nella già ipersviluppata Shanghai fanno crescere percentualmente assai poco rispetto ad oggi (non assai poco percentualmente sul PIL, sia chiaro) il suo contributo già enorme al PIL nazionale e l'assorbimento di nuova manodopera, ma quell'"assai poco" é per l'appunto una cifra assoluta e percentuale rilevante perché é la percentuale p¯ccola di una percentuale già grossa, mentre il contrario (anche in termini sociali e di migrazione o meno) vale nelle aree in cui lo sviluppo non si é ancora innescato;
- capitali e know-how nuovi stanno affluendo in Cina grazie al rientro in patria, ove possono agire più facilmente, o al dirottamento verso la Cina degli investimenti che avevano ipotizzato di fare in Occidente di piccoli imprenditori cinesi finora operanti in Paesi occidentali oggi in crisi (sta avvenendo anche a Prato) e questo farà probabilmente crescere qualitativamente la produzione cinese.

D'altra parte, sulle news che scorrono accanto al Forum ci sono le info sulla scelta della RPC di partecipare in modo determinante al SALVATAGGIO dell'economia di taiwan (per ovvi motivi anche politici, ma non solo), cosa che una Cina in gravi difficoltà non potrebbe fare mai.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
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