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Autore Topic: copia incolla per marketing  (Letto 1840 volte)

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cavallo

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copia incolla per marketing
« il: 22 Gennaio, 2008, 12:22:42 pm »
In questo topic metterò gratuitamente a disposizione testi che i commercianti cinesi possano usare per fare volantini in Italiano (col copis e incolla) per valorizzare (anche in termin economici)i contenuti storico-culturali di alcuni loro prodotti. Buon Anno del Topo, anno dei commerci ruttuosi!

Per iniziare ho rielaborato e riassunto il testo del mio articolo sui simboli cinesi in una versione adattata a farne un volantino che qualsiasi commerciante cinese che vende oggetti, stoviglie,  gadgets, ecc. pu? produrre ed usare per promuovere la sua merce verso i clienti italiani:


QUANDO COMPRARE VUOL DIRE
ARRICCHIRSI DI CULTURA MILLENARIA

Molti degli oggetti e delle decorazioni cinesi che offriamo sono figli di simbologie millenarie; acquistarli vuol dire acquisire o regalare elementi di una cultura millenaria che ha anche influenzato  l’arte e le simbologie della stessa Europa! Vogliamo aiutarVi a conoscerli e apprezzarli meglio.


Anatra û rappresenta la fedeltà coniugale;era usata in coppie nella decorazione delle porcellane cinesi del XIV secolo blu e bianche che le manifatture europee (tedesche, inglesi, olandesi) hanno cercato di imitare..

Bambù û rappresenta la longevità; viene spesso associato con i pini ed i pruni (ciliegi selvatici).

Carpa û rappresenta il successo in affari e la prosperità; il pesce in genere (specie rossi o dorato) è simbolo di buona sorte, buon anno e, in coppie, di felicità coniugale. Da qui deriva, attraverso la Persia e la Roma antica,  la tradizione anche europea di tenere pesci rossi nelle vasche di giardini e palazzi.

Cavallo û simbolo di velocità e perseveranza; la sua immagine è diffusissima nella decorazione cinese ma deriva da modelli centrasiatici, da cui è stata influenzata anche l’arte persiana e quella occidentale, compresa quella romana.

Crisantemo û è il simbolo di una delle 4 stagioni, l’autunno (gli altri sono il pruno, il pavone e il loto); mentre in Occidente è associato a morti e funerali, in Cina è simbolo di gaiezza, di longevità o lunga durata.

Dragone - dall’epoca Ming è il simbolo imperiale cinese ed è anche in Occidente il simbolo più associato alla Cina, anche perché  molto usato nelle decorazioni tradizionali cinesi, specie della seta. Ha un rapporto  con la carpa da cui deriva concettualmente; l’associazione col serpente che se ne fa in Occidente non esiste nella cultura cinese. E’ il primo e più potente dei 4 animali sovrannaturali (gli altri tre nell’ordine sono: fenice, liocorno  e tartaruga) ed è benefico portatore di pioggia e giocoso coi bambini.

Farfalla  - simbolo di longevità, molo usato nelle decorazioni cinesi; con i fiori di pruno associa il concetto di bellezza a quello di longevità.

Fenice û uccello mitico usato fin dall’antichità classica come simbolo in molte culture ma di origine iconografica è cinese, con apporti iranici-centrasiatici (collegati al culto del fuoco); è il secondo per importanza dei 4 animali sovrannaturali dopo il dragone: simboleggia la bellezza, è associato alla figura dell’imperatrice, ma anche ai concetti di pace e ordine, dato che appare solo se vi è pace e stabilità.

Gallo û è simbolo di protezione contro la sfortuna e di successo in generale. Il gallo giovane (galletto) scaccia i fantasmi, all’alba, col suo canto e più in generale protegge dagli influssi astrali negativi.

Gatto û era sacro in Egitto, mentre é diventato (specie ma non solo se nero) animale associato al demonio e quindi perseguitato nel Cristianesimo medievale europeo;  in Cina invece è sempre stato considerato protettore, in ragione della sua ottima vista, contro gli spiriti maligni (che lui vede e gli altri no).

Gru  - una delle immagini più diffuse nelle decorazioni cinesi (e per influsso cinese giapponesi): è simbolo di immortalità perché creduta in antico dai Cinesi il corriere degli immortali in cielo, assieme alle nuvole, a cui spesso è associata nelle decorazioni; le gru erano considerate anche coloro che trasportavano in Cielo le anime dei defunti. Per estensione, la gru che vola in cielo rappresenta una elevazione di status dell’uomo.

Leone û uno dei simboli di forza e potenza  più diffuso nelle culture antiche e in genere associato alla regalità, ma il leone cinese tradizionale è rappresentato in genere in coppie (maschio e femmina), con la femmina associata ad un cucciolo e il maschio ad una sfera su cui posa una zampa. L’insieme raffigura la forza sovrumana in termini non realistici (le teste sono in genere con tratti poco leonini) proprio perché si riferisce alla forza non semplicemente fisica. Il maschio simboleggia in particolare il dominio cosmologico e normativo (la sfera è una perla che rappresenta la legge, ma anche l’uovo cosmico primigenio), la femmina il dominio sulla vita. Le coppie di leoni si situano all’ingresso delle case, per rafforzarne la protezione.

Loto  - rappresenta una delle 4 stagioni, è simbolo di fertilità e vita ed è assunto dal Buddismo fra gli ôotto tesoriö, oltre che essere rappresentato in una delle posizioni buddiste della meditazione.

Pavone û simbolo di regalità in Iran fin dalla più lontana antichità, in Cina rappresenta una dignità collegata con lo status; dall’epoca Ming le sue piume erano usate per indicare il rango dei funzionari imperiali. E’ dalla cultura persiana che i pavoni arrivano in Europa come simbolo di regalità; è attraverso la cultura islamica che i pavoni riappaiono (dopo aver già popolato i giardini della Roma antica) nelle ville e nelle regge europee tardo-medievali.

Peonia û il fiore più importante della simbologia cinese; rappresenta la bellezza e l’amore, l’affetto, ma anche la buona fortuna ed infine la primavera.

Perla û simboleggia la luna, di cui rappresenta l’essenza concreta (la ôlacrimaö) ed emblema di purezza e bellezza, ma anche della legge.

Pesca û frutto sacro, che dà l’elisir della vita per i Taoisti e più in generale frutto che rende tali gli immortali; il pesco sacro che ha i frutti dotati di questo potere fiorisce solo una volta ogni 3.000 anni ed impiega altri 3.000 anni a far maturare i frutti. E’ anche simbolo nuziale e di primavera.

Pescatore û mentre in Occidente nel Medioevo la società era considerata tripartita (guerrieri sacerdoti, contadini) secondo uno schema germanico, in Cina la società era basata su 4 ôruoliö tradizionali sacri: il saggio (senza distinzioni tra figure cultuali e non),  il macellaio, il contadino e appunto il pescatore, che simboleggia la pazienza, la perseveranza, ed è in rapporto con la carpa.

Pipistrello  - rappresenta la buona fortuna (si raffigura capovolto per sottolineare che la buona fortuna é arrivata, secondo l’usanza di capovolgere i simboli per dire che qualcosa é accadutoa);  le ôcinque benedizioniö tradizionali cinesi sono: longevità, ricchezza, salute, amore e morte naturale (ossia non violenta) e sono rappresentate da 5 pipistrelli (wu fu). In Cina, il pipistrello non ha i significati simbolici negativi dell’Occidente cristiano, dove è associato alla morte, al demonio ed alle leggende dei vampiri.

Tartaruga û è uno dei 4 animali sovrannaturali cinesi e rappresenta la longevità e l’immortalità; nella Cina antica era estremamente importante perché era con gusci di tartaruga che si esercitava una delle pratiche divinatorie, proprio a causa del carattere sovrannaturale dell’animale.

Tigre  - rappresenta la forza ed il coraggio, in ambito militare.


GLI OGGETTI CINESI NON SONO SOLO PRODOTTI, MA SCINTILLE DI CULTURA OFFERTE ALLA VOSTRA ATTENZIONE E AL VOSTRO SORRISO!


PORTATE A CASA O REGALATE OGGETTI CON LE DECORAZIONI TRADIZIONALI CINESI:
ò   per avere con voi o donare qualcosa di antico e sempre attuale, ricco di significati positivi;
ò   per familiarizzare con elementi di una cultura ôlontanaö ma che ha influenzato più di quanto si creda la cultura e l’arte europea nei secoli;
ò   per intrecciare le credenze popolari italiane con quelle cinesi.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
"anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti" (Fabrizio De André)

cavallo

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« Risposta #1 il: 22 Gennaio, 2008, 13:01:36 pm »
Ecco un secondo testo per usarlo eventualmente con il copia-incolla: é destinato a chi gestisce negozi e supermercati cinesi di alimentari:


COMPRARE IL TE’ DA CHI NE E’ STATO LO SCOPRITORE
E GLI ACESSORI PER BERLO
 DA CHI LI HA INVENTATI E RIELABORATI PER MILLENNI!!!


Negozi e supermercati alimentari cinesi Vi offrono alcuni prodotti che sono diventati comuni anche in Italia ed in Occidente ma originari della Cina e della sua Storia millenaria; acquistateli da chi li conosce, li rispetta, li valorizza da tanti e tanti secoli e fatene occasione per conoscere meglio il loro grande valore culturale e storico! Il tè e gli accessori per berlo fanno parte di questi prodotti.

IL TE’ E GLI ACCESSORI PER BERLO

Le sue proprietà mediche e alimentari sono state scoperte in Cina nel terzo millennio a.C. ed il suo uso dà vita, a partire soprattutto dalla Dinastia Sung (960-1280) a rituali, a prodotti artistici, ad opere letterarie, ad oggetti di artigianato, alla moda delle sale da té.  Il tè diventa bevanda di largo consumo in Cina già durante la Dinastia Tang (618-907) e nel 725 viene chiamato cha, parola da cui deriva la sua denominazione in Arabo, Turco e Russo

Il tè giunge in India, Asia Centrale, Iran, Yemen e  Mar Nero lungo le carovaniere della ôVia della Setaö e sebbene gli Europei ne vengano a conoscenza attraverso i contatti col Levante nel Medio Evo, il tè giunge in Europa solo con i mercanti Olandesi, all’inizio del XVII secolo; da questo momento esso diventa merce di lusso in Europa e motivo di conflitti, guerre (specie tra Olanda e Inghilterra), rivolte (come quella che poi porta all’indipendenza degli USA dall’Inghilterra a fine XVIII secolo) e sfruttamento schiavistico dei lavoratori asiatici. Inoltre, dal 1773 la Compagnia delle Indie britannica ha il monopolio della produzione e del commercio dell’oppio in India, ed impone gradualmente l’uso di tale droga, contro il volere delle autorità cinesi, per pagare i suoi acquisti di tè in Cina, portando nel XIX secolo alla ôguerra dell’oppioö degli Inglesi contro la Cina.

Ma il tè in Occidente è anche base per nuove mode: il ôtè delle cinqueö (lanciato dalla Duchessa di Bedford solo nel 1810), le sale da tè  ( la Tom’s Coffee House di Londra, diventa per iniziativa di Thomas Twinings nel 1717 la prima sala da tè inglese, col nome di Golden Lyon) e nel XIX secolo diventa la bevanda più diffusa in Occidente. Nel 1826 l’inglese John Horniman inventa l’impacchettamento del tè in sacchetti di lino, nel 1904 l’inglese Richard Blechynden produce il ôtè freddoö e nel 1908 lo statunitense Thomas Sullivan inventa la confezione in filtri monodose.

La diffusione in Occidente del tè porta con sé la quella degli accessori per degustarlo, elaborati già per millenni in Cina; nell’Europa aristocratica questo significa soprattutto servizi da tè in argento e porcellana: questi ultimi fanno arte dei tentativi delle manifatture europee di imitare le porcellane cinesi. Più in generale, questi oggetti favoriscono il diffondersi in tutta Europa della moda di lusso (XVIII-XIX secolo) delle ôcineserieö e delle decorazioni cinesizzanti,. Ma teiere, tazze, altri accessori originali cinesi restano un universo culturale ricchissimo per forme, materiali, stili, decorazioni che non ha equivalente occidentale.

OGGI I NEGOZI E I SUPERMERCATI CINESI IN ITALIA OFFRONO A PREZZI ASSAI CONVENIENTI NUMEROSI TIPI DI TE’ DI BUONA QUALITA’, SIA IN SACCHETTI MONODOSE, SIA NELLA TRADIZIONALE  FORMA DEL PACCHETTO DA CUI TRARRE LE FOGLIE ESSICCATE, SIA NELLE VERSIONI MODERNE LIQUIDE ôTE’ FREDDOö, NONCHE’  TEIERE, TAZZE E ACCESSORI.

Le indicazioni in Italiano sulle confezioni sintetizzano le caratteristiche dei vari tè: tè verde, tè bianco, tè nero, tè al gelsomino, tè al crisantemo, ecc., ma fatevi anche consigliare dai negozianti e dai commessi, eredi di una millenaria tradizione culturale circa il tè!
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
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« Risposta #2 il: 23 Gennaio, 2008, 13:44:10 pm »
ed ecco, infine (pe ora) il testo per un volantino per negozi di articoli sportivi (calzature, abbigliamento, ecc.):

IL 2008 E’ L’ANNO DELLE OLIMPIADI IN CINA:
UNA GRANDE FESTA DELLO SPORT E DELLA CULTURA PER TUTTI!

In Cina, attività atletiche simili ai moderni sport sono documentate millenni prima che i Greci inventassero le Olimpiadi antiche; le testimonianze archeologiche dimostrano che si praticavano sport come la ginnastica in Cina fin dal 4.000 a.C.. La caratteristica delle antichissime pratiche sportive cinesi era il loro strettissimo rapporto con istituzioni di tipo terapeutico, sacro,  militare o culturale.

Nel corso  dei millenni in Cina vennero sviluppate molte discipline sportive, in particolare  del tipo dell’atletica, del tiro con l’arco, della famiglia delle arti marziali ma anche, secoli prima che si praticasse in Europa, simili al calcio.

Mentre le gare delle Olimpiadi greche venivano  effettuate dagli atleti (solo uomini) nudi, in Cina gli sport antichi (maschili e femminili) erano praticati con specifici abiti e calzature, derivate dalla rielaborazione delle tenute militari e/o rituali; conseguentemente la Cina ha oltre 5.000 anni di tradizione di ôabbigliamento sportivoö ed è stata il luogo dove si sono inventate nei secoli molti tipi di soluzioni per le calzature e gli abiti più adatti per praticare gli sport.

OGGI LA CINA CHE ORGANIZZA LE OLIMPIADI DEL 2008
INTRECCIA TRADIZIONI MILLENARIE E MODERNITA’

Tradizione sportiva millenaria cinese e discipline sportive internazionali, cultura millenaria cinese e nuove tecnologie, tutela del patrimonio culturale ed architettonico tradizionale ed ardite realizzazioni di impianti sportivi ultramoderni si mescolano in occasione delle Olimpiadi del 2008 in Cina e si proiettano in tutto il Mondo attraverso i media, le comunità cinesi all’estero ed i prodotti delle industrie cinesi di abbigliamento e calzature sportive.

LA CINA PRODUCE IL 60% DELL’ABBIGLIAMENTO, DELLE SCARPE E DEGLI ACCESSORI SPORTIVI VENDUTI IN ITALIA E QUASI TUTTE
LE GRANDI MARCHE INTERNAZIONALI DEL SETTORE (Nike, Adidas, Reebok, ecc.) REALIZZANO UNA PARTE IMPORTANTE DELLA LORO PRODUZIONE IN CINA, MENTRE PRESTIGIOSE DITTE ITALIANE DEL SETTORE (come la Sergio Tacchini) SONO STATE SALVATE DAL FALLIMENTO GRAZIE ALL’ACQUISIZIONE DA PARTE DI AZIENDE CINESI.

ôIl British Journal of Sports Medicine ha recentemente testato 9 diverse scarpe da corsa. Le più economiche (CINESI), da 60 euro, le più care (NON CINESI) da 110 euro: in termini di comfort e protezione le scarpe meno care erano anche (sia pur di poco) migliori. Nello sci le giacche a vento "tecniche" cinesi costano meno di quelle europee, ma, dicono gli esperti, tengono caldo allo stesso modo.ö (http://cblog.thule-italia.org/categories/47-Economia, 29.12.07)

COMPRARE ARTICOLI SPORTIVI CINESI, NELL’ANNO DELLE OLIMPIADI, VUOL DIRE RIVOLGERSI A PRODOTTI DI CHI SA CONIUGARE INNOVAZIONE, CONVENIENZA, ESPERIENZA

naturalmente, i testi a 1 sola pagina sono pensati per essere usatio per volantini fronte-retro ( che poi si possono far distribuire davanti al negozio) che contengano sull'altra facciata il logo dell'azienda, denominazione e indirizo e 1-2 foto (per gli aticoli sportivi sarebbe bene usare foto degli impianti limpici di Beijing...); i costi sono bassissimi, ad esempio:

http://www.triumtec.it/offerta_volantini.asp

offre 5.000 volantini a 290 Euro + IVA!!!

Guardate poi queto sito che parla di utte le possibilità di promozione commerciale (volantini, vetrofanie, ecc.):
http://www.costapoco.it/costapoco/info_rivenditori.htm
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
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Richard

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« Risposta #3 il: 23 Gennaio, 2008, 14:29:14 pm »
I testi sono ben fatti ma non so quanta gente li leggerà e con quanta fiducia soprattutto.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Richard »

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« Risposta #4 il: 23 Gennaio, 2008, 14:45:07 pm »
grazie per il complimento; promuovere la valorizzazione degli elementi immateriali dei prodotti fa parte del mio lavoro di antropologo che si occupa di sviluppo ed intercultura e l'ho fatto in Italia (Sicilia, Sardegna, Umbria) e all'estero (Libano, Etiopia, Bangladesh, Tunisia, Cuba, Nicaragua, Guiordania, iria) e continuo a farlo, per lavoro, retribito.

Come forma di collaborazione con la battaglia per l'interculturalità della società italiana e contro gli stereotipi razzisti lo faccio anche, GRATIS, per quei migranti (o seconde generazioni) che sono criminalizzati anche atraverso la banalizzazione delle loro tradizioni, la negazione della loro Storia, l'insulto della loro capacità produttiva, si ratti di Cinesi. Bangladeshi, Maghrebini, ecc. .

Sta poi alle persone in questione decidere se vogliono usare o meno quel che io propongo: nessuno si pu? sostituire a loro nel valorizzarsi e tutelare diritti ed interessi!

L'unica cosa che io posso mostrare é che SI PUO'.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
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