come si costruisce un allarme anticinese - Attualità - Associna Forum

Autore Topic: come si costruisce un allarme anticinese  (Letto 1763 volte)

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cavallo

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come si costruisce un allarme anticinese
« il: 02 Febbraio, 2008, 22:42:42 pm »
http://blog.panorama.it/italia/2008/02/ ... epuratore/

Analizzare questo articolo sarebbe argomento da tesina su come si costruisce un allarme (razzista) tramite l'azione congiunta di media e organizzazioni.

Allora:
1) il titolo dice "Prato: Chinatown colonizza la campagna. Troppo vicina al depuratore"

innanzi tutto "chinatown" é termine che si pu? usare per un quartiere (urbano) monoetnico cinese e non per la comunità cinese (o parte di essa), tanto più se ci si riferisce alla creazione di oti e serre in campagna, ma "Chinatown é più minaccioso (dà l'idea di compattezza, di complotto...) e quindi...

2) poi si dice che  a Prato "i cinesi hanno deciso di coltivare i terreni.
Alle porte del quartiere a nord della città, dalla parte opposta alla loro Chinatown, da alcuni mesi, sono nate decine e decine di serre. Spuntano cicorie, barbe, broccoli, zucche, zucchine e altre verdure di forme e colori mai visti prima in zona. Le sementi vengono importate direttamente dalla Cina. Si tratta degli ortaggi utilizzati per lo più nella ristorazione cinese come ingredienti base per piatti tipici. Una mossa strategica per la comunità cinese che recuperando le sempre più numerose terre incolte toscane, risparmia sull’importazione dei prodotti. Non arrivano più via container nei porti di Livorno o Ancona ma direttamente dagli appezzamenti di terreno acquistati o presi in affitto a poco più di due chilometri dal centro di Prato"

e si denuncia che "in questa zona, dove ci sono anche alcuni orti di pratesi, scorre il canale di scolo delle acque reflue di uno dei sette depuratori della città, il Baciacavallo.
Una vicinanza che desta non poca preoccupazione e perplessità nelle organizzazioni agricole locali, prima di tutte la Coldiretti, già allarmate per l’assenza di controllo da parte delle autorità sul metodo di coltivazione seguito dai cinesi oltre che relativamente ai semi piantati e al tipo di trattamenti fitosanitari che possono essere impiegati."

Ma, per quanto riguarda la vicinanza al canale di scolo, se ci sono anche orti di Pratesi (Italiani) com'é mai che questa preoccupazione non é stata espressa quando a coltivare queste aree erano SOLO ITALIANI?

E dove sta la prova che i Cinesi (e perché non gli Italiani, er quegli orti?) usino l'acqua di quel canale per irrigare?

E', inoltre,giusto pretendere controlli sulle procedure di coplivazione, ma perché solo dei Cinesi? Forse che le campagne pratesi sono esenti da fitofarmaci e pesticidi fuori controllo? I Pratesi italiani fanno solo produzioni biologiche?

Quanto alle sementi, la legge italiana é molto rigida sulle importazioni di semi e se non si tratta di sementi di contrabbando non sono meno controllate di quelle autoctone.


3) drammaticamente divertente, poi, la descrizione della pericolosità delle acque reflue dei depuratori pratesi:
ôLa cosa più grave è l’utilizzo incontrollato delle acque che fuoriescono dall’impianto di depurazione della città - spiega Maurizio Fantini, vice direttore della Coldiretti di Firenze e Prato - acqua sicuramente non utilizzabile per quello scopo senza le dovute autorizzazioni per l’attingimentoö.
Prato, città con una forte presenza di industrie tessili, ha sette depuratori di cui sei, raccolgono e depurano le acque dei siti industriali. La presenza di questo tipo di imprese, lascia tracce importanti nelle acque reflue nonostante il trattamento di depurazione. Nelle acque, infatti, rimane un quantitativo di cromo e tensioattivi che potrebbe essere particolarmente pericoloso per l’irrigazione di frutta e ortaggi."

Allora, che fine fa l'acqua dei canali dei depuratori pratesi? dove viene versata? quali falde inquina? e perché é èericolosa solo per le coltivazioni cinesi e non per quelle italiane che attingono tramite pozzi dalla stessa falda acquifera con cui ha a che fare l'acqua così terribile DOPO la depurazione? e quante denunce ha fatto la Coldiretti conro le industrie (e  responsabili dela depurazione) per il pericolo che quelle acque costituiscono per TUTA l'agricoltura del comprensorio, prima che i Cinesi creassero i loro orti?

4) infine una totale sciocchezza:
ô è a rischio il mantenimento e la protezione della pianta sia per quanto riguarda la contaminazione virale o batterica tra le piante stesse che per l’eventuale contaminazione geneticaö.; perché, le sementi delle sere e degli orti degli Italiani sono tutte italiane? Non vengono da Israele (es.: i pomodori pachino), dagli USA, dalle multinazionali tipo Monsanto, dall'Olanda, dal Sudafrica, ecc., ecc.? e alla frontiera, cinesi o statunitensi o altro che siano, non sono controllate?

Controlli, sì, dunque, MA PER TUTTI e non criminalizzando solo i Cinesi quando le analisi fatte dal Ministero delle Risorse Forestali ed Agricole nel 2006 hanno dimostrato che il 45% dell'ortofrutta italiana contiene inquinanti industriali e pesticidi vietati (e non parliamo della situazione agricola in Campania...)!
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
"anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti" (Fabrizio De André)

dorian

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« Risposta #1 il: 02 Febbraio, 2008, 23:41:40 pm »
cavallo.....
sei un grande !
cavallo ti porgo il mio massimo rispetto...
cavallo...
ti apprezzo sempre più...

un inchino da parte mia...

bravo bravissimo cavallo !!!

 :)  :)  :)
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da dorian »

Xaratos

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« Risposta #2 il: 03 Febbraio, 2008, 07:16:04 am »
Ennesimo articolo fatto da cialtroni che si fanno chiamare "giornalisti" che ovviamente sono di parte e che mi fanno ben sperare per la mia laurea (se questi cialtroni possono scrivere, perché io no?)

Mi pare che la gente si dimentichi fin troppo presto degli allevamenti ittici abusivi in Italia gestiti (dalla mafia per la maggioranza) da imprenditori senza scrupoli? E che dire dei CHILI di carne marcia che a Firenze stava per essere commercializzata da UN ITALIANO? E la carne di cavallo con dentro i vermi??? Non credo affatto che venga dalla Cina. Tu ormai conosci il mio pensiero su 'ste cose, io sono dell'avviso che quando le cose vanno MALE da qualche parte si vuol cercare il "capro espiatorio" e siccome i cinesi sanno lavorare meglio di molti italiani.... Lasciamo perdere, ora lascio un commento in quel blog li.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Xaratos »
"Ho pieta di coloro; che l´amore di se ha legato alla patria. La patria non è altro che un campo di tende, in un deserto di sassi!" - Antico Canto Tibetano.

zsw

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« Risposta #3 il: 03 Febbraio, 2008, 13:39:54 pm »
Ci diamo fastidio perchè non lavoriamo per loro ma per noi stessi. Solo i Italiani possono avere un'attività,i cinesi o i immigrati in generale devono fare solo i loro schiavi.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da zsw »

Xaratos

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« Risposta #4 il: 04 Febbraio, 2008, 13:57:54 pm »
Purtroppo devo darti ragione. C'è stata la notizia del mercato ortofrutticolo a Milano, gente (extracomunitaria) caricata sui camion e traspostata come se fossero bestiame... E indovinate un pò... dietro tutto questo ci sono imprenditori ITALIANI. Sentito stamani su rai 3. :(

Ah...

#  Il 3 Febbraio 2008 alle 7:25 xaratos ha scritto:

Mah? Ma sapete che avete proprio rotto con ’sti proclami razzisti e sciovinisti? Vi devo forse ricordare i chili di carne marcia a firenze che stavano per essere messi in commercio, oppure la carne di cavallo con i vermi dentro venduta al supermercato, oppure ancora gli allevamenti ittici illegali gestiti dalla mafia? Tutta roba nostrana. Non c’è bisogno di prendersela con i cinesi per trovare la m****. Diciamo che vi rode il fatto che LORO si spezzano la schiena peggio degli schiavi dell’800 e voi sperate che Berlusconi vi regali un pò di soldi. Finché non capite che la m**** NON HA COLORE e che non possiamo stare in un mondo ôglobaleö se pretendiamo di usare gli altri solo per quello che ci fa comodo e li discriminiamo per quello che NON vogliamo che facciano, non andremo da nessuna parte e saremo sempre un paese di serie B.

Invece di sputare sentenze contro l’erba degli altri (e d’invidiarla) pensate invece a come migliorare il vostro paese e creare un mercato superiore a quello cinese.

PS. Leggendo questo articolo mi sono sentito sollevato, se gente come questo tizio possono pubblicare ’ste minchiate e farsi chiamare ôgiornalistaö posso farlo pure ioà Non credete?
# Il 3 Febbraio 2008 alle 7:28 xaratos ha scritto:

PPS. Logani, sono i politici che NON fanno controlli su NESSUNO e di certo, non ci aiutano ad avere un mercato competitivo, non certo i cinesi che comunque fanno circolare carta moneta nel nostro indotto industriale.
# Il 3 Febbraio 2008 alle 10:51 nhico ha scritto:

Pensare di avere il diritto di comprare della merce salubre (da chiunque la produca, ed i cinesi in casa loro e fuori non sono proprio noti per questa loro peculiarità) secondo le nostre leggi vigenti, mi sembra sia molto lontano dal fare razzismo. Mentre il suo abbaiare mostra una lunga coda di paglia, o quanto meno una poca attenzione verso l’igiene alimentare oltre che mentale. L’accoglienza è una bella cosa. O no?
# Il 3 Febbraio 2008 alle 12:11 pescacciatore ha scritto:

Se i cinesi hanno voglia di lavorare la terra abbandonata dagli italiani mi sembra una buona cosa.Se rispettano la legge tocca alle autorità competenti controllare, uscendo dai loro uffici dove non concludono niente.Le stesse autorità hanno il compito di controllare anche le acque del canale in argomento perchè,a prescindere se le acque del canale vengono impiegate dai cinesi per l’irrigazione,possono inquinare anche la falda dell’acqua.
# Il 4 Febbraio 2008 alle 10:39 redazione ha scritto:

Gentile Xaratos, il giornalista che ha firmato l’articolo ha visitato i luoghi, riportato una descrizione di un fenomeno nuovo nella zona di Prato e sentito dei pareri. I cinesi, avvicinati, non hanno voluto dichiarare nulla.
Posto che lei è libero di apprezzare o meno il nostro lavoro, la invitiamo a usare un linguaggio più moderato, nei confronti della redazione e non solo.
Se poi ha intenzione di fare il giornalista, provi a mandare un curriculum!
Grazie



PS. Cominciamo la nostra futura carriera di giornalista offendendo una redazione... ho pure ricevuto una mail di biasimo da Panorama... Va beh, tanto mi sono registrato con dati falsi (come ho fatto pure qui del resto)! :D
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Xaratos »
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Idra

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« Risposta #5 il: 04 Febbraio, 2008, 14:34:39 pm »
Ciao Xaratos, pensavo che ti chiamassi veramente così!!  :D
A parte gli scherzi, mi piacerebbe sentire cosa direbbe il giornalista sulle affermazioni fatte da Cavallo, e se ha speso bene il suo tempo a raccogliere una verità più oggettiva possibile, od era molto, molto parziale. E' sempre la solita storia, non contesto i controlli sulle attività dei cinesi, ma contesto la visione ipocrita della realtà che vede solo i cinesi dei rei che aggrediscono il povero italiano indifeso. Il controllo, per un'Italia migliore, va fatto con ragione su tutti.

ps. dall'altra parte, non ho neanche voglia di leggere e di sentire cosa dice questo giornalista, oramai ho un filtro agli articoli politicizzati (filtro non sempre impeccabile però) che cerco di evitarli, ma so che hanno un loro valore sociale culturale, e per questo apprezzo molto l'intervento di Cavallo su questo articolo.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Idra »

Xaratos

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« Risposta #6 il: 05 Febbraio, 2008, 05:28:53 am »
M'è "caduto un mito"

http://attivissimo.blogspot.com/2007/07 ... i-dai.html

:( Eppure che Beppe Grillo ha fatto dei proclami giustissimi e va ad inventarsi simili stronzate, proprio vero che non c'è + la gente onesta di una volta... :(

Per chi dovesse interessare:

Il 5 Febbraio 2008 alle 5:26 xaratos ha scritto:
Forse nhico non hai ben letto lo STILE di scrittura di quest’articolo (che poi, è ci? che io contesto). Non metto in dubbio che il giornalista sia stato nel posto a verificare i fatti MAà intanto, se le zone sono AGRICOLE forse c’è un PIANO REGOLATORE DEL COMUNE che le rende tali e quindi, SE IL COMUNE ne permette l’uso agricolo, significa che l’acqua che vi scorre NON E’ PERICOLOSAà altrimenti, in carcere non ci dovrebbero andare i cinesi che hanno acquistato i terreni ma il COMUNE che permette un’attività agricola in un punto pericoloso. Inoltre, se sono TERRENI AGRICOLI perché c’è il piano regolatore, significa che PRIMA DEI CINESI ci stava qualcun’altro li, perché quest’articolo non è stato scritto prima? Forse per voi, italiano=qualità???? Anche su questo possiamo ridire. Io son d’accordissimo con te nhico, è necessario che gli imprenditori agricoli seguano le leggi italiane che regolano la produzione e il commercio dei prodotti ortofrutticoli, MA è un pòà come dire? Ridondante, i controlli ci devono essere SU TUTTI GLI IMPRENDITORI non solo sugli ôocchi a mandorlaö; probabilmente la locazione peculiare delle nuove colture richiede un’attenzione più rigida, ma qui s’intende ben altro.

Riguardo alla tua affermazione nhico:öda chiunque la produca, ed i cinesi in casa loro e fuori non sono proprio noti per questa loro peculiaritàö ti rendo noto che gli italiani hanno la peculiarità di essere conosciuti per 3 cose nel mondo:öPizza, Spaghetti e Mafiaö e indovina quale delle 3 ci rinfacciano più spesso. Una volta ero in Provenza dentro un McDonald m’arriva una donna francese che mi fa:öTu est a mafioso?ö. La stessa cosa è sucessa a qualche altro mio conoscente che si è recato fuori dal nostro paese. Allora qui abbiamo 2 popoli con nomee non proprio ôinvidiabiliö allora, siccome i cinesi ôfanno maleö le cose, gli italiani non dovrebbero aprire attività industriali perché sarebbero tutte ômafioseö, in fondo è matematica:

ôci sono gli Italiani=I, Cinesi=C, una Nomea denigratoria=Nö

Se C=N e I=N allora C=I Noooo?? :D Tornando a noi, hai presente lo scandalo delle confezioni Tetrapack o come cavolo si chiamano? Un prodotto chimico usato per le scritte riusciva a passare attraverso il contenitore ed ovviamente, ad inquinare il suo contenutoà Non mi dire che la società produttrice è amministrata da cinesi. Forse ricorderai anche che in alcuni di aziende conosciute erano presenti ônanoparticelleö, non magari a causa specifica degli inceneritori come vuole far credere un comico ma comunque, molto spesso si presta ben poca attenzione alla produzione di prodotti alimentari e molte speculazioni NON sono ad opera di cinesi. Inoltre, nella mia zona ci sono + di 5 ristoranti tipici cinesi e scommetto quello che vuoi che loro hanno molti più controlli degli altri ristoranti della zona e se non sono ancora chiusi, significa che sono perfettamente in regola. Il mio slogan è:öControlli si, Xenofobia noö.


PS. Cavallo, ti sei dimenticato di mensionare che se i terreni sono agricoli, c'è un piano regolatore DEL COMUNE che lo permette. :)
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Xaratos »
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