BREVETTI NEL MONDO, CINA E SUDCOREA SCALANO CLASSIFICA - Attualità - Associna Forum

Autore Topic: BREVETTI NEL MONDO, CINA E SUDCOREA SCALANO CLASSIFICA  (Letto 1480 volte)

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ShaoYan

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« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da ShaoYan »

zsw

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« Risposta #1 il: 23 Febbraio, 2008, 00:09:43 am »
Se Berlusconi leggesse questo articolo direbbe che li copiamo da qualcuno.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da zsw »

ChinaHxC

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« Risposta #2 il: 23 Febbraio, 2008, 15:09:05 pm »
cavolo tempo fa avevo letto un articolo riguardo ai brevetti medici da parte della sudcorea che non erano particolari perchè accessibili ai poveri, ma non ricordo più dove l'ho letto :x
era interessante, veniva indicata come una probabile via per il futuro per l'accesso sanitario dei paesi poveri... qualcuno sa di cosa parlo?  :(
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da ChinaHxC »
Solitudo punk hardcore.

Dubbio

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« Risposta #3 il: 23 Febbraio, 2008, 15:38:35 pm »
Citazione da: "ChinaHxC"
era interessante, veniva indicata come una probabile via per il futuro per l'accesso sanitario dei paesi poveri... qualcuno sa di cosa parlo?  :(

Si, a me risulta tuttavia che si tratti dell'India, non della Sud Corea.

In India fino a tre anni fa era addirittura impossibile brevettare un farmaco perché la legge non lo consentiva.

Poi il WTO (l'Organizzazione Mondiale per il Commercio) al quale l'India aderisce, le ha imposto l'adozione di una legislazione brevettuale anche sui farmaci.

L'India allora ha approvato una legge apposita, la quale tuttavia molto opportunamente consente che siano sufficienti anche modeste modifiche delle formule brevettate, per rendere lecita la produzione di farmaci basate su di esse.

Il risultato è che la maggior parte dei farmaci a basso costo decisivi per la salute nel terzo mondo sono prodotti da industrie indiane.

Personalmente non considero affatto che la legislazione brevettuale sia un incentivo alla produzione e all'innovazione.

Almeno non nel senso di cui il mondo ha bisogno.

Come dimostra l'uso che viene fatto dei brevetti in danno delle nazioni in via di sviluppo, la loro prima ragion d'essere non è l'interesse della ricerca, ma quello economico di chi li detiene.

Per non parlare delle centinaia di brevetti americani in materia di yoga e medicina tradizionale orientale, con cui ci si è semplicemente appropriati a scopo di guadagno privato, di prodotti la cui stessa esistenza è la prova che i brevetti non sono affatto il motore dell'innovazione.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Dubbio »

babo

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« Risposta #4 il: 23 Febbraio, 2008, 17:54:15 pm »
Basta brevetti!  =;
Basta WTO!  =;
Che schifo!  :vom:
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da babo »

ChinaHxC

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« Risposta #5 il: 24 Febbraio, 2008, 01:10:57 am »
ops mi sa ricordavo male allora.... ma ti ricordi anche la fonte dubbio? nn riesco a focalizzare il pezzo di carta ndonde l'ho letto :(
che stia perdendo neuroni? da piccolo facevo un sogno tipo che la gente che mi odiava veniva di notte mi faceva un buco in testa e con una cannuccia mi succhiava via l'intelligenza..... mah. :roll:
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da ChinaHxC »
Solitudo punk hardcore.

Dubbio

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« Risposta #6 il: 24 Febbraio, 2008, 01:37:03 am »
Citazione da: "ChinaHxC"
ti ricordi anche la fonte dubbio?

Le fonti sono numerose, in agosto e settembre del 2007 molti organi di stampa e centinaia di siti internet parlarono di questo argomento allorquando un Tribunale dell'India diede torto alla multinazionale farmaceutica Novartis che aveva cercato di far dichiarare contraria al diritto internazionale la normativa indiana sui brevetti farmaceutici, il che avrebbe potuto provocare l'impossibilità di produrre a basso costo numerosi medicinali di prima necessità per i paesi in via di sviluppo.

In quella circostanza furono pubblicati molti resoconti sul diritto brevettuale indiano.

Una delle organizzazioni umanitarie che si impegnò di più a favore della legislazione indiana in materia e contro la Novartis fu Medici Senza Frontiere, che lanci? una raccolta di firme internazionale per sensibilizzare l'opinione pubblica sul processo giudiziario che la multinazionale aveva avviato in India, e che si concluse poi con la sua sconfitta.

Posto il link a un editoriale del sito di Medici Senza Frontiere della fine del 2006 (quindi prima che la sentenza fosse emessa), che contiene alcune utili informazioni sulla vicenda  e sul problema in genere (tra l'altro con un accenno preoccupato all'evoluzione del diritto brevettuale in Cina)

http://http://www.medicisenzafrontiere.it/msfinforma/editoriale.aspòid=1563
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Dubbio »