era interessante, veniva indicata come una probabile via per il futuro per l'accesso sanitario dei paesi poveri... qualcuno sa di cosa parlo?
Si, a me risulta tuttavia che si tratti dell'India, non della Sud Corea.
In India fino a tre anni fa era addirittura impossibile brevettare un farmaco perché la legge non lo consentiva.
Poi il WTO (l'Organizzazione Mondiale per il Commercio) al quale l'India aderisce, le ha imposto l'adozione di una legislazione brevettuale anche sui farmaci.
L'India allora ha approvato una legge apposita, la quale tuttavia molto opportunamente consente che siano sufficienti anche modeste modifiche delle formule brevettate, per rendere lecita la produzione di farmaci basate su di esse.
Il risultato è che la maggior parte dei farmaci a basso costo decisivi per la salute nel terzo mondo sono prodotti da industrie indiane.
Personalmente non considero affatto che la legislazione brevettuale sia un incentivo alla produzione e all'innovazione.
Almeno non nel senso di cui il mondo ha bisogno.
Come dimostra l'uso che viene fatto dei brevetti in danno delle nazioni in via di sviluppo, la loro prima ragion d'essere non è l'interesse della ricerca, ma quello economico di chi li detiene.
Per non parlare delle centinaia di brevetti americani in materia di yoga e medicina tradizionale orientale, con cui ci si è semplicemente appropriati a scopo di guadagno privato, di prodotti la cui stessa esistenza è la prova che i brevetti non sono affatto il motore dell'innovazione.