In verità è una critica ragionevole.
In effetti per il pragmatismo che caratterizza la comunità cinesi in Italia, ci? che fa AssoCina ha poco di concreto, la stessa cultura in generale ha poco di concreto.
Così capita di pensare ad associna come un covo di studiosi, che magari non hanno niente da fare dalla mattina alla sera, e che si cimentano in questo perditempo. So per certo che associna, se non esistesse, dovremo inventarlo, so di per certo che se associna cessasse un giorno di esistere, mancherebbe a molti.
Ma non è questo il punto. Il punto è che non percepiamo la concretezza di tale progetto soprattutto perchè siamo abituati a misurare le cose sotto un aspetto materiale utilitaristico, niente di male, ma che sono elementi che non caratterizzano associna. Cosa pu? fare allora una "cosa" come questo dove non è valutabile il profitto? Serve a qualcosa?
Io credo di si, credo che la cultura ci elevi dal nostro passivo materialismo oppressivo (il vivere solo di interesse a volte è stressante) che spesso si trasforma in depressione.
Io credo che associna pu? rappresentare una parte nobile di noi, non misurabile col metro del denaro, ma percepibile con le sensazioni che ci emana.
Siamo diventati un punto di riferimento, siamo seguiti da tante persone (picchi di 450 persone al giorno), siamo contattati da importanti media, alla ricerca di un nostro parere.
Lo so che non è tanto, ma il nostro è un progetto avveniristico, forse arrivato troppo presto per la comunità cinese, originata da immigrazioni più recenti rispetto ad altri paesi (es. Francia). Ci? è dimostrato anche da quando siamo andati a Mantova, dove molti si sono stupiti di trovare dei ragazzi cinesi che lavorano per il "sociale".
"Sociale", quale parola più indefinito e più astratto? Eppure crediamo che sia veramente concreto, concreto come il valore della comunicazione, della nostra voce che pian piano acquista sempre più autorevolezza e importanza, è questo che mancava alla comunità cinese, e noi siamo il progetto più originale a riguardo.
Il meeting per me, non è certo un congresso su una tavola rotonda dove prendere importanti decisioni per il futuro di associna, il meeting, come ho già detto, deve essere un'esperienza, che ogni persona possa portare nel proprio cuore, per evadere dalla comune ottica dell'utilitarismo. Un giorno per ritornare bambini, e per apprezzare quello spirito che anima AssoCina. Eravamo ovviamente anche troppi per riuscire a prendere decisive decisioni; chi per timidezza, chi per il poco tempo avuto a disposizione, non sono riuscito così ad esprimersi. Era più per rendere partecipe gli associni degli ultimi sviluppi del progetto, delle persone che ci stanno dietro con tanta volontà, della recente crescita del progetto.
Molti non si conoscevano neanche, e non avrebbe avuto senso creare un incontro totalmente semiserio, nel prendere decisioni non sentite.
Non so che ne sarà di noi nel futuro, cosa potremo essere o non essere, ma credo che sia importante crederci, e continuare sulla nostra strada, fra lo scetticismo di molti e la volontà e entusiasmo, si spera, di altrettanti!