le manifestazioni, DA SOLE, sono in effetti un metodo come tu dici "sfruttato" (ma chi non controlla le TV deve pur trovare modi per esere "visibile" coi suoi argomenti, no?....), ma hanno un effetto emotivo-coinvolgente forte, "parlano" ai quartieri che attraversano (e poco impota se parte degli automobilisti si infuriano....), segnano con simboli ed iconografie la città, il Paese.
Certo ad esse si deve affiancare un impegno democratico (e antirazzista)radicato nel territoro, nei mercati, nei centri anziani, nei clubs sportivi, nelle scuole, nelle Università, nelle chiacchiere dei bar, ...nei Forum come questo. E questo spesso (a parte la CGIL, Amnesty International, l'Arci, Emergency, LegaAmbiente, alcuni movimenti cattolici) é largamente carente negli ultimi anni.
ma non é NON partecipando ad una manifestazione che si inventano meglio nuove forme di azione democratica e partecipativa....
"La libertà non é star sopra un albero,
non é neanche il volo di un moscone,
la libertà non é uno spazio libero:
libertà é partecipazione!"
(Giorgio Gaber)
" C'è solo la strada su cui puoi contare,
la strada è l'unica salvezza;
c'è solo la voglia, il bisogno di uscire
di esporsi nella strada e nella piazza.
Perché il giudizio universale
non passa per le case,
le case dove noi ci nascondiamo,
bisogna ritornare nella strada,
nella strada per conoscere chi siamo.
C'è solo la strada su cui puoi contare
la strada è l'unica salvezza;
c'è solo la voglia, il bisogno di uscire
di esporsi nella strada, nella piazza.
Perché il giudizio universale
non passa per le case,
e gli angeli non danno appuntamenti
e anche nelle case più spaziose
non c'è spazio per verifiche e confronti.
(...)
C'è solo la strada su cui puoi contare
la strada è l'unica salvezza;
c'è solo la voglia, il bisogno di uscire
di esporsi nella strada, nella piazza.
Perché il giudizio universale
non passa per le case,
in casa non si sentono le trombe,
in casa ti allontani dalla vita,
dalla lotta, dal dolore e dalle bombe."
(Giorgio Gaber)
"Anche se il nostro maggio
ha fatto a meno del vostro coraggio
se la paura di guardare
vi ha fatto chinare il mento
se il fuoco ha risparmiato
le vostre Millecento
anche se voi vi credete assolti
siete lo stesso coinvolti.
E se vi siete detti
non sta succedendo niente,
le fabbriche riapriranno,
arresteranno qualche studente
convinti che fosse un gioco
a cui avremmo giocato poco
provate pure a credevi assolti
siete lo stesso coinvolti.
Anche se avete chiuso
le vostre porte sul nostro muso
la notte che le pantere
ci mordevano il sedere
lasciamoci in buonafede
massacrare sui marciapiedi
anche se ora ve ne fregate,
voi quella notte voi c'eravate.
E se nei vostri quartieri
tutto è rimasto come ieri,
senza le barricate
senza feriti, senza granate,
se avete preso per buone
le "verità" della televisione
anche se allora vi siete assolti
siete lo stesso coinvolti.
E se credete ora
che tutto sia come prima
perché avete votato ancora
la sicurezza, la disciplina,
convinti di allontanare
la paura di cambiare
verremo ancora alle vostre porte
e grideremo ancora più forte
per quanto voi vi crediate assolti
siete per sempre coinvolti,
per quanto voi vi crediate assolti
siete per sempre coinvolti."
(Fabrizio De André)