babo, so poco sulle origini cinesi dell'arte che in iappone viene detta "bonsai"; mi aiuti a capirle meglio?
Su Wikipedia italiana (
http://it.wikipedia.org/wiki/Bonsai#La_ ... del_bonsai) nonostante ci sia pomposamente un paragrafo intitolatom "la storia del bonsai", poi si dice pochissimo sulle origini cinesi (pur citate) di quest'arte.
Meno generiche sono le informazioni di:
http://www.nipponico.com/dizionario/b/b ... chiari.phpdove però trovo molte contraddizioni ed afermazioni discutibili sul piano del "senso" del bonsai nell'antichità e delkle differenze che la miniaturizzazione di piante aveva nella Cina antica e nella Roma di Plinio il Vecchio.
In questa descrizioone, però, mi ha colpito in particolare il passo seguente: "Per la cultura tradizionale dei cinesi, un esemplare degno di tal nome è quello che racconta all'osservatore una storia che mostra i segni del tempo: è la storia della vita dell'albero che simboleggia pensieri ed emozioni dell'uomo. Nell'immaginario del cinese è visto come il vecchio eremita, l'uomo immortale descritto in tante leggende, che si è isolato dal mondo, la cui purezza è dichiarata dall'aspetto."
E' una spiegazione interessante ma non so se coretta; tu mi puoi aiutare a capire meglio?
Mi colpisce anche, nel passo seguente:"Anche la trasmigrazione del bonsai dall'Impero Celeste a quello nipponico non pu? contare su eventi accertati con precisione storica: è pensabile che lo abbiano fatto i monaci buddhisti, ma anche questa è una ipotesi.
Sappiamo che è circoscritto all'élite che lo cominci? a praticare come una delle tante "vie" allo zen, come lo erano il cerimoniale del tè in cui lo stesso bonsai rivestiva un ruolo nella scenografia del rituale, l'ikebana, il tiro dell'arco, il kendo e così via." il riferimento al rapporto bonsai-cerimonia del té, non nello zen giapponese ma nella cultura cinese ed anche sui questo mi piacerebbe capirne di più perché sai quanto per me é interessante la questione "té".
Infine, dato che da molto tempo mi occupo (anche come autore di saggi e libri) del tema dei "giardini-paradiso" di matrice persiana (e traslati definitivamente dai Musulmani in Europa, nell'architettura ma anche nella poesia, nell'iconografia, ecc., dopo che vi erano già fugacemente apparsi nella fase tardorepibblicana e imperiale romana a seguito degli influsssi irano-mediorientali), mi piacerebbe approfondire gli spunti che quel testo dà del rapporto bonsai-giardini orientali, anche per capire quanto eventualmente esso possa aver influito sulla presenza (documentata con lo scritto di Plinio il Vecchio) di miniaturizzazioni botaniche a Roma.
Mi aiuti e aiuti gli Associni a capirne di più, magari aprendo uno specifico topicò Grazie.