é difficile forse far capire a chi non lo vuole che c'é un rapoto diretto fra il potere e la violenza.
Essere omosessuale o eterosessuale é una libera scelta, un diritto ch eio (non so Guido e affini) difendo e che trova riscontro nelle norme UE, dela Costituzione, nelle leggi italiane (anche se inadeguatamente e non completamente).
Chi, erede dei nazisti che dasavano gli onosessuali assieme agli Ebrei ed ai Rom (dato che erano criminali coerenti e meno ipocriti di certi epigoni attuali), oggi aggredisce, discrimina, insulta gli omosessuali é un fascista che non merita alcun rispetto.
Ma omosessualità ed eterosesualità devono essere scelte libere e non basate sulla violenza e la mercificazione: chi compra la sessualità altrui (etero- o omo-) insozza il concetto di sessualità; chi lo fa con il ricatto, usando il suo potere (é il caso dei signori del ricco Nord-Est citati nell'articolo) é unj violentatore mascherato, sia omo- o etero- poco conta, e per me le vitime dei violentatori hanno il diritto di reagire. Se ammazzano commettono un reato, perché la reazione non deve giungere a togliere la vita al criminale, mai (né da parte dello Stato né del singolo, se non contro un'arma), ma si tratta pur sempre di na reazione (e infatti le leggi prevedono sostanziali attenuanti.
Se poi le persone che col ricatto o altra forma di esercizio del potere (economico, di complicità istituzionale, ec.) impongono rappoti sessuali a gente resa debole dall'età (bambini), dalla soggezione (alunni, reclute, sacrestani, dipendenti), da altre cause (immigrazione anche irregolare, miseria, ecc.) allora li considero al pari degli schiavisti: feccia umana.
Se infine, quelle stesse persone sono poi anche quelli che alternano simili imprese agli slogans "fuori i clandestini", ecc., li considero peggio degli schiavisti e per loro resto contro la pena di morte, ma sono per soluzioni stile "campo di rieducazione" cinese.
Sono stato chiaro?