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Autore Topic: lavorare in cina  (Letto 17463 volte)

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yang

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« Risposta #45 il: 11 Ottobre, 2007, 18:49:09 pm »
Nabat,vorrei venire anche io in Cina!!! Ti invidio!
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da yang »

kenny

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« Risposta #46 il: 12 Ottobre, 2007, 21:32:17 pm »
wow e' la prima volta che mi leggo tutti questi post cosi lunghi. e' un'argomento molto interessante quello delle musica underground in cina, poiche' anchio sono uno dei pochi rockettari cinesi in italia he he
all'inizio pensavo che eri uno di quelli a cui piaceva raccontare storie "ingrossandole"..ma mi sbagliavo,  invidio molto il tuo coraggio..io nn riuscirei mai a partire cosi'..senza avere una meta..senza niente..ricominciare una vita nuova in un'altro paese seguendo le proprie passioni ...:)
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da kenny »
\"Se questi cinesini vogliono polverizzare Taiwan entro l\'anno, farebbero\' meglio a darsi una mossa e tirare fuori i soldi\" - J.Nicholson \"The Departed\"

IOXSEMPRE

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Re: lavorare in cina
« Risposta #47 il: 10 Aprile, 2008, 23:58:12 pm »
Citazione da: "nabat"
ciao,

sono un nuovo membro del forum. Sono un ragazzo italiano di (quasi) 32 anni. Ho vissuto in Cina per 2 anni, e sono appena tornato in Italia. Vorrei tornare in Cina nuovamente, (preferibilmente a Pechino), ma sto cercando un'opportunita' di lavoro. Lavorare in Cina, per noi italiani, e' spesso difficile, a causa dell'estrema competitivita' e -spesso- anche per la disonesta' di molti datori di lavoro: personalmente sono stato "truffato" da molte ditte per cui ho lavorato praticamente gratis, e ho conosciuto centinaia di stranieri che hanno avuto la stessa esperienza. Premetto che non ho nessun diploma universitario (ho lavorato con un diploma falso), ma soltanto un diploma di scuole superiori. Ho provato con l'insegnamento della lingua italiana, ma le scuole di lingua sono molto esigenti (richiedono una conoscenza molto buona della lingua cinese, che io parlo da cani) e comunque le opportunita' nell'insegnamento della lingua italiana sono scarse (almeno a Pechino, dove ho abitato io). Inoltre, gli stipendi sono molto bassi (mio fratello lavora all'universita' di Qinghuandao nella provincia di Hebei per 400 Euro al mese, lavoro full time). Io ho lavorato per 3 mesi come insegnate di italiano per una ditta italiana a Pechino (la Danieli Costruzioni Meccaniche), e lo stipendio non era poi tanto male (anche se a fatica arrivavo alla fine del mese), ma conunque, risparmiando molto, riuscivo a tirare avanti. Ho lavorato saltuariamente come insegnante di inglese presso qualche asilo, ma si trattava di lavori part time e occasionali (giusto 3 o 4 ore alla settimana), per soli 20 Euro alla settimana. In genere le scuole di inglese nelle grandi citta' richiedono solo insegnanti nativi. Nei piccoli centri e' possibile che le scuole assumino anche non nativi, (io parlo benissimo l'inglese) ma e' abbastanza rischioso, dato che ci sono poche garanzie che alla fine del mese questi insegnanti vengano pagati (e questa e' una prassi abbastanza comune). Avevo inoltre messo su un'etichetta musicale insieme ad un amico cinese, ma questi mi ha truffato rubandomi circa 15.000 euro e fuggendo in Canada, situazione che aveva ulteriormente aggravato le mie difficili condizioni economiche. Circa 1 anno e mezzo fa avevo anche aperto un bar (www.togetherbar.com) insieme ad altri amici cinesi, ma l'area in cui sorge (vicino Guomao, a Pechino) verra' demolita a breve per costruire dei nuovi centri commerciali/direzionali, ed e' praticamente impossibile trovare un'altra sistemazione per il bar, a causa degli affitti che sono aumentati anche del 500% nel giro di 1 anno, e con i guadagni che facevamo, non possiamo certo permetterci tali affitti (a Pechino l'affitto di un locale costa quasi come in Italia). Opportunita' di lavoro, non soltanto come insegnante, ce ne sarebbero, ma sembra soltanto per native english speakers o professionisti estremamente specializzati. Ho provato anche come cuoco e cameriere, ma di solito i ristroranti assumono personale cinese per convenienza economica: i camerieri cinesi guadagnano dagli 80 ai 120 Euro al mese per lavori full time, (anche 7 giorni alla settimana, 8-10 ore al giorno) quindi l'assunzione di un cameriere straniero risulterebbe svantaggiosa. La vita in Cina (nelle grandi citta') sta diventando estremamente cara, a Pechino come Shanghai un appartamento costa dai 100 ai 300 Euro al mese di affitto, (in sistemazioni tutto sommato modeste) ma nella campagna si puo' trovare qualcosa anche sui 30-50 Euro al mese. Ovviamente gli stipendi nei piccoli centri sono anche inferiori (si parla di 300-500 euro al mese per lavori full time), ma sono comunque rapportati al costo della vita che e' molto piu' economico, anche se le condizioni di vita non sono certo delle migliori (inquinamento, condizioni igieniche disastrate, corruzione, ecc.), ma di questo non mi preoccupo molto, dato che ho un tenore di vita molto modesto e sono naturalmente portato a vivere in ambienti difficili e spesso 'estremi".
Adesso mi trovo in una situazione abbastanza incerta: vorrei tornare in Cina, Paese che amo molto, anche perche' ho una relazione sentimentale con una persona che non vorrei interrompere, ma anzi svilupparla anora di piu'. E' da anni che sto cercando di stabilire il mio futuro laggiu', e questa non e' la prima volta che vado in Cina. certo, la Cina non e' piu' il paradiso di opportunita' come poteva essere fino a pochi anni fa: l'estrema competitivita', le enormi pressioni sociali, la limitata democrazia e liberta' personale, condizioni igieniche spesso insufficienti, costo della vita che sta aumentando sempre di piu' a scapito degli stipendi spesso scarsi, un'enorme popolazione, il gigantesco divario tra poveri e ricchi.... la vita in Cina non e' facile e tantomeno comoda, ma io amo questo paese alla follia, e quando abitavo laggiu' neanche mi ricordavo dell'Italia. Ho conosciuto persone fantastiche, e tutto sommato ho avuto momenti tra i piu' belli della mia vita. La vita non e' semplice, in Cina pochi parlano inglese, e non posso certo dire che lo parlino bene: se confrontato con altri paesi asiatici, la lingua Inglese in Cina ha una diffusione molto scarsa e limitata quasi unicamente nelle grandi citta' (nelle piccole citta' quasi nessuno parla inglese). la lingua italiana non e' certo popolare in Cina, eccetto forse a Shanghai, dove comunque e' difficilissimo trovare lavoro se non si hanno i requisiti necessari (leggi: specializzazini universitarie).
Sono tornato in Italia da pochi giorni, ma sento gia' la mancanza della Cina, e soprattutto di questa persona amata, a cui avevo promesso di tornare quanto prima. Sto consultando decine di siti online per ricerca di lavoro, ma, ripeto, sembra che per italiani di opportunita' ce ne sono veramente poche se non in possesso di professioni altamente specializzate (non mi ritengo uno "specializzato").
Sto quindi cercando qualche informazione o consiglio utile, dato che vorrei continuare la mia "avventura" cinese. Sono orfano e non ho nessuna famiglia qui in Italia, ma laggiu' in Cina, nonostante le mille difficolta', (la Cina e' comunque un paese difficile) mi sentivo a mio agio.
Vorrei trovare un lavoro sicuro, anche modesto che mi permetta di vivere laggiu', e soprattutto in regola con le leggi cinesi: molti datori di lavoro cinesi offrono contratti e visti di lavoro "falsi" che hanno causato tantissimi problemi (leggi: arresto e reimpatrio) a molti stranieri. Spesso, a causa di questi contratti falsi, molti di noi stranieri siamo stati "fregati" dato che non ricevevamo nessuno stipendio, o lo stipendio era di molto inferiore a quello concordato (spesso gli stranieri vengono assunti senza nessun contratto o con accordi puramente orali per cui e' praticamente impossibile effettuare alcuna azione legale).
Non mollo, sto continuando la mia ricerca, ma sinceramente a volte mi sento un po' scoraggiato.  

Per eventuali messaggi, consigli, aiuti, vi prego di scrivermi privatamente (anche alla mia email: ftattini@yahoo.it).

Ringrazio per l'atenzione,

Filippo

scusami nabat, hai 32 anni, un esperienza nel mondo della musica, hai avuto un bar....ma perchè nn chiedi un prestito d'onore e ti metti un bar in italia?...o magari lavori un pò in inghilterra e poi ti apri un bar lì????...altrimenti avresti dovuto aprire un bar dentro qualche centro commerciale lì in cina....ti auguro buona fortuna..PS:ma impara l'inglese che è facile...!!!!
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da IOXSEMPRE »
LIBERTà DEMOCRAZIA E DIRITTI UMANI

FrankIII

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Re: lavorare in cina
« Risposta #48 il: 15 Aprile, 2008, 03:12:42 am »
Citazione da: "IOXSEMPRE"
scusami nabat, hai 32 anni, un esperienza nel mondo della musica, hai avuto un bar....ma perchè nn chiedi un prestito d'onore e ti metti un bar in italia?...o magari lavori un pò in inghilterra e poi ti apri un bar lì????...altrimenti avresti dovuto aprire un bar dentro qualche centro commerciale lì in cina....ti auguro buona fortuna..PS:ma impara l'inglese che è facile...!!!!


ecco la dimostrazione che certa gente non capisce mai quando deve aprire bocca e continua a sparare, scusate l'eufemismo, stronzate.

se tu avessi letto per bene i post di nabat, che trovo eccezionali, non faresti certe affermazioni.
ha detto finora che per lui la cina non rappresenta un luogo di profitto ma un'avventura, una filosofia, un mondo nuovo ancora tutto da scoprire...
inoltre anche il fatto che gli consigli di "impararsi l'inglese", dimostra la tua superficiale lettura di quello che ha scritto o peggio ancora mostri di non saper capire quello che leggi. se l'hanno preso come insegnante ci sarà un motivo...

l'unica cosa giusta che hai detto è forse quello di augurargli buona fortuna. per il resto caliamo un velo pietoso.

nabat, ti chiedo scusa a nome di certe persone che a mio avviso dovrebbero pensare 10 volte prima di parlare.

detto ci?, volevo chiederti com'è la situazione e l'atmosfera di pechino ora, visto che mancano 3 mesi e mezzo ai giochi. sai io sono uno di quei fortunati che è stato selezionato per fare il volontario e quindi mi farebbe piacerebbe se tu mi dessi qualche curiosità su Beijing.
mi dispiace che tu vada via a luglio, mi sarebbe piaciuto incontrare qualcuno che ha vissuto la cina e l'asia come te!
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da FrankIII »
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onenemon

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« Risposta #49 il: 15 Aprile, 2008, 05:54:56 am »
FrankiIII
credo che le tue espressioni sia troppo duro, anche se nella seconda parte concordo con te.

l'esperienza riportata è piu veritiera che mai, in Cina ci sono grande opportunità ma la competizione è estrema !!!

quindi amici miei, armiamoci delle migliori "armi" possibili per la conquista delle occasioni.

in bocca al lupo a tutti noi che vogliono intraprendere qst via.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da onenemon »
Impari dal passato (esperienze), progetti per il futuro (speranze), vivi il presente (gioie della vita)

OneTrickPony

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« Risposta #50 il: 15 Luglio, 2008, 20:38:36 pm »
wow !

mi sono appena iscritto a questo forum e sto leggendo alcuni posts.

questo di Nabat ci ho messo quasi 1 ora ma e' interessantissimo !
dovrebbe seriamente scrivere qualcosa o almeno gestire un blog.

molto interessante questa lettura, anche perche' per 1 anno ho abitato a GuoMao non molto distante dal bar Together, purtroppo ci sono andato una volta sola in quanto il raggae e i rasta e i fumatori di ganja proprio non li reggo ma come lui giustamente ha scritto e' un hutong con molto charme , peccato lo radano o l'abbiamo gia' raso al suolo come mille altri.

come giustamente scrive, lavori per italiani a pechino non ce ne sono molti, e se anche sei madre lingua inglese si parla al 90% di scuole di inglese sgangherate e sfigate con contratti al limite del ridicolo, sempre che paghino poi tra l'altro il che non e' sempre garantito anzi...

concordo in pieno che pechino e' cambiata, sia in meglio sia in peggio, de gustibus...

gli affitti nooo carisssimi, sempre peggio, ormai costa quasi come vivere in europa, non parliamo dei prezzi di JinKeLong o Walmart o Carrefour che sono raddoppiati se non triplicati in 2 anni.

comunque con la storia delle restrizioni sui visa se la stanno mettendo in culo da soli, e se lo meritano, c'e' una flessione del 25% negli hotel rispetto alla norma, l'esatto opposto di quello che immaginavano, avevo gia' letto di ostelli fetidi che addirittura promuovevano gia' le tariffe "olympic price" con letti in camerata a 50 euri notte (prezzo normale : 4 euri..).

io stesso mi sono rotto i coglioni e ho levato le tende, tornero' a pechino a ottobre quando rimettono i visa a' l'ancienne e senno' cazzi loro, rimarro' in indochina o torno in italia, tanto ormai anche qui in vietnam e dintorni i prezzi stanno esplodendo.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da OneTrickPony »