lavorare in Italia con i genitori cinesi - Attualità - Associna Forum

Autore Topic: lavorare in Italia con i genitori cinesi  (Letto 3792 volte)

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Tinavale

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lavorare in Italia con i genitori cinesi
« il: 18 Luglio, 2008, 11:36:23 am »
Ciao, ho bisogno di confrontarmi un po' per il mio argomento di tesi, che dite? Studio antropologia e ho scelto di approfondire il tema dei ragazzi di origine cinese e il lavoro, perchè a Firenze notavo questa tendenza dei ragazzi di continuare a lavorare con i genitori immigarti dalla Cina ed ero interessata a capire un po' meglio le ragioni. Ho fatto un po' di ricerca, ho dialogato con ragazzi che abitano appunto a Firenze e che hanno tra i 20 e i 25 anni ed effettivamente molti di loro, anche se sono nati in Italia e hanno un titolo di studio superiore spendibile in varie professioni, decidono di svolgere lo stesso lavoro dei genitori, principalmente nell'ambito commerciale, magari diventando titolari della ditta o aprendo poi una nuova attività ma sempre con l'aiuto dei genitori. E' davvero una tendenza? La famiglia offre qualcosa di diverso o di più rispetto la società italiana? Io mi sono concentrata su Firenze ma magari la situazione in altre città è differente.
Grazie mille
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Tinavale »

mei

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« Risposta #1 il: 12 Agosto, 2008, 23:27:00 pm »
la famiglia offro molto megliio dell società... io ero di firenze e ora con l'aiuto dei genitori ho un attività a reggio emilia. e oggi sono libera di fare cio ke penso riesco a sviluppare la mia forza lavoro in piena liberta.. a noi cinesi non piace essere "sotto"ad altri essere comandati...... è soppratutto lo sttao ke non da sicurezza... e poi x uno straniero avere un lavoro buono è piu difficile.....cmq anke se sono da 19 anni in italia.. mi fido poko dello stato e della società ke c'è... soppratutto nell'istruzione statale... x questo ho preferito tenere la mia citadinanza cinese... chissà un giorno  vado in cina a svilupparmi nell'imprenditoria ke in italia sta crollando......
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da mei »
mei

xxnihaoxx

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« Risposta #2 il: 13 Agosto, 2008, 10:05:29 am »
Citazione da: "mei"
la famiglia offro molto megliio dell società... io ero di firenze e ora con l'aiuto dei genitori ho un attività a reggio emilia. e oggi sono libera di fare cio ke penso riesco a sviluppare la mia forza lavoro in piena liberta.. a noi cinesi non piace essere "sotto"ad altri essere comandati...... è soppratutto lo sttao ke non da sicurezza... e poi x uno straniero avere un lavoro buono è piu difficile.....cmq anke se sono da 19 anni in italia.. mi fido poko dello stato e della società ke c'è... soppratutto nell'istruzione statale... x questo ho preferito tenere la mia citadinanza cinese... chissà un giorno  vado in cina a svilupparmi nell'imprenditoria ke in italia sta crollando......


Brava mei ottima scelta quello di tenere la cittadinanza cinese...

cmq si e molto meglio restare vicini al genitori solo loro che ti possono dare appogio ecconomico se hai intenzione di mettere su un attivita non lo stato e ne la soceta italiana.
« Ultima modifica: 13 Agosto, 2008, 13:44:16 pm da xxnihaoxx »
tutto cio che e bello poco e durato !!!!una vita perfeta non e mai stato creato.pazienza acontentati di quello che hai!!!!!!!

yang

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« Risposta #3 il: 13 Agosto, 2008, 12:44:08 pm »
Gli italiani fanno discriminazione razziale contro i cinesi,li offendono e li trattano come degli animali sporchi e schifosi, perche' se uno puo' sceglire di stare con i genitori dovrebbe andare a lavorare sottopagato per una ditta italiana che ti fa contratti a termine e ti licenzia appena scade il contratto,  con relativo probblema legato al permesso di soggiorno,niente lavoro niente permesso, in aggiunta agli sfottimenti a cui un cinese deve essere sottoposto in un ambito lavorativo italiano?Conosco uno straniero che lavorava per degli italiani,allo scadere del contratto e' stato ricattato dalla ditta italiana,e costretto a pagare 5 mila euro per essere riassunto in regola per poter rinnovare il permesso di soggiorno,altrimenti pur essendo nato in Italia serebbe stato rimpatriato,i 5 mila euro li ha pagati lavorando per la stessa ditta il sabato e la domenica gratis per 2 anni! Io preferirei lavorare con i mie genitori in modo piu' tranquillo  sicuro e sereno,sopratutto perche' la polizia italiana non ti tutela,anzi in questura sei trattato in modo incivile al limite dei diritti umani,per farti capire che non sei il benvenuto in Italia,meglio che te ne ritorni al tuo paese!Non parliamo poi dell'agressione metiatica che c'e' contro i cinesi che vengono bombardati tutti i giorni dai media e attaccati con notizie negative di tutti i generi portando la mentalita' degli italiani a disprezzare il popolo cinese!
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da yang »

Tinavale

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« Risposta #4 il: 16 Agosto, 2008, 20:16:31 pm »
Eppure non deve essere nemmeno così facile lavorare con i genitori, è vero che possono garantire un aiuto finanziario, ma poi fino a che punto si è liberi di scegliere il lavoro che piace e fino a che punto questo viene imposto da loro? E poi è così facile aprire una attività commerciale e fare l'imprenditore? Ci sono un sacco di rischi e di responsabilità, anche se si guadagna bene. Ma il guadagno quanta importanza ha? Non so, ho incontrato ragazzi che hanno fatto la scelta di non seguire la strada dei genitori cinesi, ma mi hanno detto che spesso sono considerati l'eccezione e che non sempre le loro scelte sono comprese. Come mai le strade dei coetanei italiani sono così diverse? Eppure spesso si cresce insieme e si hanno le stesse capacità. Grazie per le risposte, mi fanno aprire un po' di più gli occhi.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Tinavale »

dorian

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« Risposta #5 il: 16 Agosto, 2008, 21:23:22 pm »
ciao valentina,
sei proprio sicura che i coetanei italiani hanno altre logiche ...
(come tu sottoindendi) di maggiore libertà ?
Non esistono le raccomandazioni...il nepostismo..le varie consorterie...
il familismo...mafie accademiche...mafie aziendali...l'appartenenza a... etc etc etc etc...
i coetanei italiani seppure nel precariato talora hanno maggiori possibilità..
di ogni sorta ?!?!?!?!?????????????????????
salutoni
dorian
 :-D  :-D
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da dorian »

caocao

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« Risposta #6 il: 17 Agosto, 2008, 01:32:42 am »
La famiglia è la tua sicurezza,la famiglia è la tua banca, la famiglia è la culla e la tua ricchezza. :D  :D  :D
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da caocao »
Sotto un unico cielo

dorian

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« Risposta #7 il: 17 Agosto, 2008, 02:19:44 am »
non sempre.....
 8O  8O  8O
spesso non puoi seglierti la famiglia...
quasi sempre non puoi scegliertela...
 :-D  :-D  :P  :P

p.s.
talvolta invece bisogna rifuggere dalle logiche familistiche !!!!!!!!!!!
 :twisted:  :evil:  :twisted:  :evil:  :twisted:  :evil:  :twisted:  :evil:  :twisted:  :evil:
non è questione di east or west !
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da dorian »

Tinavale

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« Risposta #8 il: 17 Agosto, 2008, 20:30:09 pm »
Vero, anche i ragazzi italiani hanno molti legami con la famiglia, di vario genere, e anche più di molti coetanei europei e non. Non volevo sottendere che i ragazzi italiani si comportano in maniera più libera, non lo penso, neanche io sono libera dalle mie logiche familiari. Volevo solo capire se abbiamo possibilità diverse, sia in negativo che in positivo. Per esempio, quanti genitori italiani possono garantire ai figli l'apertura di una attività autonoma? Per i genitori cinesi mi sembra un po' più frequente, perchè? E' solo il frutto di sacrificio enorme o c'entrano qualcosa anche le tradizioni culturali? (In senso mooolto lato, perchè ognuno di noi interpreta le tradizioni come preferisce e le rispetta quando vuole). O c'entrano anche le condizioni di emigrante che si vuole riscattare? Penso siano tanti fattori. Quello che mi interessa è rispetto a tutto questo i figli che scelte fanno, di condivisione, di convenienza o di rottura. Non voglio generalizzare, sto parlando di chi vive questa situazione "imprenditoriale", non per forza tutti i ragazzi cinesi fanno il lavoro dei genitori. Ma lavorare con i genitori ed essere autonomo e non lavoratore dipendente è la scelta più difficile perchè si hanno grandi responsabilità, o è la scelta più facile perchè è già tutto pronto? Quanto incide anche avere dei limiti istituzionali, per esempio avere difficoltà ad ottenere la cittadinanza e non poter aspirare a tutti i lavori, vedi quelli pubblici? O avere sempre il terrore della scadenza del permesso di soggiorno? Tendo a fare un sacco di domande, ma è perchè ci sto rilfettendo sopra:wink: ! ... poi in realtà sto riflettendo anche su chi non prosegue l'attività dei genitori...
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Tinavale »

anatra82

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« Risposta #9 il: 17 Agosto, 2008, 21:52:22 pm »
io nn seguirò l'attività dei miei genitori, in quanto ho fatto l'univ e ora faccio un lavoro che tra virgolette è uguale a molti dei miei compagni di corso universitario. Ho fatto questa scelta perchè i miei si sono sacrificati tanto nel darmi un istruzione e una vita possibilmente migliore della loro, anche se ora come ora siamo molto felici, ed il minimo che posso fare è sacrificarmi per aiutarli a migliorare la nostra situazione contribuendo all'attività famigliare la sera al ristorante (questo da quando avevo 14 anni).
Ho fatto la scelta di nn continuare la strada dei miei genitori in quanto per me che seguo la filosofia di vita taoista, il guadagno nn è tutto nella vita anche se rappresenta una buona parte di essa, voglio godere un pò della mia vita. infatti molto spesso continuare l'attività di famiglia rappresenta anche continuare con lo stesso stile di vita dei nostri genitori, ovvero 7giorni su 7 di lavoro in quanto è impresa famigliare, molto spesso anche 365giorni all'anno. Con questo nn voglio dire che fanno una vita di schifo, anzi a me ora come ora piace molto lavorare con i miei perchè solo ora capisco tutti i loro sacrifici e solo ora capisco quanto si sono sacrificati per me, mi gratifica molto aiutarli tutti i giorni al ristorante anche se è molto stancante per me che faccio 2 o 3 lavori durante mattina e pom.
Certo l'obbiettivo di lunga durata resta sempre essere indipendeti da qualsiasi persona e condurre la mia attività da me senza nessun rompiscatole, per questo nn mi interessa un lavoro statale e neanche la cittadinanza anche se il rinnovo del permesso è sempre una rottura infinita, anche se sono in italia da 18 anni e ho trascorso la maggior parte della mia vita qui.

Citazione
yang     
MessaggioInviato: Wed Aug 13, 2008 12:44 pm    Oggetto:
Gli italiani fanno discriminazione razziale contro i cinesi,li offendono e li trattano come degli animali sporchi e schifosi, perche' se uno puo' sceglire di stare con i genitori dovrebbe andare a lavorare sottopagato per una ditta italiana che ti fa contratti a termine e ti licenzia appena scade il contratto, con relativo probblema legato al permesso di soggiorno,niente lavoro niente permesso, in aggiunta agli sfottimenti a cui un cinese deve essere sottoposto in un ambito lavorativo italiano?Conosco uno straniero che lavorava per degli italiani,allo scadere del contratto e' stato ricattato dalla ditta italiana,e costretto a pagare 5 mila euro per essere riassunto in regola per poter rinnovare il permesso di soggiorno,altrimenti pur essendo nato in Italia serebbe stato rimpatriato,i 5 mila euro li ha pagati lavorando per la stessa ditta il sabato e la domenica gratis per 2 anni! Io preferirei lavorare con i mie genitori in modo piu' tranquillo sicuro e sereno,sopratutto perche' la polizia italiana non ti tutela,anzi in questura sei trattato in modo incivile al limite dei diritti umani,per farti capire che non sei il benvenuto in Italia,meglio che te ne ritorni al tuo paese!Non parliamo poi dell'agressione metiatica che c'e' contro i cinesi che vengono bombardati tutti i giorni dai media e attaccati con notizie negative di tutti i generi portando la mentalita' degli italiani a disprezzare il popolo cinese!


nn diciamo che tutti sono cosi ma ci capita spesso di trovare intolleranza ed incomprensione tra gli italiani perchè nn cercano di capire le nostre tradizioni e chiamano chiusura il nostro attaccamento alla nostra origine. Molto spesso questo attaccamento è proprio causato da queste difficoltà che lo stato italiano ha posto su tutti gli immigrati.
Per quanto mi rigurada nn prenderò mai la cittadinanza italiana perchè dentro di me mi sento molto piu cinese, anche se parlo e scrivo molto mejo l'italiano che il cinese.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da anatra82 »

Alexia

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« Risposta #10 il: 21 Agosto, 2008, 13:55:26 pm »
dai genitori si trova i posti + sicuri per un figlio, ti possono fragare tutto il mondo, ma sappiamo benissimo che i genitori ci vogliono sempre bene!
vivendo in uno Stato straniero, in particolare, in Italia, la società italiana non ci ha datto nessun garanzia, non ci da la certezza di poter vivere tranquella in questa società, con questa forte insicurezza di vivere, è sempre meglio fidarsi ai propri genitori, seguere una strada già iniziata dai propri genitori, e sabbiamo che funziona, uno si sente + tranquillo, almeno una piccola certezza c'è.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Alexia »