Attacco terroristico nel Xingjang - page 2 - Attualità - Associna Forum

Autore Topic: Attacco terroristico nel Xingjang  (Letto 4052 volte)

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wen

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« Risposta #15 il: 25 Agosto, 2008, 15:27:06 pm »
Citazione da: "babo"
Citazione da: "Idra"
Non sono stato nello Xinjiang, ma sono stato a Xi'an, città che nel passato rappresentava l'ultima tappa orientale della via della seta, città nella quale si è insediata una importante comunità musulmana, con i suoi centri di culto e il classico velo delle donne. Per quel che ho potuto vedere, sembrava una bella realtà multietnica, che poi la convivenza fra culture diverse sia difficile, lo costato anche qui in Italia. Come a Xi'an, anche in altri luoghi è fondamentale la valorizzazione delle diversità culturali come ricchezza, non come ci? che ci divide. E su questo la Cina multietnica è chiamata, oggi più che mai, a lavorare.

Idra, quegli sono gli hui (o dungani) ovvero i discendenti dei primi musulmani arrivati in Cina secoli fa e la loro storia come il loro rapporto con l'impero sono completamente diversi da quelli degli uighur, di etnia e lingua turca. Le terre degli uighur sono annesse all'impero Qing nel 1765 perchè facevano parte del disciolto khanato dei mongoli zungari, massacrati dagli imperiali. Nel Xianjiang c'è una lunga striscia di sangue che parte dalla grande rivolta contro il dominio Qing del principe Jehangir (1826-27) e prosegue con ben 3 secessioni: la Kashgaria di Yakub Beg (1862-1878) e la Repubblica del Turkestan Orientale (1933-34 e 1944-46). Yakub Beg aveva anche ottenuto di essere riconosciuto come vassallo dell'Impero Ottomano, da sempre punto di riferimento politico per gli uighur, come oggi lo è la Turchia (gli altri due stati dove si raccoglie la diaspora sono Germania e Usa).
Neanche l'arrivo al potere dei comunisti è riuscito a tenere la situazione a lungo e negli ultimi 20 anni si è assistito a una ripresa di attacchi e attentati e violenze varie.
Xian non è il Xinjiang, la storia è importante per capire i guai in cui ci hanno lasciato le generazioni precedenti. La convivenza è possibile quando ci sono le giuste consizioni perchè ci? avvenga, altrimenti genera morte.

Tra 2 settimane sarò a Xian.


Forse ha seguito ben 4 seccesioni  :-D (ce stata una guerra tra I Mongoli Yuan contro gli Uiguri)
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da wen »
ô蒙古人除了马粪什么也没有留下ö

wen

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« Risposta #16 il: 25 Agosto, 2008, 15:27:34 pm »
Citazione da: "babo"
Citazione da: "Idra"
Non sono stato nello Xinjiang, ma sono stato a Xi'an, città che nel passato rappresentava l'ultima tappa orientale della via della seta, città nella quale si è insediata una importante comunità musulmana, con i suoi centri di culto e il classico velo delle donne. Per quel che ho potuto vedere, sembrava una bella realtà multietnica, che poi la convivenza fra culture diverse sia difficile, lo costato anche qui in Italia. Come a Xi'an, anche in altri luoghi è fondamentale la valorizzazione delle diversità culturali come ricchezza, non come ci? che ci divide. E su questo la Cina multietnica è chiamata, oggi più che mai, a lavorare.

Idra, quegli sono gli hui (o dungani) ovvero i discendenti dei primi musulmani arrivati in Cina secoli fa e la loro storia come il loro rapporto con l'impero sono completamente diversi da quelli degli uighur, di etnia e lingua turca. Le terre degli uighur sono annesse all'impero Qing nel 1765 perchè facevano parte del disciolto khanato dei mongoli zungari, massacrati dagli imperiali. Nel Xianjiang c'è una lunga striscia di sangue che parte dalla grande rivolta contro il dominio Qing del principe Jehangir (1826-27) e prosegue con ben 3 secessioni: la Kashgaria di Yakub Beg (1862-1878) e la Repubblica del Turkestan Orientale (1933-34 e 1944-46). Yakub Beg aveva anche ottenuto di essere riconosciuto come vassallo dell'Impero Ottomano, da sempre punto di riferimento politico per gli uighur, come oggi lo è la Turchia (gli altri due stati dove si raccoglie la diaspora sono Germania e Usa).
Neanche l'arrivo al potere dei comunisti è riuscito a tenere la situazione a lungo e negli ultimi 20 anni si è assistito a una ripresa di attacchi e attentati e violenze varie.
Xian non è il Xinjiang, la storia è importante per capire i guai in cui ci hanno lasciato le generazioni precedenti. La convivenza è possibile quando ci sono le giuste consizioni perchè ci? avvenga, altrimenti genera morte.

Tra 2 settimane sarò a Xian.


Forse ha seguito ben 4 seccesioni  :-D (ce stata una guerra tra I Mongoli Yuan contro gli Uiguri)
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da wen »
ô蒙古人除了马粪什么也没有留下ö