http://it.wikipedia.org/wiki/Guerra_di_Troiala guerra di Troia descritta da Omero viene attribuita al periodo fra il XII ed il XIV secolo a.C:
la battaglia delle Termopili avvenne invece esattamente nel 480 a.C. .
la ricostruzione della guerra di Troia nel film Troy é del tutto fantasiosa anche rispetto alle descrizioni dello stesso Omero: il numero di uomini e navi (moltiplicati con tecniche digitali), le forme dell'armamento e delle armature, le tecniche di combattimento e di navigazione non sono né quelle archeologicamente documentate per il periodo del XII-XIV secolo a.C., né quelle descritte effettivamente da Omero, né soprattutto quelle vagliate dalla critica di Tucidide (ad esempio egli dimostra che le navi non potevano essere il numero che descrive Omero) che colloca la caduta di Troia in quello che per noi é il XII secolo a.C..
le scoperte di Schliemann (effettuate con metodologie di scavo ripudiate da tutti gli archeologi del XX secolo) sembrarono mostrare che effettivamente vi fosse corrispondenza reale almeno con la parte essenziale delle storie omeriche, ma attualmente e da circa 30 anni gli archeologi (si vedano le conclusioni della Giornata di Studi di Parma del 2003:
http://www.provincia.parma.it/stampabil ... 5&ID=16974) hanno dimostrato che la serie di città sovrapposte di Troia mette in discussione le datazioni, le dimensioni, (
http://www.instablog.org/ultime/27609.html) il fatto stesso che la città distrutta col fuoco fose coeva della civiltà micenea ed alri elementi; l'unico che sostiene il contrario é il tedesco Blegen.
http://it.wikipedia.org/wiki/Troia_(Asia_Minore)
e soprattutto:
http://books.google.it/booksòid=uPp9FlH ... &ct=resulthttp://62.77.55.137/site/Scuola/Zoom/vi ... rluzzi.htmôFra i dati dell’archeologia e il racconto di Omero la differenza e notevole. Nel complesso egli sapeva dov’era fiorita la civilta micenea, ma i suoi eroi vivono in grandi palazzi, diversi da quelli micenei e da ogni altro tipo di palazzo. [à]
L’eta micenea e stata individuata nelle sue caratteristiche solo nella nostra epoca; il poeta credeva dunque di cantare il passato eroico del suo stesso mondo, del mondo greco: un passato che egli conosceva attraverso la trasmissione orale dei cantori che l’avevano preceduto. La materia grezza dei poemi era percio quella massa di formule e di episodi che, passando attraverso generazioni di cantori, avevano subito una serie di mutamenti, in parte per iniziative dei poeti dovute a ragioni artistiche o a piu prosaiche considerazioni politiche, in parte per indifferenza nei riguardi dell’esattezza storica. A queste si aggiungevano gli errori inevitabili di un’epoca priva di scrittura come quella che segui la fine della civilta micenea.
In conclusione: non si puo dubitare che nell’Iliade e nell’Odissea vi sia un nucleo ômiceneoö, ma si tratta di un piccolo nucleo, che per giunta e stato deformato sino ad essere quasi irriconoscibileö.
(da M. I. Finley, Il mondo di Odisseo, trad. di F. Codino, Bari, Laterza, 1978)
sulla mitizzazione cinematografica della guerra di Troia si veda:
Troy: From Homer's Iliad to Hollywood Epic , edito da Martin M. Winkler. Oxford: Blackwell Publishers, 2007
sulla fantasiosità del film Troy:
http://it.wikipedia.org/wiki/Troy_(film)
ed in particolare sulle differenze nei personaggi e negli eventi (per non dire di armi, navi, ecc.) rispetto all'Iliade:
Alla sua uscita nelle sale, il film è stato vessato da pesanti critiche per le innumerevoli (ed apparentemente immotivate) discrepanze con il mito omerico originale. In Troy, Paride rapisce Elena durante i trattati di pace tra Greci e Troiani: nell'Iliade Elena viene donata a Paride come premio da parte di Afrodite, la quale era stata scelta da Paride come la dea più bella. Inoltre Paride era sposato alla ninfa Enone e abbandona lei e suo figlio per Elena, ma nulla di ci? è presente nel film, mentre invece è credibile la fuga.
Secondo il mito l'intera guerra, dal momento in cui Elena viene rapita da Paride fino alla caduta di Troia, durò dieci anni e non solo un paio di settimane, come viene fatto intendere nel film. Il mito greco ha inizio con la lite tra Achille ed Agamennone, la quale ha luogo nel decimo anno di guerra. Alcuni personaggi mancano (ad esempio Cassandra); altri vengono uccisi in modo diverso rispetto a come descritto nel mito (ad esempio la morte di Aiace per mano di Ettore). Inoltre, la storia d'amore tra Achille e la sua schiava Briseide non esiste nella storia originale: nell'Iliade, infatti, Briseide e Criseide sono rapite quando gli Achei saccheggiano la città di Crisa, un'alleata di Troia. Briseide viene data ad Achille e Criseide ad Agamennone. Quando Agammenone è costretto a lasciare libera Criseide, pretende Briseide da Achille.
Nel film, il duello tra Paride e Menelao avviene in seguito ad un accordo tra le due parti, ma non avrà comunque effetto decisivo sulla guerra. Ettore è consapevole che i Greci non hanno fatto tutta quella strada solo per Elena, e Agamennone accetta il duello solo perché potrebbe risultare un'ottima occasione per un attacco a sopresa. Paride sta per perdere il duello quando Afrodite interviene e lo porta nella sua stanza. Nel film, invece, Paride viene salvato dall'intervento di suo fratello Ettore.
Nel film, Elena dice di non essere di Sparta ma di esserci stata portata da adolescente per andare in sposa a Menelao. Nella mitologia, Elena è nata e cresciuta a Sparta in quanto figlia di re Tindaro e sorella di Castore, Polluce e Clitemnestra. A causa della morte di Castore e Polluce e del matrimonio di Clitemnestra con Agamennone, re di Micene, dopo la morte di Tindaro sale al trono di Sparta il marito di Elena, Menelao, che però era originario di Micene.
Nel film, Menelao viene ucciso da Ettore per salvare Paride durante il duello; più tardi Elena fugge dall'assedio di Troia con Paride. Nella mitologia, invece, Menelao sopravvive e torna in Grecia con Elena, dove moriranno entrambi in età avanzata. Nel film, Agamennone è ucciso da Briseide, mentre nella mitologia Agamennone ritorna in patria dove verrà assassinato da sua moglie Clitemnestra e dal suo amante.
In Troy non c'è traccia né di Diomede, uno dei più forti eroi greci nell'Iliade, né di Aiace Oileo, spesso rappresentato nel poema in coppia con Aiace Telamonio. Anche la morte dell'eroe Achille viene rappresentata in modo differente: nel film, Paride uccide Achille durante l'incedio della città, mentre nella mitologia Paride colpisce Achille con una freccia guidata da Apollo molto prima dell'assedio di Troia, prima della costruzione del cavallo, e quindi Achille non sarebbe potuto entrare nel cavallo e partecipare all'assedio della città. Inoltre, non vi è menzione nell'Iliade di Achille che ritorna nella città per salvare Briseide.
Nel film, Priamo viene ucciso da Agamennone, mentre nella mitologia lo uccide il figlio di Achille, Neottolemo. Nel film, Patroclo è ucciso da Ettore che lo crede Achille; nella mitologia, Patroclo viene ferito da Febo Apollo e Ettore lo finisce, sapendo che è Patroclo nell'armatura di Achille.
Nel film, Paride fugge da Troia, mentre nel mito viene ucciso da Filottete. Nel film, Astianatte, figlio di Ettore, scappa all'assedio insieme a sua madre, Andromaca. Nella mitologia, Astianatte viene gettato dalle mura di Troia e muore, e sua madre viene fatta schiava da Neottolemo. Ancora, Enea appare nel film come un semplice cittadino, mentre in realtà è il genero di Priamo e il secondo in comando dell'esercito troiano.
Nel film, Priamo dona la Spada di Troia a Paride che la usa nel duello contro Menelao e più tardi la dona ad Enea mentre fuggono dalla città. Nessuno di questi eventi ha fondamento nella mitologia. Inoltre, Enea nel film è raffigurato come un ragazzino, mentre secondo l' Eneide all'epoca era già un uomo, sposato con Creusa e già padre di Ascanio, e fuggì da Troia in fiamme portandosi sulle spalle il vecchio padre Anchise: tutta la sua famiglia nel film è assente (non si capisce, infatti, se il gruppo di persone con cui compare siano o meno i suoi parenti).
ò inoltre importante notare come gli dei non siano fisicamente presenti nel film, tranne pochissime eccezioni. Nel mito, Achille parla spesso con sua madre, Teti, e molte azioni e decisioni degli dèi influiscono enormemente nello scorrere degli eventi, senza contare che alcuni, come Apollo e Poseidone, scendono sul campo di battaglia a fianco dei guerrieri umani con spade e armature. Nel film, tranne un rapido incontro tra Achille e la madre Teti, degli dèi non vi è traccia. Inoltre, nel film Achille e Patroclo sono cugini, mentre nell'Iliade stretti amici.