I bambini/ragazzi acrobati cinesi - Arte - Cultura - Storia - Associna Forum

Autore Topic: I bambini/ragazzi acrobati cinesi  (Letto 3828 volte)

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fiol_brothers

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I bambini/ragazzi acrobati cinesi
« il: 04 Dicembre, 2008, 13:25:58 pm »
Cosa ne pensate del training a cui sono sottoposti i bambini/ragazzi nelle varie scuole acrobatiche in Cina?
Forse è già stato aperto un topic così, se si sorry!
Noi lo abbiamo aperto perchè ieri nel canale francese "ARTE" abbiamo visto un documentario su una scuola di questo tipo vicino a Pechino (non ricordiamo il nome) dove abbiamo visto come vengono allenati i giovani atleti.
Sicuramente non sono cose nuove o mai viste, però noi abbiamo raggiunto questa NOSTRA opinione:

Noi non troviamo questo tipo di training come una tortura o disumano come molti pensano perché in fin dei conti non è una cosa nata ora,ma è una cosa che la Cina si porta avanti da centinaia di anni e criticare questo paese e la loro cultura perché agli occhi dei occidentali queste tipologie di allenamento sembrano essere una tortura è una cosa totalmente ipocrita.
Ammettiamo che non è leggero ,anzi. Ma proviamo una grandissima ammirazione per questi giovani atleti che seppur piangono quando gli si vengono tirati loro le gambe affinché riescano a fare una spaccata degna del nome continuano sperando in un futuro migliore, perché in fin dei conti è quello che sperano entrando in queste scuole qui,mica per divertimento.
Allenamenti così portano risultati che sono sotto gli occhi di tutti, c’è chi riesce e chi non riesceà la selezione qui è un elemento fondamentale.
Ma la cosa che ci fa più incazzare è come tanti occidentali (come è successo durante le olimpiadi tenutesi a Pechino) accusano SOLO la Cina ma si dimenticano che in Giappone,Corea e Tailandia (tanto per citare un trio di paesi famosi per l’attività acrobatica) le cose non sono diverse, perché quindi criticare solo il rosso paese?
E poi esultano quando gente come Jackie Chan,Tony Jaa,Sammo Hung,Yuen Biao (e altri famosi attori/martial artists che il cinema asiatico è riuscito a far conoscere), riescono nelle acrobazie più esagerate sapendo che il loro training non è una cosa di tutti i giorni, infatti per dovere di cronaca per chi non lo sapesse il trio JC+SH+YB da bambini erano allievi di una scuola di Pechino e si allenavano come fanno tutt’ora i ragazzini... MA per loro WOW BRAVI, per gli altri solo ôpietà e tristezzaö?
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da fiol_brothers »

cavallo

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« Risposta #1 il: 04 Dicembre, 2008, 14:01:20 pm »
quoto totalmente; anche su questo Forum c'é stato chi ("300"), per difendere l'indifendibile, ossia l'educazione spartana al furto, all'omicidio, alla guerra, a base di fame e frustate, ha cercato falsamente di paragonarla agli addestramenti degli acrobati cinesi (simili a quelli di tante grandi scuole circensi tradizionali di tutto ul Mondo, peraltro).

Le tradizionali discipline di arte marziale (compresi i tanto ammirati monaci Shaolin e le discipline Zen), quelle degli acrobati e molte altre sono basate su simili addestramenti che, a differenza degli orrori spartani o dei gladiatori romani, non hanno per obiettivo di disumanizzare l'individuo, rendendolo un mostro capace dei crimini più efferati, ma di elevarne attraverso sforzi e sacrifici anche durissimi l'autocoscienza, l'equilibrio (interiore e fisico),  l'autocontrollo.

é ovvio che poi queste come tutte le altre tecniche formative possano essere distorte a fine negativo ma di per sé sono altissimi esempi di cultura, come il fachirismo indiano, le pratiche dei dervisci rotanti turchi, l'ascesi mistica medievale cristiana europea, la danza del sole degli autoctoni nordamericani, ecc.

chi confonde queste pratiche culturali con gli orrori di Sparta, delle scuole gloadiatorie romane, della tortura inquisitoriale, dell'addestramento demenzial-criminale prussiano, delle accademie delle SS (ispirate esplicitamente a Sparta ed alla Prussia), delle scuole dei berretti verdi USA o dei campi di Al Qaeida (creati originariamente da istruttori CIA) é in totale malafede e assai più vicino mentalmente ed ideologicamente a questi orrori che alle dure forme di addestramento degli acrobati o dei monaci orientali.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
"anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti" (Fabrizio De André)

vasco reds

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« Risposta #2 il: 04 Dicembre, 2008, 15:13:33 pm »
http://it.youtube.com/watch?v=fo2wNQxYl ... re=related
http://it.youtube.com/watch?v=klj12Z_ARow
http://it.youtube.com/watch?v=6KI_zQmtuc0&NR=1
http://it.youtube.com/watch?v=TZraZ96E7 ... re=related
http://it.youtube.com/watch?v=QL6E4Rlzx ... re=related
http://it.youtube.com/watch?v=diRa2R5ql2E
http://it.youtube.com/watch?v=iP1fcsUH0 ... re=related

il problema non è tanto essere daccordo o meno su certe pratiche, il problema è la tutela del minore, molte volte i genitori spesso esercitano una violenza psicologica tale il bambino pur di compiacere ai genitori potrebbe buttarsi fra le fiamme, senza naturalmente che questo sia di suo gradimento, quindi sopporta piccole torture che in altre situazioni non si sognerebbe nemmeno di guardare, ma questo non solo nelle attività sportive o acrobatiche, ma spesso anche in ambiente scolastico, non a caso in molti paesi orientali i casi di suicidi minorili sono in costante e preoccupante ascesa. anche dalle nostre parti spesso le frustrazioni dei genitori spesso ricadono sui figli del tipo di bambini che vengoono iscritti a corsi di calcio e che invece vorrebbero fare pallacanestro solo perchè il genitore sogna un futuro campione, o ragazze che vengono mandate a scuola di danza per un futuro da velina quando queste invece sognano di fare la scrittrice ecc. ecc.
a mio avviso quello di "violentare" i bambini nello sport costringendoli e tirandoli (facendogli quindi del male anche fisico oltre che psicologico) non è la pratica giusta e i risultati lo confermano: la cina o i paesi dove queste pratiche sono consentite dovrebbero avere il 100% delle medaglie d'oro mentre invece moltissimi atleti vincitori alle ultime olimpiadi si sono allenati fin da bambini in modo normale e senza violenze. in italia è persino vietato allenare i cavalli da ostacoli alzandogli l'ostacolo mentre saltano, figuriamoci con i bambini.
sfido qualunque genitore all'interno del forum al trovare piacere mentre al propio figlio vengono divaricate forzatamente le gambe col dolore che porta alle lacrime...
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da vascoexinhong »

fiol_brothers

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« Risposta #3 il: 04 Dicembre, 2008, 17:27:11 pm »
vasco sicuramente non farà piacere ai genitori ma personalmente non ritengo di accusare i cinesi se sfruttano in questo modo i bambini.
la competizione in asia è una cosa grossa e che sia sport o studio o lavoro , la cosa è sentita a mille.
che poi siano condivisibili o meno è un altro discorso ma seguendo la logica asiatica questi metodi non sono "estremi" o accusabili.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da fiol_brothers »

cavallo

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« Risposta #4 il: 04 Dicembre, 2008, 19:15:59 pm »
un conto é il discorso, condivisibile, relativo a QUALSIASI parte del Mondo, circa le pressioni indebite dei genitori sui figli (nello sport, nella musica - avete presente Mozart...? -, nel endimento scolastico, nell'alpinismo, perfino nelle gare di gattonamento sponsorizate da ditte italiane, ecc.), che sono certamente negative, un conto é invece riferisrsi pregiudizialmente e negativamente alle pratiche relative non ai normali sportivi, ma agli equilibristi (e ai praticabnti arti marziali e/o forme estreme di meditazione), specie facendo finta che siano abominevoli soprattutto perché "orientali" (come se non fossero presenti anche nelle culture occidentali...); in quelle pratiche, dall'immenso valore culturale,  non esiste alcuna alternativa ad addestramenti precoci e continuati durissimi, anche dolorosi ed é iporita ammirare certe perestazioni dell'arcierismo zen,  dei dervisci danzanti turchi, dei monaci Shaolin,  dei cavallerizzi iberici, dei fachiri indiani, dei trapezisti russi, degli acrobati cinesi facendo finta che si raggiungano quei risultati attraverso forme dolci e rispettose di addestramento; quel che conta, inoltre, é l'obiettivo: addestrare a diventare asassini disumani o acrobati, aguzzini o persione capaci di totale autocontrollo é DEL TUTTO diverso, perfino se si usano metodi simili fra loro, come simili sono anche le forme di educazione di un carceriere e di un difensore dei diritti umani,  di un evasore fiscale e di una guardia di finanza...
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
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fiol_brothers

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« Risposta #5 il: 04 Dicembre, 2008, 20:14:12 pm »
Citazione da: "cavallo"
.......


quotazzo,
infatti noi non volevamo "puntare il dito" sul fattore condivisibile o meno ma piuttosto sul fatto che gli occidentali accusa la Cina tralasciando gli altri paesi asiatici dove cmq queste pratiche sono all'ordine del giorno.
E come hai detto te, questi ipocriti poi fanno applausi,si meravigliano quando vedono gli artisti all'opera che sia questa arti marziali o acrobazie o cinema... è questo che a noi non va giù!
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da fiol_brothers »

cavallo

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« Risposta #6 il: 04 Dicembre, 2008, 20:25:39 pm »
quoto.
questo dell'ipocrisia  é un vizio diffuso in Occidente.

vi faccio un esempio; avete mai visto accogliere il té? sapete che si pu? fare solo a mano, all'alba, con mani delicate (donne e bambini possibilmente), per non rovinare le foglie?
sapete come si essicca? facendo scorrere, a mani nude, le foglioline su cupoie metalliche riscaldate da dentro a 70? (le mani di chi opera in quel modo diventano cuoio...).
sapete che in Bangladesh i lavoratori del té (ditte che poi forniscono la notissima Twinings britannica) sono famiglie di servi della gleba che di generazione in generazione fanno quel lavoro e non possono mai uscire dai loro villaggi, si sposano fra loro, non hanno scuole né assistenza sanitaria?
e che in Assam (India) le terre destinate al tempo degli Inflesi a coltivazioni di té sono state ottenute vietando le coltivazioni alimentari e facendo creoare di fame o fuggire circa 1,4 milioni di contadini indiani (sostituiti poi con braccianti deportati da altre regioni)?
 ebbene, cosa c'é di più apprezzato in Occidente (grazie ad Olandesi ed Inglesi) del té, con le sue eleganti fragranze, la sua raffinatezza, il suo charme?

l'importante é non sapere mai cosa c'é dietro e poi magari dire che Indiani o Cinesi sono barbari... e noi Occidentali amiamo i bambini, siamo civili, ecc.!

sapete chi erano i principali organizzatori di esibizioni di ragazzini asserviti, al suono dell'organetto nell'Inghilterra del secolo XIX? gli emigranti italiani (si veda anche il libro "L'Orda" di Stella e soprattutto "Bloody Foreifbers" di Winders: ma quanto erano romantici gli organetti, no?

lo stesso vale per tutte le pratiche citate, equilibrismo compreso.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
"anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti" (Fabrizio De André)

taotie

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« Risposta #7 il: 04 Dicembre, 2008, 23:59:16 pm »
Citazione da: "cavallo"
quoto.
questo dell'ipocrisia  é un vizio diffuso in Occidente.

vi faccio un esempio; avete mai visto accogliere il té? sapete che si pu? fare solo a mano, all'alba, con mani delicate (donne e bambini possibilmente), per non rovinare le foglie?
sapete come si essicca? facendo scorrere, a mani nude, le foglioline su cupoie metalliche riscaldate da dentro a 70? (le mani di chi opera in quel modo diventano cuoio...).
sapete che in Bangladesh i lavoratori del té (ditte che poi forniscono la notissima Twinings britannica) sono famiglie di servi della gleba che di generazione in generazione fanno quel lavoro e non possono mai uscire dai loro villaggi, si sposano fra loro, non hanno scuole né assistenza sanitaria?
e che in Assam (India) le terre destinate al tempo degli Inflesi a coltivazioni di té sono state ottenute vietando le coltivazioni alimentari e facendo creoare di fame o fuggire circa 1,4 milioni di contadini indiani (sostituiti poi con braccianti deportati da altre regioni)?
 ebbene, cosa c'é di più apprezzato in Occidente (grazie ad Olandesi ed Inglesi) del té, con le sue eleganti fragranze, la sua raffinatezza, il suo charme?

l'importante é non sapere mai cosa c'é dietro e poi magari dire che Indiani o Cinesi sono barbari... e noi Occidentali amiamo i bambini, siamo civili, ecc.!

sapete chi erano i principali organizzatori di esibizioni di ragazzini asserviti, al suono dell'organetto nell'Inghilterra del secolo XIX? gli emigranti italiani (si veda anche il libro "L'Orda" di Stella e soprattutto "Bloody Foreifbers" di Winders: ma quanto erano romantici gli organetti, no?

lo stesso vale per tutte le pratiche citate, equilibrismo compreso.


Mi fai passare la voglia di bere il tè.
Non posso credere che una ditta multinazionale sfrutti i lavoratori in questo modo, basterebbe un colpo di mano (anche da una ditta rivale) per mostrare i suoi scempi ed abbatterla a livello economico.

Per quanto riguarda l'addestramento dei bambini a certe attività...non mi sembra così eccessivamente duro. Certo è uno stile di vita, sicuramente sano, piuttosto possiamo disquisire sul libero arbitrio di sceglierselo o meno, ma non gli rovinano la vita...
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da taotie »

cavallo

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« Risposta #8 il: 05 Dicembre, 2008, 00:20:30 am »
infatti il meccanismo non é lo sfruttamento da parte della Twinings direttamente, ma delle ditte fornitrici (selezionate dalla Twinings in base al criterio del prezzo più basso; poi il té risulta made in India...); lo fanno anche le altre ditte (come la Lipton) , non temere, e tacciono; del resto in India i banbini lavorano legalmente nelle piantagioni di té a 12 anni (legge deroga di quelle contro il lavoro minorile...!).

http://www.citinv.it/associazioni/CNMS/ ... ation.html

http://www.citinv.it/associazioni/CNMS/ ... ation.html

Io ho lavorato in Bangladesh 8 mesi e ti assicuro che quel che fanno le ditte di té é niente rispetto a quel che fanno Armani, Oviesse e Levis; almeno i lavoratori del té non muoiono bruciati vivi come le operaie-semischiave delle fabbriche tessili che producono per queste ditte e per altre, inglesi, francesi e statunitensi....

http://archiviostorico.corriere.it/2000 ... 7612.shtml

http://www.spaziosacro.it/interagisci/b ... &tb=1&pb=1

http://www.giovaniemissione.it/index.ph ... Itemid=100

http://www.rsinews.it/newsformat1.aspònews=1560

http://lists.peacelink.it/consumatori/2 ... 00039.html

http://www.ilpaesedeibambinichesorridon ... acrime.htm

http://www.tdhitaly.org/scheda_bangadlesh.php (il progetto dove ho lavorato)
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Dubbio

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Re: I bambini/ragazzi acrobati cinesi
« Risposta #9 il: 05 Dicembre, 2008, 00:54:51 am »
Citazione da: "fiol_brothers"
Cosa ne pensate del training a cui sono sottoposti i bambini/ragazzi nelle varie scuole acrobatiche in Cina?

Ne penso male, perché lo ritengo poco rispettoso dei diritti dei bambini.

C'è di peggio altrove?
Penso male anche del peggio, non c'è problema.

Gli occidentali sono ipocriti?
Penso male anche della loro ipocrisia.

Ha un immenso valore culturale?
Non credo proprio, piuttosto è espressione di una cultura.
Ed è un'espressione che critico.
Le sue origine storiche, la sua prassi secolare servono a spiegarmela non a farmela condividere.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Dubbio »

fiol_brothers

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« Risposta #10 il: 18 Gennaio, 2009, 09:47:40 am »
Vi postiamo na rece di un documentario sugli stuntmen di HK che abbiamo visto ieri sera (parla anche delle scuole cinesi per l'opera):

Red Trousers



Director: Robin Shou (Wan Bo)
Producer: Robin Shou (Wan Bo)
Year: 2003
Choreography: Ridley Tsui Bo-Wah  ||  Tony Leung (Siu Hung)  ||  Andy Kai (Chung Cheng)  ||  Jack Wong (Wai Leung)
Cast:      Robin Shou (Wan Bo)  ||  Beatrice Chia  ||  Sammo Hung (Kam Bo)  ||  Liu Chia Liang (Lau Kar Leung)  ||  Jude Poyer  ||  Ridley Tsui Bo-Wah  ||  Hakim Alston  ||  Keith Hirabayashi  
Rating/Genres :       Documentary


Questo documentario è molto interessante in ogni suo aspetto, dalle interviste alle scene d'azione presenti. Molto belle e toccanti le parti nella scuola Xiao Xiang Yu's Hope Art School in Cina dove si vedono allenarsi i bambini per l'opera. Unica pecca di 'sto documentario è il film che fanno vedere (realizzato proprio per 'sto docu): LOST TIME. Na puttanata assurda...avessero messo quello negli extra , e le interviste estese nel documentario sarebbe stato meglio.
Comunque consigliato agli amanti del genere action/martial arts!
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da fiol_brothers »