un forte esempio dell'illegalità imprenditoriale italica - Attualità - Associna Forum

Autore Topic: un forte esempio dell'illegalità imprenditoriale italica  (Letto 455 volte)

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cavallo

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un forte esempio dell'illegalità imprenditoriale italica
« il: 11 Giugno, 2009, 08:58:17 am »
ecco i "limpidi" comportamenti del "principe" dell'imprenditoria italica, che negli stessi anni si faceva regalare l'Alfa Romeo dallo Stato e si faceva dare immensi finanziamenti statali per salvare la FIAT, usando il ricatto della chiusura delle fabbriche, dopo aver ereditato una azienda salvata dalla distruzione (nazista) dagli operai e costruiita dal nulla dai suoi avi grazie alle commesse privilegiate statali della Prima e Seconda Guerra mondiale...

http://www.repubblica.it/2009/06/sezion ... iglia.html


é questo capitalismo straccione travestito di lusso, assistito dallo Stato mentre sbandiera il liberismo, incapace di restare nella legalità, che ha guidato e guida l'Italia, dietro maschere sabaude, fasciste, democristiane, craxiste, berlusconian-leghiste dal XIX secolo in poi, senza diventare mai almeno vera "borghesia nazionale" e restando classe dirigente solo per la piaggeria dei suoi valletti, per la fragilità dei suoi oppositori e per la collusione coi poteri clientelari, mafiosi, clericali, col fascismo, con i politici corrotti, ecc.

e che trova nelle "armi di distrazione di massa" (che scaricano l'attenzione della povera gente contro Rom, migranti, ecc. come ieri contro Ebrei, "Perfida Albione", omosessuali, ecc.) lo strumento per non essere travolto dalla sacrosanta rabbia dei rapinati.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
"anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti" (Fabrizio De André)

vasco reds

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Re: un forte esempio dell'illegalità imprenditoriale italica
« Risposta #1 il: 11 Giugno, 2009, 09:40:57 am »
Citazione da: "cavallo"
é questo capitalismo straccione travestito di lusso, assistito dallo Stato mentre sbandiera il liberismo, incapace di restare nella legalità, che ha guidato e guida l'Italia, dietro maschere sabaude, fasciste, democristiane, craxiste, berlusconian-leghiste dal XIX secolo in poi, senza diventare mai almeno vera "borghesia nazionale" e restando classe dirigente solo per la piaggeria dei suoi valletti, per la fragilità dei suoi oppositori e per la collusione coi poteri clientelari, mafiosi, clericali, col fascismo, con i politici corrotti, ecc.


secondo me è stato dimenticato qualcuno, spero non a proposito
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da vascoexinhong »

cavallo

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« Risposta #2 il: 11 Giugno, 2009, 11:38:08 am »
non é stato dimenticato nessuno, posto che anche i governi cosiddetti di centrosinistra post-tangentopoli avevano componenti essenziali democristiane con nome e rinnovato e posto che invece comunisti ed ex-comunisti non hanno mai avuto omogeneità progettuale (semmai purtroppo qualche subalternità per eccesso di filoliberismo alla Fassino) con la FIAT, al di là del feudo locale torinese dove (con l'eccezione della parentesi di Gramsci nel 1919-21 e di Novelli negli anni '70, oltre che della FIOM, naturalmente) in tutto il panorama politico, urbanistico, istituzionale "non si muove foglia che la FIAT non voglia".

naturalmente con la FIAT hanno fatto i conti tutti, ma diverso é avere  atteggiamenti forti o discutibilmente deboli (anche pressati da infami ricatti occupazionali) verso tale gruppo industriale  e il suo padrone, diverso é invece essere la stampella, il paravento, la fleboclisi, la bombola di ossigeno, il corifeo, il guardaspalle della pseudo-dinastia Agnelli (priva di alcun merito proprio) per un secolo, come invece hanno fatto i soggetti politici che ho esattamente elencato, da posizioni di potere governativo, adattando agli interessi di questa dinastia di assistiti dalla mano pubblica, evasori, vampiri di risorse statali, ricatatori sociali, e collaborazionisti i piani della ricostruzione postbellica, gli investimenti nelle autostrade, la non-politica del trasporto su rotaia e del trasporto pubblico in genere, le regalìe in terreni e sgravi fiscali, le tariffe (privilegiate) INAIL ed elettriche, la cecità sul monopolio nel settore auto, schegge di politica estera, gli approvvigionamenti per la Difesa e molto altro.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
"anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti" (Fabrizio De André)