Pure io pensavo, che la libertà è un diritto VERO e IRRINUNCIABILE, pensavo che ogni diritto potesse esser tolto, tranne quello di essere "liberi", liberi di pensare, liberi di parlare, liberi di amare e via discorrendo... Onestamente però, quando vedo persone senza tetto a giro per la stazione o i miei colleghi durante le assemblee sindacali, non si discute di "libertà di sciopero" o di "pensiero" o di altri, ma il DIRITTO di mangiare, il diritto di avere una famiglia se non propriamente ricca, quantomeno, felice e benestante.
Non fraintendermi, non sto dicendo che è meglio poter mangiare, piuttosto che essere liberi, dato che in TUTTI i paesi, sia in quelli che stanno affrontando la crisi con pessimismo e né stanno subendo gli effetti maggiori, sia quelli dove comunque, nonostante tutto, c'è una grande crescita economica, c'è sempre chi muore di fame o chi invece, si vede strappare delle cose per lui/lei importanti.
Una volta a scuola mi parlarono della "scala dei bisogni" dei bisogni primari e di quelli secondari. Per il momento, io ho tante libertà, quindi, il mio bisogno primario è quello dello stipendio, per altri non lo so. Comunque, quando si parla di libertà e necessità, bisogna fare un discorso molto complesso e articolato, non possiamo liquidarlo con parole laconiche o con messaggi politici.