Pechino e la Rivoluzione culturale - page 3 - Arte - Cultura - Storia - Associna Forum

Autore Topic: Pechino e la Rivoluzione culturale  (Letto 6901 volte)

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cavallo

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« Risposta #30 il: 09 Aprile, 2010, 22:27:43 pm »
Dubbio,
 conosci la ricostruzione TOTALE successive alla Seconda Guerra Mondiale del castello reale di Varsavia, quella delle mura di Frombork, quella del centro storico di Gdansk (Polonia), quella del centro storico di Dresda (Germania), quella  e credi che corrispondano ai declamati "criteri UNESCO"  cari agli Occidentali?

sai che l'ICCROM é il più alto istituto dell'Occidente relativo al restauro e che la sua sede romana (Palazzo del S.Michele, XVI secolo) per ragioni puramente di divisione in lotti dei lavori é stato ristrutturato nelle sue coperture in TRE modi diversi (uno sostituendo le travi originali con travature in cemento armato, uno sostituendole con travi in acciaio e un terzo ripristinando quelle lignee)?

sai che nella facoltà di Ingegneria dell'Università di Roma a S. Pietro in Vincoli (convento del XVI secolo) si sono realizzate ristruiturazioni e ripristini in travi di acciaio, scavalxcando la Sovrintendenza in quanto Istituto Universitario?

sai che cattedrali francesi e polacche, tedesche e austriache sono state "restaurate" con criteri opposti: ossia come ho già scritto a volte ELIMINANDO tutto quel che il bariocco aveva aggiunto, altre volte facendo l''opposto?

sai che a Parigi (la città sede dell'UNESCO...) negli anni '70 si sono distrutte le splendide "Les Halles" (mercati in ghisa di stile liberty) per crearvi un infame centro commrciale in cemento armato?

sai che in decine di città europee occidentali (Francia, Germania,ecc.) si sono distrutte negli anni '60 le mura medievali per creare circonvallazioni stradali?

sai che negli anni '70 a Roma si é distrutto a Porta S.Giovanni uno splendido edificio a  4 piani in stile liberty (contenente un cinema) per consentire alla COIN di edificare un supermercato multipiano in acciaio e vetro?

sai che ancora si insegna falsamente nei corsi di Storia dell'Arte (e perfino all'Istituto Centrale del Restauro di Roma) che l'arco ogivale (dimostrato ISLAMICO dall'Arch. Bellafiore fin dagli anni '70) sarebbe "nordeuropeo" e che questo ha comportato il "restauro" di Palazzo dei Normanni a Palermo in forme falsamente "nordeuropee"?

sai che la Zisa di Palermo (meraviglioso esempio di edificio palaziale di matrice islamica costruito sotto il dominio normanno) é stata per lo stesso motivo "restaurata" sotto l'egida della soprintendenza SCROSTANDO i muqarnas (decorazioni in gesso musulmane)  perché erroneamente presentate come "superfetazioni barocche" (!!!) e sostituendo gli intonaci a calce con intonaci ai siliconi?

sai che decine di monumenti rinscimentali e medievali in tutta Italia sono stati "restaurati" con lo stesso stupro degli intonaci che ne comporta il rapido degrado murario per assenza di traspirazione?

sai che si presentano "archi a ferro di cavallo" di chiese di Todi (elemento tipico di derivazione islamo-andalusa) come "bizantini"?

sai che si é permessa la costruzione di una torre in acciaio e cristallo per ascensore sul VITTORIANO ottocentesco di Roma?

sai che la ricostruzione postbellica dell'Abbazia di Montecassino NON HA ripristinato affatto la struttura originale?

sai che le mura del "castello a mare" di Palermo (islamico) sono state distrutte in epoca moderna e ora se ne scavano i resti gettati nel fossato?

sai che vari tratti delle Mura Aureliane di Roma sono stati violati aprendovi "porte" per strade carrozzabili ottenute tagliando le mura romane antiche e sostenendone le parti alte su travi d'acciaion che scavalcano le strade?

e naturalmente non cito opere illegali ed abusive ma solo opere realizzate dalle Istituzioni!!!!!

vuoi che continuo per qualche pagina e poi vediamo chi ha scritto una palla?

é vero, non é ipocrisia, é peggio, é menzogna e farsa involte nell'ipocrisia!
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
"anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti" (Fabrizio De André)

Dubbio

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« Risposta #31 il: 09 Aprile, 2010, 23:47:19 pm »
Citazione da: "cavallo"
é vero, non é ipocrisia, é peggio, é menzogna e farsa involte nell'ipocrisia!

La solita eleganza del tuo argomentare....

Ti ricordo che sei passato di palo in frasca.

Nessuno degli esempi che hai fatto ha evidenziato un comportamento ipocrita secondo il significato da te attribuito al termine che io ho criticato, in quanto sempre, addirittura anche nell'ambito delle scelte e delle definizioni dell'UNESCO, vi è stato aperto e franco dibattito tra le varie tesi e il fatto che possano essere risultate vincenti scelte criticabili non evidenzia alcuna ipocrisia perché è avvenuto alla luce del sole.

Nella tua foga di affollare i post con domande retoriche che presuppongono che i tuoi interlocutori abbiano sempre ignorato qualcosa che invece tu conosci dovresti frenare e stare più attento, perché è una tecnica che espone ad infortuni, oltre ad evidenziare scarso rispetto per gli altri.

Cito per tutti l'esempio de Les Halles a Parigi, vicenda da te definita "infame", aggettivo che ti ho visto attribuire a destra e a manca ad ogni pié sospinto in questo forum a fatti, idee, persone con una facilità che gli ha ormai fatto perdere il significato proprio che ha nella lingua italiana, e comunica soltanto un tuo stato d'animo.

La vicenda de Les Halles a Parigi è l'esatto contrario dell'ipocrisia.

E' l'esempio di un  dibattito culturale che ha diviso la Francia per tutti gli anni in cui il progetto è stato preparato, presentato e realizzato.

Se ne è discusso alla luce del sole sulla stampa, sulle riviste specializzate, nelle facoltà di architettura, ovunque e non solo in Francia.

Si è giunti al punto che il progetto realizzato è caratterizzato da una sorta di edificio rovesciato, con i piani interrati accessibili attraverso un enorme spazio vuoto a cielo aperto che il progettista ha voluto per lasciare il segno simbolico della ferita inferta dall'enorme voragine lasciata dalla demolizione degli splendidi mercati in ferro battuto preesistenti.

Una scelta distruttiva, criticabile, probabilmente speculativa, ma certo non ipocrita.

Le parole hanno un peso, cavallo, e non essere graditi a te non è sufficiente per essere definiti infami o ipocriti, il che vale sia per le persone che per le opinioni.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Dubbio »

cavallo

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« Risposta #32 il: 10 Aprile, 2010, 08:27:46 am »
non ci siamo, Dubbio.

"ipocrita" é sostenere in teoria una tesi e praticare l'esatto opposto e questo é quel che é avvenuto ed avviene da decenni nella Europa che é patria delle più belle teorizzazioni (a chiacxchiere) sui Beni Culturali!.

Parigi ospita (a spese del governo francese) l'UNESCO, Roma (a spese del governo italiano) l'ICCROM, ossia le 2 istituzioni internazionali di massimo prestigio sulle questioni della preservazione dei Beni Culturali. Mentre Cina, Giappone, ecc, TEORIZZANO e PRATICANO coerentemente da secoli il RIFACIMENTO (ad esempio in Giappone ogni 20 anni si rifanno templi lignei fondati nel X secolo d.C.) dei monumenti e la loro DISTRUZIONE per esigenze le più disparate (traffico, immagine politica, commercio, ecc.), in Italia, in Francia, ecc. e in primo luogo ad opera di UNESCO ed ICCROM si TEORIZZA che i restauri devono essere solo conservativi, che si devono evitare i rifacimenti, che si deve assolutamente evitare ogni distruzione, che se si opera su un edificio lo si deve fare con tecniche omogenee e tali da evidenziare le parti restaurate da quelle originali e intanto SI PRATICANO sistematicamente strategie OPPOSTE A QUEL CHE SI TEORIZZA, perfino nell'edificio che a Roma é sede dell'ICCROM stessa, perfino nella città che ospita l'UNESCO (ed ICCROM e UNESCO tacciono nel "gran dibattito" che  ti entusiasma, Dubbio....forse per non perdere i soldini dei governi...) e si distrugge (Les Halles, Forte a Mare di Palermo,  e molto altro) si ricostruisce ex-novo, si "restaura" stravolgendo stili ed epoche (La Zisa e palazzo dei Normanni a Palermo),  si inserisce l'ipermoderno nell'antico (nuovo ingresso del Louvre con la piramide di vetro mitterandiana...), si fanno appalti certo per qualcuno vantaggiosi ma che portano a tecniche di ripristino diverse ed opposte nello stesso edificio (S.Michele a Roma), si sceglie cosa restaurare e cosa eliminare senza un criterio omogeneo (decine di chiese francesi, italiane, polacche, austriache, inglesi, olandesi, ecc.), si insegnano falsità storico-architettoniche ridicolizzate da decenni inutilmente dagli esperti

se per te questa contraddizione non é ipocrita (e infame perché prende in giro milioni di cittadini CONTRIBUENTI che restano abbagliati dalle chiacchiere teoriche ed hanno come conseguenze le stesse che avrebbero a Beijing o Kyoto senza l'aggiunta dell'ipocrisia), il problema non riguarda i restauri ma il concetto stesso di ipocrisia per te....

se per te l'esistenza di dibattiti che hanno dato da fare a operatori mediatici, politicanti, pseudoesperti, chiacchieratori da bar ed hanno illuso associazioni, architetti, storici dell'arte, cittadini di contare qualcosa ma, alla fine, non hanno MAI evitato quella contraddizione palese ed evidente (a Parigi chi ha deciso non sono stati i dibattiti ma la Presidenza della Repubblica ed il Sindaco, con metodologia da Re Sole..., a Roma hanno deciso un sottosegretario e un economo) é condizione per non parlare di "ipocrisia", significa che non solo non vedi quanto sia ipocrita affermare principi e poi violarli sistematicamente (meglio fare come in Cina e in Giappone, dove quei principi non si affermano affatto....), ma non ti accorgi (e me ne stupisco) che far discutere su scelrte precostituite, gestite in forma arrogante e privatistica dalle Istituzioni infischiandosene di fatto di quel dibattito che si lascia formalmente avvenire e che serve a pompare qualche carrierucola personale (così é avvenuto in TUTTI gli esempi che ho citato), é ULTERIORE elemento di finta democrazia, di finto confronto culturale e quindi secondo livello di ipocrisia.

evidentemente tu anteponi la forma "discussione" al risultato "violazione dei principi affermati pubblicamente", io invece considero la "discussione" quando avviene su quel che una autorità istituzionale decide COMUNQUE e NONOSTANTE le critiche di cittadini, esperti, ecc. una AGGIUNTA di ipocrisia all'ipocrisia essenziale, che tu stranamente non vedi, che consiste nell'affermare in documenti ufficiali, direttive, corsi di formazione che NON SI DEVE distruggere, che si deve restaurare senza ricostruire artificiosamente, che ogni operazione su un Bene Culturale va giustificata culturalmente e deve essere rispettosa della storia del bene stesso e popi nell'agire ESATTAMENTE AL CONTRARIO in centinaia di casi, incluso quello stesso della città che ospita l'UNESCO e del palazzo romano che ospita l'ICCROM!!!!

e questa non é ipocrisia??? é peggio: é presa in giro, é svuotamento dei concetti, é pratica dell'illegittimità, é spreco di risorse, é insulto alla partecipazione democratica, é dimostrazione che non si crede in quel che si proclama a chiacchiere o ci si adegua opportunisticamente al volere dei poteri finanziatori, ecc.!

forse é anche molto di più e rappresenta per me pienamente la malafede con cui si agisce in Occidente, raccontando quel che si vuole, facendo chiacchierare la gente in finti processi "democratici" e iin realtà prendendo decisioni guidate solo da interessi personali, da protagonismi politici (di Pompidou o di Rutelli o di Alemanno, ad esempio), da opportunismi degli operatori (si vedano i voltafaccia dell'architetto USA Meyer sulla questione ARA PACIS a Roma, con Rutelli, Veltroni ed Alemanno...."franza o spagna bas che se magna"), da equilibri di potere, da interessi economici (di appaltatori, di investitori nel commercio, di imprese di restauro, di architetti che pontificano nei corsi e poi accettano volontà opposte della committenza istituzionale, ecc., ecc)!

intanto, calpestando anche in questo come in molti altri campi le affermazioni democraticistiche e culturalistiche, in tutta Europa ma in misura eccezionalmente intensa in Italia (che a chiacchiere é all'avanguardia nelle teorizzazioni sul restauro architettonico) si impone contemporaneamente agli studenti di credere nelle teorie dell'UNESCO e dell'ICCROM, si fanno consuleze alla Cina sulle tecniche di restauro (disapplicandole poi nel caso dei restauri degli edifici della ex-concessione italiana a Tianjin...pagati dal nostro Ministero degli Esteri) e CONTEMPORANEAMENTE,  si fanno studiare fesserie sul "gotico" e sul "normanno" che negano alla fonte ogni possibilità di analisi storiografica di intere categorie di architetture, si violano sistematicamente i principi che si proclamano, si spendono soldi pubblici da parte di enti pubblici (ripeto che non mi riferiscop alle pur esistentissime distruzioni abusive o aigli pseudorestauri privati...) per agire ESATTAMENTE AL CONTRARIO di quel che si proclama (io te ne ho fatto alcuni delle decine di esempi posibili, a cui tu non hai risposto).

e tu non vedi l'ipocrisia e, sì, l'infamia di tutto questo?

che persone serie, colte e democratiche come te non vedano questa ipocrisia é per me uno dei motivi per cui questi orrori avvengono, dietro i dibattiti di facciata: se non si affrontano le contraddizioni tra il DIRE ed il FARE, il dire si fa strumento ignaro o meno di un fare che lo contrddice spudoratamente e lo svuota di senso ed é quel che avviene da decenni nel "democratico" occidente in moltisssimi campi, non solo nel restauro.

ma forse la questione é che senza questa contraddizione di fondo, che in realtà si applica fin dalla nascita dell'egemonia borghese a ben altro che i restauri (si pensi ai soldati francesi "rivoluzionari" con LIBERTE', EGALITE', FRATERNITE' sui vessilli, che cannoneggiavano i Neri din haiti colpevoli di credere in quei principi....), non esisterebbe alcun "Occidente" perché essa ne é COSTITUTIVA e quindi sarebbe impossibile eliminarla finché un "Occidente" esiste....

e non é un caso che le maggiori falsificazioni nei restauri e nelle teorie di Storia dell'Arte avvengano, in Occidente, proprio nascondendo i sdebiti stilistici e tecnici che l'Occidente ha verso altre culture in campo anche architettonico, magari inventandosi categorie come il "gotico fiorito" o il "normanno", antesignane della mistificazione neoceltica leghista.....
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Dubbio

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« Risposta #33 il: 10 Aprile, 2010, 12:51:30 pm »
Citazione da: "cavallo"
che persone serie, colte e democratiche come te

Lascia perdere, scrivi parole in libertà come se la bontà delle ragioni dipendesse dalla lunghezza dei post.

Hai usato a sproposito sia la parola ipocrisia che la parola infame e poi hai difeso quell'uso scorretto con motivazioni che non avevano alcun rapporto con quello che io avevo criticato, sbrodolando una sequenza di esempi del tutto inconferenti, con l'aggravante del tono supponente e dell'attribuzione al tuo interlocutore di tesi che non gli appartengono.

Te la canti e te la suoni cavallo, contento tu...

Discussione e confronto sono ovviamente altra cosa, ma tant'è.

Ti sono grato perché almeno tra tutti i tuoi temi d'affezione in questo post mi hai risparmiato i nazisti e le politiche genocidarie dell'occidente, che in genere sono ingredienti che non ti fai mancare anche se si dovesse parlare di Champions League.
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« Risposta #34 il: 10 Aprile, 2010, 13:32:21 pm »
adoro quando dinanzi ad esempi concreti, a decine, e quando di fronte alla ricostruzione puntuale delle contraddizioni (ad esempio relative al caso di Les Halles a Parigi) ci si rifugia nelle frasi senza riferimento con l'argomento, si svia dal discorso, si parla d'altro, non si scrive una sola riga di dimostrazione oppositiva perché non lo si pu? fare....

adoro capire fino a che punto si spinge la vis polemica di chi non sa trovare un solo argomento confutativo e teorizza il "dialogo"

adoro che i teorizzatori dello pseudodialogo non citino un solo esempio a sostegno delle loro pseudotesi e non rispondano a chi lo fa )perché impossibilitati a farlo)

scavarsi la fossa da soli, avvolti in mantelli di ipocrisia camuffata da principi irruiùinunciabili é sport di moda in Occidente ed adoro coloro che lo praticano: essi affrettano solo la fine di un modello di società e di pseudoconvivenza che  senza l'ipocrisia e il celare le contraddizioni fra il dire ed il fare non sopravviverebbe (e non sopravviverà) 10 minuti....

un modello che ha portato tanti orrori (il nazismo, caro Dubbio, ne é SOLO l'estremizzazione coerente e consegeuente e c'entra sempre, anche quando non la si cita, perché prescindere dallo spartiacque di  Auschwitz é impossibile per tutti, lo si voglia o no...) su questo Pianeta da meritarsi nell'interesse dell'Umanità di essere cancellato, con le buone o con le cattive (scelgano i suoi poveri difensori...) al più presto e per sempre.

solo allora il dire ed il fare (forse) potranno riconciliarsi, la multiculturalità (da cui ogni relitto di quel modello sia per sempre bandito) affermarsi, i beni Culturali essere considerati per quel che sono: forme EVOLUTIVE della rappresentazione storica, i diritti passare dalle vuote proclamazioni negate quotidianamente nella pratica  alla reale applicazione.

e se ci? avverrà dopo una crisi spintasi a forme deprecabilmente terribili ma in certi casi (crollo dell'Impero romano, ad esempio) storicamente inevitabili per insipienza dei paladini della menzogna o attraveraso una resa incondizionata dei poveri difensori dell'indifendibile dipenderà solo da costoro, fra cui io non mi sono mai collocato da quando ero giovane.....

rimane evidente che il "dialogo" con chi non porta esempi, ma fa solo affermazioni é del tutto impossibile ed inutile, come già confermato più volte, e che slogans come "te la canti e te la suoni" valgono meno di 10 bulloni delle povere Les Halles sacrificate al dio ipocrita del culturalismo pseudoUNESCO...., meno di un metro quadrato di intonaco criminalmente distrutto alla Zisa con il beneplacito degli "insigni" opportunisti della Sovrintendenza palermitana, meno di 50 mattoni dell'edificio liberty di Porta S.Giovanni a Roma abbattuto non dalle Guardie Rosse ma dalle istituzioni "democratiche" della capitale italiana, meno di 20 righe di menzogne storiche sul "gotico fiorito" imposte da "progressisti" docenti italioti ad ignari studenti italici, ecc.

da povero materialista, per me sono i fatti, i risultati, gli stupri di verità, le contraddizioni malamente nascoste che contano, non le forme-paravento, le chiacchiere vuote, le proclamazioni smentite dall'agire, si tratti sdi antirazzismo o di Beni Culturali, di mafia e speculazione edilizia a Milano o di democrazia, di Tibet o di evasione fiscale, di Forum o di storia medievale.

lascio ad altri che credono di potersela cavare criticando il mio stile in mancanza di argomenti per controbattere i miei contenuti di imbozzolarsi nelle pure parole non suffragate da alcuna realtà.....
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
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libero

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« Risposta #35 il: 17 Aprile, 2010, 23:42:38 pm »
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da libero »