non ci siamo, Dubbio.
"ipocrita" é sostenere in teoria una tesi e praticare l'esatto opposto e questo é quel che é avvenuto ed avviene da decenni nella Europa che é patria delle più belle teorizzazioni (a chiacxchiere) sui Beni Culturali!.
Parigi ospita (a spese del governo francese) l'UNESCO, Roma (a spese del governo italiano) l'ICCROM, ossia le 2 istituzioni internazionali di massimo prestigio sulle questioni della preservazione dei Beni Culturali. Mentre Cina, Giappone, ecc, TEORIZZANO e PRATICANO coerentemente da secoli il RIFACIMENTO (ad esempio in Giappone ogni 20 anni si rifanno templi lignei fondati nel X secolo d.C.) dei monumenti e la loro DISTRUZIONE per esigenze le più disparate (traffico, immagine politica, commercio, ecc.), in Italia, in Francia, ecc. e in primo luogo ad opera di UNESCO ed ICCROM si TEORIZZA che i restauri devono essere solo conservativi, che si devono evitare i rifacimenti, che si deve assolutamente evitare ogni distruzione, che se si opera su un edificio lo si deve fare con tecniche omogenee e tali da evidenziare le parti restaurate da quelle originali e intanto SI PRATICANO sistematicamente strategie OPPOSTE A QUEL CHE SI TEORIZZA, perfino nell'edificio che a Roma é sede dell'ICCROM stessa, perfino nella città che ospita l'UNESCO (ed ICCROM e UNESCO tacciono nel "gran dibattito" che ti entusiasma, Dubbio....forse per non perdere i soldini dei governi...) e si distrugge (Les Halles, Forte a Mare di Palermo, e molto altro) si ricostruisce ex-novo, si "restaura" stravolgendo stili ed epoche (La Zisa e palazzo dei Normanni a Palermo), si inserisce l'ipermoderno nell'antico (nuovo ingresso del Louvre con la piramide di vetro mitterandiana...), si fanno appalti certo per qualcuno vantaggiosi ma che portano a tecniche di ripristino diverse ed opposte nello stesso edificio (S.Michele a Roma), si sceglie cosa restaurare e cosa eliminare senza un criterio omogeneo (decine di chiese francesi, italiane, polacche, austriache, inglesi, olandesi, ecc.), si insegnano falsità storico-architettoniche ridicolizzate da decenni inutilmente dagli esperti
se per te questa contraddizione non é ipocrita (e infame perché prende in giro milioni di cittadini CONTRIBUENTI che restano abbagliati dalle chiacchiere teoriche ed hanno come conseguenze le stesse che avrebbero a Beijing o Kyoto senza l'aggiunta dell'ipocrisia), il problema non riguarda i restauri ma il concetto stesso di ipocrisia per te....
se per te l'esistenza di dibattiti che hanno dato da fare a operatori mediatici, politicanti, pseudoesperti, chiacchieratori da bar ed hanno illuso associazioni, architetti, storici dell'arte, cittadini di contare qualcosa ma, alla fine, non hanno MAI evitato quella contraddizione palese ed evidente (a Parigi chi ha deciso non sono stati i dibattiti ma la Presidenza della Repubblica ed il Sindaco, con metodologia da Re Sole..., a Roma hanno deciso un sottosegretario e un economo) é condizione per non parlare di "ipocrisia", significa che non solo non vedi quanto sia ipocrita affermare principi e poi violarli sistematicamente (meglio fare come in Cina e in Giappone, dove quei principi non si affermano affatto....), ma non ti accorgi (e me ne stupisco) che far discutere su scelrte precostituite, gestite in forma arrogante e privatistica dalle Istituzioni infischiandosene di fatto di quel dibattito che si lascia formalmente avvenire e che serve a pompare qualche carrierucola personale (così é avvenuto in TUTTI gli esempi che ho citato), é ULTERIORE elemento di finta democrazia, di finto confronto culturale e quindi secondo livello di ipocrisia.
evidentemente tu anteponi la forma "discussione" al risultato "violazione dei principi affermati pubblicamente", io invece considero la "discussione" quando avviene su quel che una autorità istituzionale decide COMUNQUE e NONOSTANTE le critiche di cittadini, esperti, ecc. una AGGIUNTA di ipocrisia all'ipocrisia essenziale, che tu stranamente non vedi, che consiste nell'affermare in documenti ufficiali, direttive, corsi di formazione che NON SI DEVE distruggere, che si deve restaurare senza ricostruire artificiosamente, che ogni operazione su un Bene Culturale va giustificata culturalmente e deve essere rispettosa della storia del bene stesso e popi nell'agire ESATTAMENTE AL CONTRARIO in centinaia di casi, incluso quello stesso della città che ospita l'UNESCO e del palazzo romano che ospita l'ICCROM!!!!
e questa non é ipocrisia??? é peggio: é presa in giro, é svuotamento dei concetti, é pratica dell'illegittimità, é spreco di risorse, é insulto alla partecipazione democratica, é dimostrazione che non si crede in quel che si proclama a chiacchiere o ci si adegua opportunisticamente al volere dei poteri finanziatori, ecc.!
forse é anche molto di più e rappresenta per me pienamente la malafede con cui si agisce in Occidente, raccontando quel che si vuole, facendo chiacchierare la gente in finti processi "democratici" e iin realtà prendendo decisioni guidate solo da interessi personali, da protagonismi politici (di Pompidou o di Rutelli o di Alemanno, ad esempio), da opportunismi degli operatori (si vedano i voltafaccia dell'architetto USA Meyer sulla questione ARA PACIS a Roma, con Rutelli, Veltroni ed Alemanno...."franza o spagna bas che se magna"), da equilibri di potere, da interessi economici (di appaltatori, di investitori nel commercio, di imprese di restauro, di architetti che pontificano nei corsi e poi accettano volontà opposte della committenza istituzionale, ecc., ecc)!
intanto, calpestando anche in questo come in molti altri campi le affermazioni democraticistiche e culturalistiche, in tutta Europa ma in misura eccezionalmente intensa in Italia (che a chiacchiere é all'avanguardia nelle teorizzazioni sul restauro architettonico) si impone contemporaneamente agli studenti di credere nelle teorie dell'UNESCO e dell'ICCROM, si fanno consuleze alla Cina sulle tecniche di restauro (disapplicandole poi nel caso dei restauri degli edifici della ex-concessione italiana a Tianjin...pagati dal nostro Ministero degli Esteri) e CONTEMPORANEAMENTE, si fanno studiare fesserie sul "gotico" e sul "normanno" che negano alla fonte ogni possibilità di analisi storiografica di intere categorie di architetture, si violano sistematicamente i principi che si proclamano, si spendono soldi pubblici da parte di enti pubblici (ripeto che non mi riferiscop alle pur esistentissime distruzioni abusive o aigli pseudorestauri privati...) per agire ESATTAMENTE AL CONTRARIO di quel che si proclama (io te ne ho fatto alcuni delle decine di esempi posibili, a cui tu non hai risposto).
e tu non vedi l'ipocrisia e, sì, l'infamia di tutto questo?
che persone serie, colte e democratiche come te non vedano questa ipocrisia é per me uno dei motivi per cui questi orrori avvengono, dietro i dibattiti di facciata: se non si affrontano le contraddizioni tra il DIRE ed il FARE, il dire si fa strumento ignaro o meno di un fare che lo contrddice spudoratamente e lo svuota di senso ed é quel che avviene da decenni nel "democratico" occidente in moltisssimi campi, non solo nel restauro.
ma forse la questione é che senza questa contraddizione di fondo, che in realtà si applica fin dalla nascita dell'egemonia borghese a ben altro che i restauri (si pensi ai soldati francesi "rivoluzionari" con LIBERTE', EGALITE', FRATERNITE' sui vessilli, che cannoneggiavano i Neri din haiti colpevoli di credere in quei principi....), non esisterebbe alcun "Occidente" perché essa ne é COSTITUTIVA e quindi sarebbe impossibile eliminarla finché un "Occidente" esiste....
e non é un caso che le maggiori falsificazioni nei restauri e nelle teorie di Storia dell'Arte avvengano, in Occidente, proprio nascondendo i sdebiti stilistici e tecnici che l'Occidente ha verso altre culture in campo anche architettonico, magari inventandosi categorie come il "gotico fiorito" o il "normanno", antesignane della mistificazione neoceltica leghista.....