"l'Occidentale" scatena la sua Xenofobia - page 2 - Disinformazione e luoghi comuni - Associna Forum

Autore Topic: "l'Occidentale" scatena la sua Xenofobia  (Letto 9327 volte)

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questo topic.

marcowong

  • Socio di Associna
  • Livello: Cittadino del Mondo
  • *
  • Post: 2.010
    • Mostra profilo
    • http://www.marcowong.it
Re:
« Risposta #15 il: 12 Dicembre, 2011, 14:35:15 pm »
dei flussi in italia conta poco, gli stranieri vengono con un visa turistico e si arrangiano con delle visa agencies che hanno tramacci di ogni tipo,e' un business miliardario ormai ma in italia e' piu' rognoso rispetto UK, Olanda, etc

se vuoi lavorare in cina in regola anche li' la trafila e'lunga, serve in primis che il datore di lavoro vada al PSB e faccia domanda per assumere uno straniero, che deve fornigli prima tutte le carte, dimostrare di non avere pendenze penali, e poi se assunto gli faranno test medico e HIV obbligatorio, alla fine della fiera possono volerci anche settimane o mesi per avere il visa "X" che poi pero' appunto si puo' estendere facilmente.

penso che bisognerebbe paragonare situazioni legali con situazioni legali. Se ci sono molti stranieri che vengono in Italia come clandestini per poi regolarizzarsi ci sono molti stranieri che vanno in Cina per lavoro con vari tipi di visto, tranne quello regolare, e che si arrangiano in qualche modo.
Anche come punto di partenza penso che, per omogeneità di paragone, uno dovrebbe prendere lo stesso e cioè il momento in cui si fa la domanda, in Italia il click day per il decreto flussi e in Cina quando si presenta la domanda.

Per il fatto di lasciare il paese accennata da MBC questa è la pratica utilizzata da chi va in Cina con un visto (turismo, business o altro) per trovare un lavoro e a quel punto iniziare a fare le pratiche per un visto di lavoro.
Cosa che equivale al clandestino che entra in Italia per cercare un lavoro, al finto turista o al businessman che allarga oltre al consentito la sfera di utilizzo del proprio visto.
Ma questi non sono i casi regolari.
Io ho sempre rinnovato il mio visto di lavoro in Cina e sono andato a Hong Kong per cambiare il visto F in Z, lo straniero che volesse fare la stessa cosa in Italia ha la sola possibilità di tornarsene al paese di origine.
« Ultima modifica: 12 Dicembre, 2011, 14:39:49 pm da marcowong »

ZhouEnlai

  • Livello: Straniero / Laowai ben inserito
  • ***
  • Post: 153
    • Mostra profilo
Re:
« Risposta #16 il: 12 Dicembre, 2011, 15:16:40 pm »
lo straniero che volesse fare la stessa cosa in Italia ha la sola possibilità di tornarsene al paese di origine.

non direi, basta che vada in un paese non-EU in est europa ad esempio, da li' trova altre agenzie che hanno tresche e aggangi di ogni tipo, ma ripeto onestamente io non capisco perche' si sbattono quando entrare in paesi come UK in particolare e' molto piu' facile e la NHS gli molla anche da subito facilmente assegni di poverta'e mille altri piccoli benefits e aiuti, tutta roba che in italia non esiste neppure per gli italiani !


ZhouEnlai

  • Livello: Straniero / Laowai ben inserito
  • ***
  • Post: 153
    • Mostra profilo
Re:
« Risposta #17 il: 12 Dicembre, 2011, 15:28:11 pm »
Io presi l occasione al volo per andarmene in Giappone, ma fu comunque vergognoso anche perche avvenne all improvviso e non importava se avevi un lavoro o lo avevi appena trovato, dovevi sloggiare!

HK costa indubbiamente ma poi dipende dove stai. Io stavo a Wanchai che immagino sia una delle yone che costa di piu anche perche spendevo ogni volta per un sandwich subito 2-3 euro.
Ma Kowloon costa a quanto pare molto meno..

politicamente capisco perfettamente le loro motivazioni ma farci sloggiare cosi' in malo modo ..hmmm ... a me e a tutti gli altri a Beijing nei mesi prima delle olimpiadi son venuti piu' volte i poliziotti alla porta di casa a controllare anche i passaporti e i visa ...

mangiare e bere non e' che costi eccessivamente, il problema e' dormire .. kowloon costa meno,come pure la periferia estrema e i northern territories operfino le isolette come Lamma e volendo c'e'anche Tung Chung con la metro e l'aereoporto.

ma ripeto, per i prezzi di affitto che chiedono siamo fuori di ogni livello, 6-700 euro al mese diroba di 20mq con una finestrella, un mini-frigo con sopra un forno microonde con sopra una tv appesa al muro...cesso di 1mq con doccia sopra la tazza ...

no scusate ma topaie del genere solo 30km a nord a Shenzhen le paghi 100 euro al mese se e' tanto !
anzi per 350 euro a Shenzhen trovi appartamenti nuovissimi con parquet, balcone panoramico, 80-90mq e arredati con mobili nuovi e belli,cucina,cesso, tutto buono.

anni fa HK costava poco, ora non ha piu' alcun senso ! a meno che ci lavori e ti pagano mooooolto bene ma senno' chi te lo  fa fare ? tanto poi da Shenzhen son 20-30min di treno e via.

io infatti vorrei tornare in cina e sistemarmi a Shenzhen l'anno prossimo, vedremo che si fa.

MBC II

  • Livello: Straniero / Laowai
  • **
  • Post: 77
  • Sesso: Maschio
    • Mostra profilo
Re:
« Risposta #18 il: 12 Dicembre, 2011, 16:11:05 pm »
dei flussi in italia conta poco, gli stranieri vengono con un visa turistico e si arrangiano con delle visa agencies che hanno tramacci di ogni tipo,e' un business miliardario ormai ma in italia e' piu' rognoso rispetto UK, Olanda, etc

se vuoi lavorare in cina in regola anche li' la trafila e'lunga, serve in primis che il datore di lavoro vada al PSB e faccia domanda per assumere uno straniero, che deve fornigli prima tutte le carte, dimostrare di non avere pendenze penali, e poi se assunto gli faranno test medico e HIV obbligatorio, alla fine della fiera possono volerci anche settimane o mesi per avere il visa "X" che poi pero' appunto si puo' estendere facilmente.

penso che bisognerebbe paragonare situazioni legali con situazioni legali. Se ci sono molti stranieri che vengono in Italia come clandestini per poi regolarizzarsi ci sono molti stranieri che vanno in Cina per lavoro con vari tipi di visto, tranne quello regolare, e che si arrangiano in qualche modo.
Anche come punto di partenza penso che, per omogeneità di paragone, uno dovrebbe prendere lo stesso e cioè il momento in cui si fa la domanda, in Italia il click day per il decreto flussi e in Cina quando si presenta la domanda.

Per il fatto di lasciare il paese accennata da MBC questa è la pratica utilizzata da chi va in Cina con un visto (turismo, business o altro) per trovare un lavoro e a quel punto iniziare a fare le pratiche per un visto di lavoro.
Cosa che equivale al clandestino che entra in Italia per cercare un lavoro, al finto turista o al businessman che allarga oltre al consentito la sfera di utilizzo del proprio visto.
Ma questi non sono i casi regolari.
Io ho sempre rinnovato il mio visto di lavoro in Cina e sono andato a Hong Kong per cambiare il visto F in Z, lo straniero che volesse fare la stessa cosa in Italia ha la sola possibilità di tornarsene al paese di origine.
non credo proprio che sia la stessa cosa. Chi va in cina con un visto turistico e poi trova un lavoro, o se lo vede offerto, molto spesso pagato il triplo di un locale, non ha la stesso obbiettivo di chi entra in un paese illegalmente per poi trovare quello che gli capita pur di non tornare. Uno è mosso dall interesse, l altro dalla disperazione. Molti decidono semplicemente di prolungare il proprio soggiorno perché interessati a conoscere la cina in modo più approfondito: poco a che vedere con la casta dei privilegiati, mandati in trasferta in cina, con un salario spesso raddoppiato .
Se questi sono per te i  casi regolari intendi chi si fa trasferire o viene trasferito in cina dalla propria ditta, sarebbe curioso e interessante tra l altro trovare delle statistiche di quanti sono gli expat "regolari" e quanti quelli "irregolari" o "avventurieri" per vedere quale sia la tendenza. Trovo alquanto interessante poi il paragonare i clandestini in italia con chi in cina cerca un lavoro sul posto. E comunque immagino che ci siano anche cinesi in italia venuti per studio o vacanza che abbiano poi pensato di trovare un lavoro. Che loro vengano poi paragonati a chi entra illegalmente in italia...

Sappi comunque che sono le stesse scuole di lingue, tanto per citare l esempio classico dell insegnante d inglese, che includono nel "package" le pratiche del visto, visto che nessuna scuola ti assume senza averti fatto un colloquio e nel caso del colloquio devi comunque uscire dal paese, cosa che non mi risulta in giappone, dove basta che la ditta    si funga da garante.... o in italia. Stessa cosa vale per chiunque si sia fatto un viaggio in cina e abbia poi avuto intenzione di trovarsi un lavoro sul posto. O secondo te si può lavorare all estero solo se mandati in trasferta dalla propria ditta?
« Ultima modifica: 12 Dicembre, 2011, 16:15:06 pm da MBC II »

ZhouEnlai

  • Livello: Straniero / Laowai ben inserito
  • ***
  • Post: 153
    • Mostra profilo
Re:
« Risposta #19 il: 12 Dicembre, 2011, 17:46:33 pm »
mah c'e'; di tutto eh ...compresi molti english teachers che lavoravano in nero con visa L turistico o con un F preso a HK o altri trucchi piu' squallidi come scuole taroccate che vendevano visa Z ...

stessa cosa succede in thailandia ma ora sui visa sono eccessivamente draconiani quindi molti expats si sono del tutto rotti i coglioni e puntano in paesi piu' ospitali come cambogia,vietnam, malaysia dove sui visa problemi ZERO.

la questione dei visa secondo me viene troppo minimizzata perche' se solo per metter piede in un paese devi fare i salti mortali ti senti non voluto e non bene accetto gia'da subito e questo i politici non lo vogliono capire !

tanto piu' per un paese enorme come la cina che senso hanno sti nuovi visa F dove ogni 30gg devo uscire a HK, timbrare e tornar dentro ?

motivo per cui appunto andro' a Shenzhen, anche perche' come han fatto casini all'improvviso nel 2008 non si puo' mai sapere non li facciano nel 2012 ! io per fortuna mi scadeva l'affitto in aprile e ho sloggiato ma se invece mi scadeva mesi dopo che si fa ? amici miei han dovuto pagare mesi di affitto per niente ad esempio, e spendere soldi in aerei e visa turistici e altri visa-run inutili.

e comunque, se uno vuole aprire un ufficio, che so una LLC, a HK e'semplicissimo, cheap, e ti danno anche la permanet residence,in china non e' contemplato per gli stranieri, minimo serve una WOFE o un Rep.Office.

la mia idea e' appunto fare la LLC a HK ma vivere a Shenzhen, usando magari un virtual office a HK come sede legale.

purtroppo al governo cinese delle SME e dei lavoratori autonomi non puo' fregar proprio di meno, per i cinesi e' facilissimo aprire un business, per noi laowai e' un labirinto bizantino e burocratico e pure costoso  e ci metti 2-3 mesi se va bene a completare tutto l'iter.





vasco reds

  • Livello: Cittadino del Mondo
  • *****
  • Post: 12.160
  • Sesso: Maschio
  • vasco rossi andrologo, psicoterapeuta
    • Mostra profilo
Re:\
« Risposta #20 il: 12 Dicembre, 2011, 17:54:53 pm »
anche a voi risultano aumentati i costi dei visti per la cina?

ZhouEnlai

  • Livello: Straniero / Laowai ben inserito
  • ***
  • Post: 153
    • Mostra profilo
Re:
« Risposta #21 il: 12 Dicembre, 2011, 17:56:53 pm »
mah ripeto c'e'di tutto eh ...

ste regole draconiane non sono neanche contro noi laowai inrealta' ma contro gli immigrati filippini, indiani, nigeriani, vietnamiti e ce ne sono a frotte e quelli si' illegali e disperati che appunto entrano con visa L e lavorano in nero.

gli expats sicuramente prendono il doppio e il triplo del cinese medio ma la pacchia non durera' in eterno !

comunque anche l'ultimo degli english teachers prende almeno 5-600 euro al mese, spesso con vitto e alloggio pagato.

giusto ? sbagliato ? e' semplicemente una espressione della domanda e offerta, prima o poi i salari caleranno per gli english teachers visto che ne sono troppi, per tutto il resto idem non e' piu' come anni fa che le multinazionali pagavano salari da paura e produrre in cina non e' neanche piu' sto gran risparmio ora come ora infatti molti stanno spostando in vietnam, cambogia, india, indonesia... dove tral'altro i governi rompono enormemente meno i coglioni agli investitori !

infatti mi stupisce che nonostante sia un paese cosi' ostile a livello burocratico tutte le aziende fannoa a gara per andare in cina e poi prendersi inchiappettate clamorose magari.

di avventurieri poi ce ne sono tanti, ma direi proprio che di norma scelgono posti come cambogia filippine e thailandia ! la cina e' troppo regolata checche'poi appunto pagando tutto e'possibile ... non e' un posto che direi faccia troppo al caso dell'avventuriere ... ora come ora Phnom Penh, Manila ,e Pattaya sono le capitali degli avventurieri e dei personaggi piu' eccentrici.

vasco reds

  • Livello: Cittadino del Mondo
  • *****
  • Post: 12.160
  • Sesso: Maschio
  • vasco rossi andrologo, psicoterapeuta
    • Mostra profilo
Re:
« Risposta #22 il: 12 Dicembre, 2011, 18:11:44 pm »
mah ripeto c'e'di tutto eh ...

ste regole draconiane non sono neanche contro noi laowai inrealta' ma contro gli immigrati filippini, indiani, nigeriani, vietnamiti e ce ne sono a frotte e quelli si' illegali e disperati che appunto entrano con visa L e lavorano in nero.

gli expats sicuramente prendono il doppio e il triplo del cinese medio ma la pacchia non durera' in eterno !

comunque anche l'ultimo degli english teachers prende almeno 5-600 euro al mese, spesso con vitto e alloggio pagato.

giusto ? sbagliato ? e' semplicemente una espressione della domanda e offerta, prima o poi i salari caleranno per gli english teachers visto che ne sono troppi, per tutto il resto idem non e' piu' come anni fa che le multinazionali pagavano salari da paura e produrre in cina non e' neanche piu' sto gran risparmio ora come ora infatti molti stanno spostando in vietnam, cambogia, india, indonesia... dove tral'altro i governi rompono enormemente meno i coglioni agli investitori !

infatti mi stupisce che nonostante sia un paese cosi' ostile a livello burocratico tutte le aziende fannoa a gara per andare in cina e poi prendersi inchiappettate clamorose magari.

di avventurieri poi ce ne sono tanti, ma direi proprio che di norma scelgono posti come cambogia filippine e thailandia ! la cina e' troppo regolata checche'poi appunto pagando tutto e'possibile ... non e' un posto che direi faccia troppo al caso dell'avventuriere ... ora come ora Phnom Penh, Manila ,e Pattaya sono le capitali degli avventurieri e dei personaggi piu' eccentrici.

condivido è già qualche anno che gli stipendi si sono abassati notevolmente, non vedo più la convenienza quindi di impartare il cinese o produrre li ma adesso qua va di moda insegnare il cinese hai bimbi.... che manco imparano l'italiano poi.... ma fa figo avere la tata cinese
l'altra sera a scuola una mamma si lamentava dei compiti con la preside..... dopo è venuta a proporre di fare un corso di cinese per i bambini.... gli avrei applaudito :smiley_grin:

marcowong

  • Socio di Associna
  • Livello: Cittadino del Mondo
  • *
  • Post: 2.010
    • Mostra profilo
    • http://www.marcowong.it
Re:
« Risposta #23 il: 12 Dicembre, 2011, 23:20:13 pm »
Sappi comunque che sono le stesse scuole di lingue, tanto per citare l esempio classico dell insegnante d inglese, che includono nel "package" le pratiche del visto, visto che nessuna scuola ti assume senza averti fatto un colloquio e nel caso del colloquio devi comunque uscire dal paese, cosa che non mi risulta in giappone, dove basta che la ditta    si funga da garante.... o in italia. Stessa cosa vale per chiunque si sia fatto un viaggio in cina e abbia poi avuto intenzione di trovarsi un lavoro sul posto. O secondo te si può lavorare all estero solo se mandati in trasferta dalla propria ditta?

per me sarebbe ragionevolissimo avere la possibilità di andare in un paese per cercarsi un lavoro, e una volta trovato cambiare il proprio visto in uno di lavoro sul luogo.
Però non è una possibilità che l'attuale legge italiana (o anche quella cinese) preveda in modo agevole.
Per cui, dal punto di vista legale, chi entra in Cina con un visto turistico per lavorare in attesa di potersi regolarizzare con un visto di lavoro non è diverso dal clandestino in Italia in attesa di un qualche condono o altra scappatoia per rimanerci, visto che la stragrande maggioranza dei clandestini in Italia vi è entrata in modo regolare.
Entrambi hanno la mia comprensione umana per lo scontro che devono intraprendere giorno per giorno con leggi inadeguate ed anacronistiche, siano esse italiane e frutto di politiche idiot-populiste o cinesi e risultato di una esagerata tendenza al controllo sociale.

vasco reds

  • Livello: Cittadino del Mondo
  • *****
  • Post: 12.160
  • Sesso: Maschio
  • vasco rossi andrologo, psicoterapeuta
    • Mostra profilo
Re:\
« Risposta #24 il: 13 Dicembre, 2011, 06:25:42 am »
per quanto ne so non è un proplema solo della repubblica popolare cinese i della repubblica italiana, anche negli stati uniti d'america e in tantissime altre nazioni c'è lo stesso problema
« Ultima modifica: 14 Dicembre, 2011, 06:48:58 am da vascoexinhong »

cavallo

  • Livello: Cittadino del Mondo
  • *****
  • Post: 14.723
  • Sesso: Maschio
  • silvio marconi, antropologo e ingegnere
    • Mostra profilo
Re:\
« Risposta #25 il: 13 Dicembre, 2011, 20:42:57 pm »
quoto marco
« Ultima modifica: 13 Dicembre, 2011, 20:46:08 pm da cavallo »
"anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti" (Fabrizio De André)

ZhouEnlai

  • Livello: Straniero / Laowai ben inserito
  • ***
  • Post: 153
    • Mostra profilo
Re:
« Risposta #26 il: 14 Dicembre, 2011, 05:38:34 am »
purtroppo da un lato si liberalizza l'import/export di merci e capitali ma dall'altro si tiene ancora un cappio molto stretto sul movimento dei lavoratori o anche solo dei turisti !

e' un problema indubbiamente globale, sono pochissimi i paesi dove anche con passaporto europeo sia semplice trasferirsi vivere e lavorare, ad esempio e' molto piu' facile farlo a HongKong che non nella vicina Svizzera !

non penso cambiera' mai nulla in merito anzi puo' solo peggiorare visto l'attuale trend sui visa e sulle leggi che regolano gli investimenti stranieri.

e a che serve poi ? esempio in Japan vogliono che tu abbia la laurea e assuma 2-3 dipendenti giapponesi anche solo per aprire una tabaccheria o un bar di 2 metri quadrati ... finisce quindi che l'investitore straniero usa un prestanome o si sposa una japponese (a sua volta matrimonio di convenienza, o seguito da divorzio poco dopo), i trucchi sono infiniti, come e piu' che in italia direi  ...




Sun_Tzu

  • Livello: Straniero / Laowai ben inserito
  • ***
  • Post: 193
    • Mostra profilo
Re:\
« Risposta #27 il: 13 Gennaio, 2012, 22:41:20 pm »
Salve.

Concordo in pieno con quello che ha scritto ZhouEnlai.
Rispecchia molto la mia preoccupazione....purtroppo viviamo in un periodo in cui non ci si preoccupa più degli altri, ma si pensa solo a se stessi e ai propri interessi.....questo vuole dire andare a discapito di chi vuole crescere onestamente e che si impegnano per mantenersi e mantenere la propria famiglia.......
Secondo me dovrebbero aumentare sempre di più i controlli su chi vuole andare a vivere in un altro paese o chi vuole sposarsi con uno/a straniero/a, per vedere se questa persona ha buone intenzioni oppure no.
Si può influire negativamente su molti aspetti (economico, culturale, sociale....).
Mi viene in mente una domanda su un sito in cui un utente chiedeva se conveniva acquistare i prodotti in un Paese a bassissimo costo per poi rivenderli ad un prezzo più alto.....( ometto il Paese -solo al pensiero di quello che aveva scritto l'utente....-) in questo modo sarebbe andato a discapito di chi momentaneamente non riesce a campare e si andrebbe a rovinare anche l'economia del paese in cui si trova...... non oso pensare (con l'informazione che viaggia velocissima) cosa potesse succedere se tutti gli utenti prendessero (per risparmiare ed arricchirsi) in considerazione l'idea scritta da quell'utente.....
Il problema, secondo me, e' momentaneamente questo.
Mi farebbe piacere avere delle Vostre opinioni in merito a ciò.

vasco reds

  • Livello: Cittadino del Mondo
  • *****
  • Post: 12.160
  • Sesso: Maschio
  • vasco rossi andrologo, psicoterapeuta
    • Mostra profilo
Re:
« Risposta #28 il: 14 Gennaio, 2012, 07:17:20 am »
che prodotti erano?