credo che i consigli di marco siano assai giusti e vorrei solo aggiungere alcuni elementi.
1) mercati di nicchia (certamente i più interessanti nella fase attuale per il madeinItaly enogastronomico in Cina):
- per evitare gli errori/orrori commessi da chi (selezionato con criteri clientelarpolitici in Italia) ha malgestito la vicenda "CasaItalia" a Beijing (credendo di poter spacciare prodotti CRAI ai Cinesi come "prodotti di nicchia"...) occorre a mio parere avere ben chiaro che intendiamo per "nicchia" e trarne le conseguenze:
* non basta il contatto con le cantine (o il fornitore di altri tipi di prodotti) italiane e con l'importatore in Cina, ma occorre porsi il problema del marketing con caratteristiche, appunto, "di nicchia";
* conseguentemente occorrono prima una indagine di mercato e la creazione degli adeguati rapporti con i ristorabbti in Cina (specie a Shanghai, Beijing, ecc.) di fascia alta che servabo vini italiani;
* occorre quindi creare una strategia promozionale imperniata su tali ristoranti (con accordi chiari e precisi), che includa eventi, presentazioni, degustazioni, partecipazione di testimonials, ecc., valutandone i costi ed i tempi di ammortizzamento;
- in secondo luogo, come sanno fare assai bene i francesi, occorre "costruire la moda" e "valorizzare l'immaterialità" del prodotto, il che sigbidica:
* concorsi fra clienti e ristoratori con premio viaggio nella regione italiana di produzione e visita delle cantibe 8se si tratta di vino);
* uso di posters, elementi di arredo, ecc. evocativi dell'area di produzione nei locali in cui il prodotto é reperibile;
* promozione in negozi alimentari di alta gamma vicini ai ristoranti prescelti;
* coinvolgimento nella promozione degli Enti Locali italiani, con iniziatibe che valorizzino l'"intorno", il "contesto" storico-culturale dell'area di produzione (esattamente come fanno i Francesi coi "produits du terroirs"...);
* iniziative promozionali in occasione di altri tupi di evebti attinenti il made in Italy (esempio: moda) e di eventi cinesi di alto livello (inaugurazioni, cerimonie, ecc.=;
* sponsorizzazione parziale di eventi del tipo suddetto;
* contatti con gli operatori dei media cinesi, specie televisivi, e con i giornalisti che si occupano di enogastronomia e prodotti di tendenza, per favorire la promozione del prodotto in forma diretta e indiretta (ossia al di là dei semplici spots pubblicitari...)
senza questo che non é "contorno" ma scheletro di una strategia "di nicchia"...meglio lasciar fare ai Francesi.....