Io sinceramente ero fiducioso nel voto degli italiani all'estero.
Berlusconi pensava che approvando la legge Tremaglia (quella che ha dato il voto e la possibilità di candidare parlamentari agli italiani all'estero) i suoi connazionali all'estero gli sarebbero stati riconoscenti e avrebbero ricambiato "la cortesia" con il voto per la CDL.
Ma il premier aveva una visione antiquata degli italiani all'estero: se li immaginava come dei nostalgici del nostro paese, di quelli che parlano un po' italiano, un po' dialetto (come spesso si vede nei film americani) tipo "Ue' paisa' anch'io italian", con la valigia sempre pronta...ma non è così. Si è dovuto scontrare con persone ben più consapevoli della loro condizione di emigrati, e per nulla raffigurabili allo stereotipo che il Berluskaiser aveva in testa. Persone che con sforzi e sacrifici si sono guadagnate (con fortune alterne, certamente) una dignitosa posizione sociale nel paese ospite.
Gli italiani all'estero hanno potuto fare il confronto tra quanto si pensa e si scrive in Italia riguardo alla nostra politica e quanto, invece, si pensa e scrive nei rispettivi paesi in cui sono emigrati...E la verità è che son ben pochi i giornali stranieri che hanno parlato bene del governo Berlusconi.
Per forza di cose, le testate giornalistiche straniere hanno potuto scrivere dei fatti politici italiani con maggior distacco e meno freni inibitori rispetto alle nostre testate (seppur schierate per la sinistra come il Corriere o la Repubblica).
Se a questo aggiungiamo le pessime figure internazionali fatte dal primo ministro uscente (frasi come "la proporrò per il ruolo di kapò" rivolto al parlamento europeo a quel parlamentare tedesco, le sue affermazioni deliranti sul minor grado di civiltà delle popolazioni medio-orientali, le recenti affermazioni sul comunismo cinese...etc etc -sono tantissime, ahimè..-) il quadro è completo: l'italiano all'estero (magari residente in Cina, in Germania... ma un po' ovunque) avrà deciso di esprimere il suo voto di protesta e di liberazione da questa persona che probabilmente li ha anche resi oggetti di scherno presso le rispettive popolazioni ospite (non mi risulta difficile immaginare lo slogan <<Italiani: pizza, mafia e mandolino>> sostituito da <<Italiani: pizza, mafia e Berlusconi>>). E per questo hanno votato a sinistra (pur magari ignorando il programma di Prodi&co.).
Quanto alla "grande coalizione", idra, sono daccordo con te: sarebbe un progetto interessante, ma altamente inattuabile allo stato attuale con questi politici. In un'ipotetica grande coalizione il signor Berlusconi cercherebbe di far passare a legge nuove ed ulteriori norme a tutela dei suoi interessi. Ricordiamo che Berlusconi non è in galera (ma per com'è la legge italiana, non ci finirebbe comunque in galera) perchè ha goduto dell'immunità parlamentare e nel frattempo ha "aggiustato" la sua posizione davanti alla Legge con leggi e leggette fatte ad personam...
Quindi, si alla grande coalizione in futuro (anche se ci vuole un altissimo senso di stato per portare avanti con successo un progetto così ambizioso) e si, per completare le tematichi fin qui da voi affrontate, al voto agli immigati che han deciso di stabilirsi nel nostro paese, e che con la loro attività ed il loro lavoro, contribuiscono ad accrescere anche la ricchezza dell'Italia.
E dopo questo comizio, mi candido anch'io a questo punto
Se non dovessimo scriverci prima, Buona Pasqua a tutti (anche se non è una festa cinese, lo so...)