Secondo me invece è stato l'esatto contrario
Eh ma non hai considerato che io ho parlato di consultazioni elettorali e refendarie e non solo delle seconde.
La paura nelle prime non c'era ma il risultato dissonante dal condizionamento mediatico è stato identico.
Quanto al battage per Fukujima, il suo momento di massima intensità è stato troppo distante dalla data dei referendum per considerarne provato l'effetto.
Che il governo Berlusconi sia alla frutta è un dato di fatto, riguardo a Fukushima (ma si scrive fukushima o fukujima? :roll: ) 3 mesi non son tanti, han martellato fino all'ultimo, all'infedele della scorsa settimana il presidente di slow food (ho messo il video su youtube:http://www.youtube.com/watch?v=HXFSpkCYh4s ) ha avuto il coraggio di affermare che a Tokyo è iniziato l'esodo per fuggire dalle radiazioni e nessuno ha provato a contraddirlo, questo è terrorismo mediatico e lo trovo vergognoso! :evil:
Sul triplice disastro giapponese è stata fatta tantissima disinformazione, tuttavia non si pu? minimizzare assolutamente la gravità dell'incidente nucleare: secondo me di quest'ultimo, se ne sta parlando fin troppo poco, in realtà.
Certo, a Tokyo non c'è ancora un vero e proprio esodo, forse perchè non avrebbe neanche troppo senso, dato che la radioattività si sta spargendo ovunque, indipendentemente dalla distanza dalla centrale.
Per capire meglio cosa sto dicendo, potrebbe esserti utile leggere questo articolo che spiega cosa sono gli "hot spots".
http://mdn.mainichi.jp/mdnnews/news/201 ... 0000c.html
Questi accumuli radioattivi possono prodursi ovunque...a Tokyo come ad Osaka.
E' un DISASTRO, inutile minimizzare.
Spero siano in molti a pensarla come te, magari abbasseranno i costi dei voli aerei per andare in Giappone! :roll: io, mentre in Italia si parlava di "apocalisse" me ne stavo a Tokyo a mangiar sushi..ognuno nella vita fa le proprie scelte. 
La mia opinione sulla gravità della situazione non si basa su un infondato allarmismo, ma sulle informazioni che leggo quotidianamente, specie sulla stampa giapponese, dato che è quella che fornisce un maggior quantitativo di notizie. Ribadisco che è vero che nella stampa italiana (ma anche internazionale) inizialmente è stata fatta tantissima disinformazione; sono state dette cose assurde sul triplice disastro nipponico, a volte per pura e semplice ignoranza, altre per spettacolarizzare, altre ancora per strumentalizzare la vicenda a fini politici. In Italia si è acceso nei salottini politici televisivi un dibattito sul nucleare, ma nei tg non è stato fatto un accurato e serio aggiornamento quotidiano sull'evoluzione della situazione nipponica, forse perchè immagini e dati dal luogo della tragedia impattano maggiormente sulla coscienza delle persone piuttosto che gli sterili battibecchi tra i politici.
Poco prima del referendum, mi sono scontrata in un altro forum con alcune persone (pronucleariste) che sostenevano che in Giappone NON ci sono stati evacuati a causa delle radiazioni, e venivo accusata di mentire a proposito! Non capivo se lo facessero per sfottermi, o per reale ignoranza...Probabilmente per entrambe le ragioni. Ribadisco che nei media italiani, dopo un'iniziale exploit, Fukushima è via via quasi scomparsa, e se ne sta tornando a parlare un po' di più ora, nel post-referendum.
Vedere persone che minimizzano le conseguenze di questa tragedia mi riempie di rabbia perchè lo trovo irrispettoso verso quei poveri abitanti che non solo hanno sofferto le devastazioni dello tsunami e del terremoto, e continuano a non avere pace a causa dei continui aftershock di elevata magnitudo, ma devono anche convivere col timore di vedere i propri bambini ammalarsi. Queste persone finora hanno convissuto in modo relativamente tranquillo a fianco delle centrali, perchè gli era sempre stato detto che erano sicure. E non è che i giapponesi siano più sciocchi e creduloni degli altri; questo meccanismo di persuasione viene messo in atto dalla lobby nucleare, con un certo successo, da sempre in tutto il mondo. Dopo Fukushima, la Francia ha avuto il coraggio di dire che i suoi reattori sono al top della sicurezza, quando guarda che razza di articolo ho trovato, risalente al 14/02/2011:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/02 ... ofi/91987/Sì sì, proprio sicuri.
Purtroppo, l'omertà attorno all'industria nucleare è la prassi, e si fa credere alla gente che basti qualche misura di sicurezza in più affinchè non accada nulla. Ma non sarà mai possibile garantire una piena sicurezza: ci sarà sempre chi non rispetterà tutte le misure necessarie per motivi di risparmio, il difetto di fabbrica, l'errore umano, l'evento naturale catastrofico che si credeva (o si voleva credere) fosse impossibile che si potesse verificare...
E quando si verifica un incidente, la verità è che la situazione non sarà mai portata realmente sotto controllo, e le conseguenze si faranno sentire per moltissimi anni.
Se si tace su questi problemi, se li si ignora e minimizza, le cose non potranno mai cambiare.
Attualmente, vedo Paesi come la Germania e l'Italia, che hanno detto definitivamente (si spera) NO al nucleare; vedo il Giappone, che non potrà ignorare il malcontento del suo popolo (i più recenti sondaggi dimostrano come la maggioranza dei giapponesi sia ormai contraria al nucleare), e che pertanto, pur avendo una situazione di approvvigionamento energetico più complessa rispetto a quella di Italia e Germania, dato che a differenza di queste ultime, essendo un'isola, non pu? importare energia elettrica dall'estero, dovrà quasi di certo ripensare seriamente le sue politiche energetiche (mi sembra che sia la sinistra, che la destra, concordino su questo punto, dato che ignorare i segnali dal popolo equivarrebbe ad un suicidio politico).
Ma vedo ad esempio una Francia sempre più boriosa, che non accenna affatto a rivedere le sue politiche energetiche, ma anzi, sta traendo vantaggio dalla debacle di uno dei suoi maggiori competitor (il Giappone) nell'ambito della vendita delle tecnolgie nucleari, per galvanizzare l'immagine della propria industria (pensiamo ai benefici pubblicitari, oltre che economici, che l'AREVA si è assicurata accaparrandosi il contratto per decontaminare le acque alla centrale giapponese).
E ci sono tanti altri Paesi, anche tra gli emergenti purtroppo, che continuano a puntare sul nucleare, anche dopo quello che è successo...
Quante Three Mile Island, Chernobyl e Fukushima dovremo ancora avere? Una tecnologia simile, che pu? contaminare per decine e decine di anni l'ambiente e le persone, come pu? essere vista come "progresso"?
50/60 anni fa poteva aver senso parlare di nucleare, ma ad oggi, con tutte le tecnologie alternative, non penso ne abbia affatto.
Secondo me i Paesi che già dispongono di centrali dovrebbero progressivamente smantellarle, e nel frattempo integrare con le rinnovabili. E se questo non dovesse bastare a soddisfare i bisogni energetici di un Paese, allora si tagliano i consumi superflui.
O dobbiamo continuare ad ammazzarci a furia di guerre per accaparrarci i combustili fossili, e a furia di inquinamento? Mah.
Quando vedo questo
http://www.youtube.com/watch?v=J9d5pOoixpgmi vengono i brividi.
