per aggiornare tutti delle trattative in corso sulla questione dei grossisti di Paolo Sarpi, volevo riportare per intero questa notizia comparsa sul sito di
www.corriere.it22 maggio 2007
Lite tra Regione e Provincia sull'uso dell'ex Alfa
Chinatown, oggi la decisione sul trasferimento
Il portavoce della comunità: sentiremo i commercianti e daremo
una risposta. Penati: aiuti in cambio di un patto di legalità
L'ultimatum è per venerdì. Ma già ieri sera la comunità cinese di via Paolo Sarpi si è riunita per decidere se dire sì o no alla proposta di Regione e Comune al trasferimento ad Arese. Oggi, assemblea per la decisione finale. Ma da Filippo Penati, presidente della Provincia arriva una richiesta. ½Se le istituzioni intervengono nella dislocazione aiutando e facilitando il trasferimento, allora si deve pretendere che la comunità cinese firmi un patto di legalità esattamente come è stato fatto giustamente per i romò. Penati elenca anche i punti del patto.
½Rispetto dei tempi e dei diritti dei lavoratori, niente lavoro minorile, qualità dei luoghi di lavoro e impegno a non produrre merce contraffatta?. Richiesta legittima dal punto di vista della legalità, ma che rischia di complicare un quadro già molto complesso. Ieri c'è stato il vertice a Palazzo Marino tra il vicesindaco Riccardo De Corato, i rappresentanti della comunità cinese e i residenti con l'associazione di ViviSarpi. Il vicesindaco ha ribadito che la risposta della comunità cinese deve arrivare entro venerdì. Se dovesse essere positiva il Comune è intenzionato a rivedere i tempi dell'attuazione dell'isola ambientale prima e pedonale poi. Da parte cinese per ora nessuna decisione.
½Non sappiamo ancora che cosa decideremo di fare - ha risposto Hu Xiao Bing, uno dei portavoce - dobbiamo consultare i commercianti. Ognuno ha la sua idea: c'è chi è disponibile anche ad andar via e chi invece vuole rimanere?. ½Questa sera (ieri per chi legge, ndr) - dice Angerlo Ou, altro portavoce della comunità - inizieremo la consultazione e domani (oggi per chi legge, ndr) daremo la risposta definitiva?. Ma nella triangolazione Regione, Comune e cinesi si inserisce anche la Provincia. Che già in precedenza aveva criticato lo spostamento dell'ingrosso da Chinatown, accusando Formigoni di aver abbandonato il progetto del polo della mobilità sostenibile. Parole che avevano provocato la dura reazione del Pirellone. ½Parole indegne e razziste?.
Ieri la replica di Filippo Penati. ½? sbagliato pensare alla vicenda della comunità cinese come a un fastidio, accusando gli altri di razzismo. Vuol dire partire con il piede sbagliato?. Penati ribadisce le perplessità sulla scelta dell'ex Alfa di Arese. ½Ho dei dubbi che senza un progetto complessivo si possa, in fretta e in furia, destinare a commerciale parte dell'area. Ragioniamone insieme?. E qui arriva al nocciolo. ½Se i rapporti sono tra privati, benissimo, nessuno pu? impedirlo. Ma se invece ci si mette di mezzo il peso delle istituzioni per favorire giustamente la dislocazione, si metta un punto fermo?. Quale? ½Un patto di legalità sottoscritto prioritariamente con i commercianti di Chinatown. Ai rom giustamente è stato chiesto. In cambio dell'apporto delle istituzioni si chieda la stessa cosa alla comunità cinese. ? il minimo?.
Maurizio Giannattasio"
link dell'art:
http://www.corriere.it/vivimilano//cron ... arese.html