abolizione del cinese in onu - page 2 - Generale - Associna Forum

Autore Topic: abolizione del cinese in onu  (Letto 7818 volte)

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ChinaHxC

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« Risposta #15 il: 20 Luglio, 2006, 01:14:29 am »
Ok sono lingue morte, su questo non ci piove, ma lo sono perchè non vengono parlate. Semplificare il cinese è una questione di comodità non ha riscontro nel parlato, come ti ha spiegato glaus confondi lingue con sistemi grafici.

Vorrei che non ti concentrassi sui cavigli e aprissi gli occhi su ci? che realmente volevo spiegarti: Non si sta negando la possibilità di redigere documenti ufficiali in lingua cinese, ma in cinese tradizionale e questa scelta non presenta nessi logici con delegittimazione di cultura. [/u]
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da ChinaHxC »
Solitudo punk hardcore.

glaus

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« Risposta #16 il: 20 Luglio, 2006, 09:54:55 am »
Citazione da: "aron"
Il sanscritto o il latino sono lingue morte...

Il cinese tradizionale nn è una lingua morta...

L'analogia che proponi non ha alcuna attinenza. Ci? che tu chiami cinese tradizionale è una lingua moderna che continua a proporre i caratteri tradizionali (o complessi; in cinese 繁体字) mentre in RPC si usano varianti grafiche (meno di 2400 caratteri semplificati su un totale di circa 60.000, 简体字) , ma la grammatica e la sintassi non hanno nulla a che vedere con il cinese antico. Sono due lingue diverse.

Facciamo un esempio:
你吃葚麼/你吃什么 (cosa mangi?) sono scritte con gli stessi caratteri (sebbene abbiano una struttura diversa) e sotto le stesse regole grammaticali.
Per contro nessuno usa più 见/見 per fare la forma passiva.
Il cinese tradizionale che puoi leggere nei documenti O.N.U. è una lingua moderna e non ha senso paragonarla al latino e al sanscrito.
Ancora una volta hai confuso lingue con sistemi grafici.

Il cinese antico è una lingua morta

A proposito, in alcune aree estremamente conservatrici dell'India il sanscrito è ancora utilizzato.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da glaus »

Levin

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« Risposta #17 il: 20 Luglio, 2006, 23:50:24 pm »
Poi penso che ormai la maggior parte usino il semplificato, a me per esempio insegnano semplificato con affianco parentesi tradizionale (scuola qui a Milano) ed e' molto piu' semplice scrivere e usare il primo che il secondo sopratutto per principianti come me, figuriamoci per gli occidentali e il resto del mondo.
Se vogliamo aspirare al primato di prima potenza mondiale questo e' un passo neccesario il semplificare e diffondere la lingua e scrittura cinese il piu' possibile senno non la impara nessuno pur mettendoci tutta la buona volonta'.
Gli Stati Uniti essendo la prima potenza mondiale tutti usano l'inglese come lingua universale anche se quello tradizionale dell'Inghilterra es. Football/Soccer e il dollaro (ora anche l'euro) viene riconosciuto in tutti i paesi.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Levin »

glaus

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« Risposta #18 il: 23 Luglio, 2006, 08:28:28 am »
Non correre, Levin. Ammesso che la Cina avrà il primato di prima potenza mondiale (e io ne dubito) sono quasi convinto che la lingua franca sarà l'inglese e non il cinese.

Hai ragione sull'utilità della semplificazione dei caratteri, ha migliorato non di poco l'appprendimento scolastico della lingua ufficiale in RPC.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da glaus »

aron

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« Risposta #19 il: 23 Luglio, 2006, 21:26:51 pm »
Penso anch'io che le lingue seguono la rilevanza politica, economica e militare di un paese.  La Cina ci sorprende molto che non sia l'unica superpotenza come dicono molti analisti e questa è un anomalia. Ma la storia si ripeterà tra non molto e come diceva Napoleone (che ammiro molto) : "Quando la Cina si risveglierà, il mondo verrà scosso dalla forza di un terremoto". Penso che queste parole sono state molto profetiche.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da aron »

Levin

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« Risposta #20 il: 25 Luglio, 2006, 03:23:53 am »
Citazione da: "glaus"
Non correre, Levin. Ammesso che la Cina avrà il primato di prima potenza mondiale (e io ne dubito) sono quasi convinto che la lingua franca sarà l'inglese e non il cinese.

Hai ragione sull'utilità della semplificazione dei caratteri, ha migliorato non di poco l'appprendimento scolastico della lingua ufficiale in RPC.


Ok allora facciamo una bella scommessa se la Cina non raggiungera' il primato mondiale nei prossimi anni ti offro una cena :-D

Veramente profonda e profetica la frase di Napoleone.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Levin »

Alexblue

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« Risposta #21 il: 25 Luglio, 2006, 09:29:09 am »
una scommessa ke dura anni???

mi sa ke nessuno paga + la cena :-D
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Alexblue »

cilex

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« Risposta #22 il: 25 Luglio, 2006, 09:39:53 am »
1) la frase è detta apposta perchè sanno che non si sveglieranno mai...... sono troppo tonti.... :(

2) SE DOVESSE DIVENTARE LA PRIMA SUPERPOTENZA, GLI CONSIGLIO DI CAMBIARE PRIORITà E METTERE I PROPRI CITTADINI AL PRIMO PIANO.  :-D  :-D
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cilex »
Non lasciatevi scoraggiare da coloro che delusi dalla vita, sono diventati sordi ai desideri più profondi ed autentici del loro Cuore!!!

Giovanni Paolo II 16.X.1978 - 2.IV.2005

Feichow

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« Risposta #23 il: 25 Luglio, 2006, 15:59:07 pm »
2000-3000 anni fa la scrittura era diversa da quella tradzionale di oggi... se non altro perchè fu Qinshihuang ad unificarla ...

meglio quello semplificato, d'altronde secondo voi l'italiano che usiamo noi adesso è uguale a quello di 500 anni fa? Oppure l'inglese? Chi riesce a leggere il Decameron del Boccaccio senza traduzione e note a margine? Difficile eh...quindi è giusto che si utilizzi la lingua e la forma comunemente più utilizzata. Non andrà mai persa perchè ci sono gli studiosi o uomini di cultura che manteranno viva la forma antica.
Se non altro perchè a Taiwan, quasi 30 mln di abitanti, continuano ad utilizzarla. Più da contare i caratteri cinesi all'interno della lingua coreana e giapponese che sono quelli veramente antichi, che non sono stati cambiati nel processo di "semplificazione dei caratteri tradizionali".


Citazione da: "aron"
Detto bene...
Il cinese tradizionale ti permette di conoscere e capire testi antichi risalenti a 2.000 o 3000 anni fa. Conoscete un altra forma di scrittura "utilizzato oggi" che ha queste stesse facoltà?

La risposta è nessuna.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Feichow »

glaus

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« Risposta #24 il: 25 Luglio, 2006, 18:57:34 pm »
A dire il vero, la scrittura anche durante la dinastia Qin e Han manterrà la presenaza di varianti grafiche e lessicali, come testimoniato dai manoscritti di Shuihudi, Mawangdui, etc.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da glaus »

alfa

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« Risposta #25 il: 26 Luglio, 2006, 03:53:41 am »
L'abbolizione del cinese tradizionale dal onu, non significa la morte di una lingua.  
Come esempio del greco classico o il latino,tuttora si studia ancora.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da alfa »

glaus

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« Risposta #26 il: 26 Luglio, 2006, 09:15:02 am »
Ma non vuol dire nulla. In fondo, su circa 60.000 caratteri solo 2300 circa sono stati semplificati; inoltre la lingua rimane la stessa.
Che pericoli ci possono mai essere?
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Levin

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« Risposta #27 il: 26 Luglio, 2006, 13:46:40 pm »
Citazione da: "glaus"
Ma non vuol dire nulla. In fondo, su circa 60.000 caratteri solo 2300 circa sono stati semplificati; inoltre la lingua rimane la stessa.
Che pericoli ci possono mai essere?


Si infatti non e' come il passaggio da Latino ad Italiano che nonostante le radici e' cambiato praticamente del tutto, in fondo si tratta solo di semplificare "alcuni" caratteri complicati da scrivere (nemmeno mia madre li sa nonostante fosse abbastanza secchiona).

p.s. la cena ce l'ho assicurata... :-D
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vasco reds

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Re:abolizione del cinese in onu
« Risposta #28 il: 13 Giugno, 2012, 11:10:19 am »
eppure c'è che diche che il tradizionale è molto più intuitivo del semplificato