anche in questo caso è il tribunale del lavoro di milano (come in altro caso) che decide per il servizio sanitario delle marche....
La riflessione che va fatta di fronte a questa notizia non è sulla competenza territoriale del giudice ma sull'arretratezza della legislazione italiana che conserva ancora norme per l'accesso al pubblico impiego che mantengono il requisito della cittadinanza, introdotto in epoca fascista, costringendo la giurisprudenza a dichiararle contrastanti con normativa europea di diretta applicazione e quindi non più in vigore.
Ed è un'arretratezza duplice, perché riguarda il legislatore, vale a dire il parlamento, che non aggiorna la legislazione su questioni così prioritarie, e anche la pubblica amministrazione, che nei suoi bandi continua ad applicare disposizioni che essa stessa per prima dovrebbe considerare inefficaci, senza costringere la magistratura a ricordarglielo.