articolo sul messaggero di oggi "Chinatown balzo in ava - Attualità - Associna Forum

Autore Topic: articolo sul messaggero di oggi "Chinatown balzo in ava  (Letto 3790 volte)

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questo topic.

marcowong

  • Socio di Associna
  • Livello: Cittadino del Mondo
  • *
  • Post: 2.010
    • Mostra profilo
    • http://www.marcowong.it
articolo sul messaggero di oggi "Chinatown balzo in ava
« il: 22 Agosto, 2006, 14:43:49 pm »
Salve a tutti,

oggi nelle cronache locali del Messaggero c'erano diversi articoli sulla nuova espansione economica dell'imprenditoria cinese.
Il tema conduttore era che a Roma l'imprenditoria cinese sta scavalcando i confini territoriali di piazza Vittorio e dei negozi di abbigliamento, e si stanno creando nuove attività come alberghi ed altri tipi di commercio.

Invio il link per vostra maggiore fruibilità:
http://www.ilmessaggero.it/index.phpòtt ... ps=0&vis=G

vi sono poi nelle pagine interne ulteriori articoli tra cui:
http://www.ilmessaggero.it/view.phpòdat ... e=STANDARD
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da marcowong »

aron

  • Livello: Cittadino del forum di AssoCina
  • ****
  • Post: 1.240
    • Mostra profilo
(Nessun oggetto)
« Risposta #1 il: 22 Agosto, 2006, 17:33:31 pm »
E divertente leggere alcune cose :-D .   Si vede che sono in un altro pianeta questi giornalisti e anche l'intervistato.

E cosa accadra se gli italiani decidono di strangolare l'economia cinese con leggi discriminatorie tipo tutti i possedimenti cinesi sono d'ora in poi proprieta dello Stato italiano? Forse i cinesi perderanno qualche soldo? 8)

Ma cmq nn c'e bisogno di spingersi cosi in fondo, basta fare qualche verifica e controllo e il negozio o qualsiasi attivita cinese verra chiuso.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da aron »

Levin

  • Livello: Straniero / Laowai ben inserito
  • ***
  • Post: 500
    • Mostra profilo
(Nessun oggetto)
« Risposta #2 il: 22 Agosto, 2006, 20:45:59 pm »
Citazione da: "aron"
E divertente leggere alcune cose :-D .   Si vede che sono in un altro pianeta questi giornalisti e anche l'intervistato.

E cosa accadra se gli italiani decidono di strangolare l'economia cinese con leggi discriminatorie tipo tutti i possedimenti cinesi sono d'ora in poi proprieta dello Stato italiano? Forse i cinesi perderanno qualche soldo? 8)

Ma cmq nn c'e bisogno di spingersi cosi in fondo, basta fare qualche verifica e controllo e il negozio o qualsiasi attivita cinese verra chiuso.


Interessante leggi anti-ebraiche del giorno d'oggi hahaha l'Italia non avra' mai le palle basta che il consolato faccia una chiamata e arrivano come cagnolini, oltre che essere una cosa improponibile.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Levin »

glaus

  • Livello: Cittadino del forum di AssoCina
  • ****
  • Post: 908
    • Mostra profilo
(Nessun oggetto)
« Risposta #3 il: 22 Agosto, 2006, 22:08:28 pm »
Citazione da: "aron"
Ma cmq nn c'e bisogno di spingersi cosi in fondo, basta fare qualche verifica e controllo e il negozio o qualsiasi attivita cinese verra chiuso.

Se i commercianti cinesi commettono infrazioni (per esempio vendere prodotti contraffatti o non a normativa UE) è normale che vengano chiusi i loro negozi (Tutti gli stati hanno le loro leggi anti-ebraiche al giorno d'oggi....).
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da glaus »

marcowong

  • Socio di Associna
  • Livello: Cittadino del Mondo
  • *
  • Post: 2.010
    • Mostra profilo
    • http://www.marcowong.it
(Nessun oggetto)
« Risposta #4 il: 23 Agosto, 2006, 00:05:55 am »
dice il saggio (italiano): la legge viene applicata ai nemici ed interpretata con gli amici.
In altre parole in un contesto ostile anche se ti sforzi ti possono rendere molto difficile la vita.
Questa è una constatazione che vale sia in Cina che in Italia (senza scomodare paragoni fuori luogo con un passato per fortuna lontano).

In Cina ho dovuto gestire la nazionalizzazione di una joint venture a capitale italiano, in Italia vedo le difficoltà che la mia attuale azienda, una delle più grandi aziende cinesi, trova nell'entrare nel mercato italiano.
Negli anni in cui studiavo l'università in Italia mi sono mantenuto servendo gli involtini primavera, in Cina scambiavo volentieri due chiacchiere con la proprietaria del ristorante italiano vicino a casa.
La differenza viene dal clima che c'è in un particolare momento storico, dalle tendenze del periodo.
Ed in questo particolare momento mi sembra che la tendenza in Italia sia quella di chiudersi nell'incertezza del proprio futuro, mentre la Cina di adesso è mediamente molto più aperta che nel passato anche recente.
Il mio ex collega che dopo la pensione ha deciso di aprire un night club a Pechino ha la vita più facile del piccolo commerciante cinese che  apre un locale qualsiasi a Roma.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da marcowong »

aron

  • Livello: Cittadino del forum di AssoCina
  • ****
  • Post: 1.240
    • Mostra profilo
(Nessun oggetto)
« Risposta #5 il: 23 Agosto, 2006, 03:33:51 am »
Quoto Marcowong :-D . Se quelli della finanza o qualsiasi corpo di polizia facessero un controllo, un anomalia nell'attivita cinese verrebbe fuori subito, come scontrini non emessi e altre cose... Ma questo nn e tutto se facessero la stessa cosa ad un italiano credo che molti chiuderebbero l'attivita. Quindi se tutti i giorni vengono a romperti le scatole tutti farebbero prima a non aprire il negozio. Cmq devo dire che i controlli sui cinesi sono sempre piu severi rispetto a quelli italiani il che non e giusto visto che molti italiani commettono le stesse infrazioni degli esercenti cinesi.
Significa che in italia esiste due standard di giudizio?

Ps: quelli del consolato non so nemmeno se esistono, dato che i cinesi si sono cavati bene o male sempre da soli e con le proprie tasche, magari se fossimo un consolato americano o britannico o di un qualunque paese industrializzato, anke l'India e meglio nel farsi rispettare. Sapete inoltre che i posti dell'ambasciata cinese vengono assegnati dal padre al figlio o ai parenti?
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da aron »

babo

  • Visitatore
(Nessun oggetto)
« Risposta #6 il: 23 Agosto, 2006, 12:36:21 pm »
Citazione da: "aron"
. Cmq devo dire che i controlli sui cinesi sono sempre piu severi rispetto a quelli italiani il che non e giusto visto che molti italiani commettono le stesse infrazioni degli esercenti cinesi.
Significa che in italia esiste due standard di giudizio?

Sapete inoltre che i posti dell'ambasciata cinese vengono assegnati dal padre al figlio o ai parenti?


Purtroppo è la pura verità, usare due pesi e due misure è costume diffuso ma moralmente intollerabile....'no schifo!!!

Succede lo stesso per le ambasciate e consolati italiani. E' un mondo chiuso, come altre "corporazioni" italiane, un sudicio residuo del mondo feudale.
Privatizzare, licenziare, flessibilità ecc.  sono facili da invocare per chi è protetto e inamovibile. Molto facile.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da babo »

Levin

  • Livello: Straniero / Laowai ben inserito
  • ***
  • Post: 500
    • Mostra profilo
(Nessun oggetto)
« Risposta #7 il: 23 Agosto, 2006, 13:15:02 pm »
Citazione
Ps: quelli del consolato non so nemmeno se esistono, dato che i cinesi si sono cavati bene o male sempre da soli e con le proprie tasche, magari se fossimo un consolato americano o britannico o di un qualunque paese industrializzato, anke l'India e meglio nel farsi rispettare. Sapete inoltre che i posti dell'ambasciata cinese vengono assegnati dal padre al figlio o ai parenti?


Sul serio si succede per parentela? Tarocco e corrotto 8O
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Levin »

babo

  • Visitatore
(Nessun oggetto)
« Risposta #8 il: 23 Agosto, 2006, 15:58:43 pm »
Successione dinastica.  :x
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da babo »

aron

  • Livello: Cittadino del forum di AssoCina
  • ****
  • Post: 1.240
    • Mostra profilo
(Nessun oggetto)
« Risposta #9 il: 24 Agosto, 2006, 04:07:33 am »
E per questo che sentendosi inamovibili dal loro posto , snobano in continuazione i problemi dei cinesi
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da aron »

dalang

  • Livello: Straniero / Laowai
  • **
  • Post: 54
    • Mostra profilo
(Nessun oggetto)
« Risposta #10 il: 27 Agosto, 2006, 00:47:37 am »
Ciao,

ho letto i due articoli in questione e... credo che siano arrivati con anni di ritardo.
Io frequento abbastanza spesso Paolo Sarpi a Milano e si nota decisamente un miglioramento continuo dei negozi e la nascita di altri settori merceologici come quelli descritti.

Io penso che non mancherà ancora molto al momento in cui le aziende cinesi inizieranno a comperare le aziende italiane. Lo so... è fantaeconomia ma lasciatemi immaginare. :D Alla fine succederà che noi produrremo per conto di ditte cinesi alcuni articoli.
I giapponesi hanno fatto così, per esempio la Honda Hornett e la CBF 600 sono fatte in Italia, il Transalp in Spagna...
Non vedo perché la Cina debba rimanere indietro in questo... anzi... FORZA! COMPERATECI! E mettete un po' di capitale in questo capitalismo italiano di debiti. :-D

E poi... non esistono due pesi e due misure... molti ma molti di più!!!

Permettetemi infine una considerazione.
Io noto, leggendo il forum, che spesso siete bersagliati dalla cronaca-spazzatura che vuole fingere di essere vero giornalismo.
Mi dispiace molto, veramente.
Però credo che bisogna trovare un rimedio a questo che non sia solo uno sfogo tra pochi ma che diventi un modo di far conoscere la vostra immensa cultura.

Marco
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da dalang »