Un pensiero di unione - Poesie & Pensieri - Associna Forum

Autore Topic: Un pensiero di unione  (Letto 1861 volte)

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LuceUniversale

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Un pensiero di unione
« il: 26 Novembre, 2008, 18:41:18 pm »
C'è una canzone africana che canta questo messaggio: le culture sono come le dita, tutte diverse e uniche, ma proprio per questo sono utili e così belle! Immagina se avessimo tutti pollici, tutti indici, tutti medi, tutti anulari o tutti mignoli! Sarebbe inutile. Così sono le culture, ognuna ha il suo modo per arrivare a ci? che tutti cerchiamo, e cioè la felicità e il benessere! Oggi il sistema, la società si muove sempre più per distruggere ogni cultura e renderci tutti robot stampati identicamente, tutti mignoli, o tutti anulari, tutti medi, indici o pollici! E' proprio grazie a ci? che c'è di diverso, che se messo insieme costruttivamente si pu? arrivare ad una visione totale. Tutti individuali ma insieme un'unica voce che canta all'unisono.
Non chiudetevi nel vostro piccolo ego, nella vostra soggettività, ci? che avete dentro voi non vale per tutti. I valori sono soggettivi, ci? che è utile per te è inutile per un'altra persona, ci? che è bello per te è brutto per un'altra ancora, e così via.
Proprio perchè tu cerchi di trovare il tuo benessere dovresti comprendere al meglio che gli altri hanno il tuo stesso bisogno di essere felici, di ottenere ci? che tu hai o che vuoi ottenere.
E' possibile stare bene senza calpestare la testa a nessuno,  avendo tutti la stessa libertà, tutti gli stessi diritti, ma anche tutti i propri doveri e dare il proprio contributo... differentemente a seconda della propria individualità. La diversità diventa veramente bella non condannandola perchè non rappresenta la propria individualità, ma proprio perchè è diversa che pu? aiutarci a farci crescere, a farci vedere cose che noi in determinati momenti della nostra vita non siamo in grado di vedere. Quando gli altri ci fanno notare un punto di vista diverso da quel che sosteniamo noi dovremmo esserne grati, perchè ci fanno un regalo, ci danno la possibilità di crescere, soltanto che noi continuiamo sempre a chiuderci nel nostro stretto guscio, cozzando a testa bassa ovunque.
Se ti apri agli altri gli altri si apriranno a te, se ti ostini a chiuderti gli altri faranno lo stesso, alimentando i contrasti e quindi le sofferenze, ci? di cui tutti ci lamentiamo ipocriticamente ogni giorno!

Tutti individuali ma insieme un'unica voce che canta all'unisono.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da LuceUniversale »

vasco reds

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« Risposta #1 il: 26 Novembre, 2008, 20:26:18 pm »
bel messaggio
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da vascoexinhong »

taotie

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« Risposta #2 il: 27 Novembre, 2008, 01:42:56 am »
Tenete conto però, senza voler fare metafore, che se non avessimo il pollice (opponibile) non potremmo manipolare gli strumenti, quindi anche tutte le altri sarebbero inutili...
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da taotie »

LuceUniversale

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« Risposta #3 il: 27 Novembre, 2008, 14:36:24 pm »
Citazione da: "taotie"
Tenete conto però, senza voler fare metafore, che se non avessimo il pollice (opponibile) non potremmo manipolare gli strumenti, quindi anche tutte le altri sarebbero inutili...

senza dubbio infatti niente è meglio o peggio,è semplicemente l'unicità delle dita che le rende efficenti e così belle :)
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da LuceUniversale »

cavallo

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« Risposta #4 il: 27 Novembre, 2008, 15:00:21 pm »
sono d'accordo in pieno con quel che scrive LuceUniversale e con la canzone/apologo africana (non a caso, africana). Mi permetto solo di rilevare che l'unità nella diversità pu? esistere solo laddove e con chi non ritiene gli altri sottouomini o non fa apologia di finta unità per mantenere logiche di oppressione.

Ho detto prima relativamente a quella canzone "non a caso africana", perché invece gli apologhi esaltatori dell'unità a cui siamo abituati nella nostra cultura fin dalle scuole sono ben altri.

Vi ricordate quello romano su patrizi e plebei, naturalmente forgiato dai patrizi? diceva che le varie parti della società equivalgono alle varie parti del corpo e che il ventre e le mani (plebei) dovevavo cooperare per il bene comune con la testa ed il cuore (patrizi); ovviamente ci? significava nei fatti come é avvenuto a Roma non rimettere in discussione privilegi obrobriosi dei patrizi per 700 anni!!!!

Vi ricordate la tripartizione della società feudale medievale occidentale? nobili (guerrieri)/preti/contadini (servi), intesi come 3 componenti che dovevano "collaborare"? naturalmente ci? significava che la terza doveva obbedire, farsi sfruttare, far violentare le proprie figlie, morire di fame, in silenzio, con la benedizione della seconda ed a vantaggio di essa (decime) e soprattutto della prima: ci volle la Rivoluzione Framcese per sconvolgere quella falsa unità.

Dunque, ben venga l'unità fra diversi e la collaborazione, il dialogo e l'arricchimento reciproco, ma senza che qualcuno usi questa unità e quelle diversità per trattare altri da servi o usi il dialogo per spargere veleni razzisti, suprematisti, neoschiavisti, neofeudali, neoteocratici!

altrimenti prima o poi si finisce legittimamente come Sparta o l'Impero Romano, Luigi XIV o Hitler ...
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
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