La rete G2 incontra il Presidente Napolitano
Al Presidente viene consegnato un appello per la riforma della legge sulla cittadinanza
Oggi 20 novembre 2007, Giornata nazionale per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, una delegazione della rete di figli di immigrati "G2 û Seconde Generazioni" verrà ricevuta dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
La delegazione, composta da bambini e adolescenti figli di immigrati , incontrerà il Presidente in occasione della celebrazione ufficiale della Giornata, promossa dalla Commissione parlamentare per l'infanzia e l'adolescenza, che si svolgerà dalle 12 alle 13 al Quirinale, alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, dei Ministri Rosy Bindi, Politiche per le famiglie e Paolo Ferrero, Solidarietà sociale, e di Anna Maria Serafini, Presidente della Commissione parlamentare per l'infanzia. Durante la cerimonia bambini e ragazzi, accompagnati dal Gruppo partecipazione del Coordinamento PIDIDA (Per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, che raccoglie oltre 40 ONG italiane) interverrà all'incontro, facendo ascoltare il punto di vista e le opinioni dei ragazzi.
In tale contesto la delegazione della rete G2 rivolgerà un appello al Presidente della Repubblica attraverso la voce di Ian Kiggundu, studente del liceo scientifico Newton (Roma), che consegnerà anche una lettera a Napolitano riguardante la riforma della legge sulla cittadinanza italiana (l. n.91 del 1992) che riguarda anche i figli di immigrati nati in Italia o nei Paesi di origine ma tutti crescitui in Italia.
Ecco alcuni passaggi della lettera:
"Caro Presidente, le chiediamo di ascoltarci e di non farci rimanere invisibili. Mentre i nostri amici e vicini ci riconoscono come italiani, l'attuale legge sulla cittadinanza impedisce a molti di noi di essere considerati italiani anche sulla carta. Noi siamo orgogliosi dei nostri genitori che lavorano in Italia per darci un futuro migliore, ma, Signor Presidente, noi, nati qui o arrivati qui da piccoli, ci sentiamo anche figli dell'Italia e adesso chiediamo a Lei di aiutare noi e le nostre sorelle e fratelli più piccoli a essere riconosciuti come tali. Crediamo che è anche a noi che Lei si rivolge quando parla a tutta la popolazione. Per questo le chiediamo di fare in modo che tutti i figli d'Italia abbiano le stesse opportunità di partenza e possano avere le stesse aspirazioni e non restino degli "Italiani con il permesso di soggiorno". Le chiediamo quindi di sollecitare il percorso della legge sull'accesso alla cittadinanza italiana, che noi speriamo possa finalmente riconoscerci tutti dei pari rispetto ai nostri coetanei, figli di italiani, amici, compagni di scuola, vicini di casa, con i quali, spalla a spalla, stiamo già diventando adulti".
Rete G2 - Seconde Generazioni
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