Farmaco anti-malaria cinese - Attualità - Associna Forum

Autore Topic: Farmaco anti-malaria cinese  (Letto 1212 volte)

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Alessandro

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Farmaco anti-malaria cinese
« il: 28 Novembre, 2006, 23:08:54 pm »
Citazione
Il nuovo farmaco italo-cinese servirà per combattere la malaria dei Paesi poveri, ma anche quella di ½importazione?

Nasce dalle montagne di Wuling, provincia dell’Hunan, nel cuore della Cina: è un nuovo farmaco antimalarico estratto dall’artemisia, una pianta nota nella medicina tradizionale cinese per la sua azione contro il plasmodio responsabile della malattia. E che viene coltivata in quota, per evitare la contaminazione da inquinanti ambientali. Il nuovo farmaco sarà il primo antimalarico ôeuropeoö basato sulla combinazione di artemisinina con un altro composto, la piperachina: si attende la registrazione entro l’anno prossimo.

SETTE TSUNAMI - Secondo i dati dell’Oms, la malaria è endemica in 105 Paesi, colpisce ogni anno 550 milioni di persone, provocando oltre un milione e mezzo di morti, in maggioranza bambini dell’Africa sub-sahariana. Complessivamente sono esposti al rischio di infezione due miliardi di individui in tutto il mondo. ½La malaria - spiega Giovanni Mottini, responsabile dei Progetti di cooperazione dell’Università Campus Bio di Roma û ha la forza d’urto di sette tsunami simili a quello che ha sconvolto l’Indocina e che ha fatto complessivamente circa 250 mila vittime?. Non solo: l’agente più pericoloso della malattia, il Plasmodium falciparum, sta diventando sempre più resistente ai farmaci.

L’ARTEMISININA - Attualmente l’Oms raccomanda l’uso delle cosiddette terapie di combinazione a base di artemisinina (ACTs), perché sono le più innovative ed efficaci nel trattamento della malattia. ½L’artemisia û ricorda Mottini - era nota da duemila anni in Cina per le sue proprietà antipiretiche, ma fu nel 1971, durante la guerra del Vietnam che una ricercatrice cinese, To Youyou scoprì il principio attivo antimalarico, l’artemisinina. Era stato Ho Chi Min a chiedere aiuto alla Cina nel tentativo di combattere la malaria che uccideva i suoi soldati?. Sono tre le forme attive dell’artemisinina: l’arthemeter, l’artesunato e la diidroartemisinina. Quest’ultima associata alla piperachina costituisce il nuovo antimalarico ôverdeö che nasce da una collaborazione di ricerca fra un’industria italiana, la Sigma Tau , che fornisce il know-how per la produzione del farmaco secondo le regole della ôbuona fabbricazioneö (good manifacturing practicesö) e la Cina che il composto l’ha scoperto, ne coltiva la materia prima, appunto la pianta di artemisia annua, e produce il farmaco (l’azienda è la Holley di Chongqin).

STAND BY - ½I vantaggi di questo farmaco û spiega Umberto D’Alessandro del Tropical Medicine Prince Leopold di Anversa (Belgio) riguardano la lunghezza del trattamento, di soli tre giorni, e il numero di compresse, due al giorno invece di sette o otto. E in più il farmaco pu? essere somministrato a stomaco vuoto, a differenza degli altri che vanno assunti a stomaco pieno e dopo un pasto grasso?. Il farmaco servirà soprattutto per combattere la malattia nei Paesi in via di sviluppo, ma potrà essere utile anche per i casi di malaria di ôimportazioneö che colpiscono i viaggiatori: soltanto in Italia se ne contano 800 l’anno. E servirà anche come stand-by treatment, cioè per trattamenti di emergenza. ½Chi viaggia per turismo û dice Marco Corsi û potrà evitare di fare la profilassi con i farmaci e potrà mettere in valigia una confezione di derivati dall’artemisinina da usare soltanto in caso di infezione da plasmodio accertata mediante un kit da autodiagnosi facile da usare e dal prezzo di pochi euro?.



http://www.corriere.it/Rubriche/Salute/ ... rica.shtml
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Alessandro »