Proprieta privata - Generale - Associna Forum

Autore Topic: Proprieta privata  (Letto 1012 volte)

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FishBall

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Proprieta privata
« il: 29 Marzo, 2007, 15:46:56 pm »
Citazione
(17 marzo, 2007) Corriere della Sera  
 
 
Il Parlamento vara un provvedimento frutto di molti compromessi  
Pechino approva la riforma: via libera alla proprietà privata Ma gli irriducibili votano no
Delusi anche i riformatori: ½? un pasticcio?
     
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE PECHINO - La Cina ha una legge che riconosce e disciplina la proprietà privata. L' ha approvata l' Assemblea nazionale, il Parlamento che si riunisce una volta all' anno, con un voto plebiscitario ma non unanime: 2.799 a favore, 52 contrari e un manipolo di astenuti, una trentina. Si è così apertamente espresso un dissenso di sinistra che aldilà della scarsa consistenza apparente indica un turbamento profondo nel Partito comunista. L' area dell' opposizione - molto più ampia di ci? che prefigura il pronunciamento esplicito avvenuto ieri - ha lanciato un segnale politico. La legge è la fotografia delle contraddizioni cinesi: la bozza ha subito nel tempo e anche negli ultimi giorni non pochi emendamenti che lasciano ampi spazi di interpretazione, di equivoci e di discrezionalità. Proprietà statale, proprietà collettiva e proprietà privata sono tutelate ma in un quadro di difficilissima comprensione. Le norme rischiano di non accontentare le forze più innovative del sistema cinese e certamente non piacciono alle correnti marxiste. Si tratta di un compromesso, non di una rivoluzione. Il voto a stragrande maggioranza espresso dall' Assemblea del popolo (al pari di quello che unifica la tassazione al 25 per cento per le imprese cinesi e le imprese straniere) dice comunque che la Cina sta superando la contrapposizione tradizionale fra l' area del conservatorismo comunista e l' area del post-maoismo. ? in corso un rimescolamento di carte con una frantumazione di posizioni e con la ricerca di equilibri di governo e di potere diversi. Si affacciano analisi che non sono più contenibili nei vecchi schemi: il voto che ha espresso un piccolo gruppo di delegati - solo superficialmente etichettabili come eredi della ortodossia - toglie il velo della segretezza ai disagi che accomunano i riformisti e la neosinistra sociale, preoccupati da ritmi di crescita economica fuori controllo, da instabilità nelle campagne e da pesanti ed estesi fenomeni di corruzione. I giochi si concluderanno in autunno quando il Partito comunista cinese si ritroverà a congresso e sceglierà il suo nuovo gruppo dirigente. Che vi sia un dibattito forte sulle prospettive e sulle linee da seguire lo si ricava - oltre che dalla approvazione non unanime delle due leggi in discussione - pure dalle parole di Wen Jiabao. Il premier, a conclusione dei lavori dell' Assemblea, ha voluto mettere in guardia dai pericoli reali che si leggono nell' immediato futuro del Dragone. ? la prima volta che ci? avviene per bocca di un leader. Una critica severa. ½I principali problemi che abbiamo sono gli squilibri nella struttura e uno sviluppo instabile, non coordinato e insostenibile?. Il settore del credito marcia troppo velocemente, la liquidità è eccessiva, il saldo commerciale sbilanciato. Una economia da correggere e frenare perché non offre garanzie di tutela per le fasce di popolazione rurale meno abbienti. ½Il potere è concentrato e non pu? essere controllato e supervisionato?. Sia pure severo nei confronti del Dalai Lama (persegue ancora ½obiettivi secessionisti?) Wen Jiabao ha fatto qualche apertura sul fronte delle libertà: ½Democrazia, legge, uguaglianza e diritti umani non appartengono esclusivamente al capitalismo?. Sulla proprietà privata neppure un commento. Segno che il dibattito non è stato chiuso. * * * 1.300.000.000 *** La popolazione totale cinese. La stragrande maggioranza, circa 900 milioni, vive ancora in campagna, spesso in condizioni premoderne. In città abitano invece circa 400 milioni di cinesi: l' inurbazione è uno dei processi più problematici della Cina d' oggi *** 1.200 *** In miliardi di dollari, il totale delle riserve valutarie della Repubblica popolare cinese. Dal 2000 a oggi, grazie ai massicci investimenti provenienti dall' estero, le riserve in valuta sono cresciute in maniera esponenziale (nel 1990 erano inesistenti) *** 9 *** In percentuale, la crescita del Prodotto interno lordo cinese prevista per il 2007. Il governo di Pechino sta cercando di ½raffreddare? lo sviluppo, per tenere sotto controllo gli squilibri sociali provocati da una crescita decennale sempre a due cifre * * * NUOVE TASSE Approvato anche l' aumento delle tasse per le imprese estere  
     
Cavalera Fabio

     
 
E voi cosa ne pensate?
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da FishBall »