per federep:
hai ragione sul fatto che: "vi era una possibilità (seppur minima) di poter accedere alle varie cariche. Sicuramente ci? presupponeva l'accettazione dei valori e costumi romani". In fondo, credo che gli USA abbiano fatto proprio lo stesso (incluso dare la cittadinanza agli stranieri che accettano di uccidere e crepare nelle loro guerre, ad esempio in Iraq) e del resto Luttwak (consigliere dei Bush padre e figlio) é uno studioso dell'impero romano. Quel che io non accetto (e per fortuna molti altri, interi popoli, non accettano, da millenni) e che non credo dovremmo mai accettare é proprio quel che tu dici "normale" nel caso romano antico ed altri: "ogni persona che vuole essere cooptato in un sistema deve accettarne i valori".
Premesso che i popoli invasi e soggiogati (dai Romani, dai Giapponesi, dai colonialisti europei, dai nazisti, dagli USA, dai Russi, ecc.) non volevano affatto essere cooptati nel sistema degli agressori, non redo che sia giusta alcuna assimilazione/omologazione neppure dei gruppi migranti, perché il diritto all'identità culturale ed a farla evolvere a contatto con quelle altrui nel modo che si vuole é un diritto NON NEGOZIABILE di tutti gli esseri umani.
Quato al suprematismo, che é un vero sistema di concezioni e quindi una ideologia, in Europa, articolato in sub-ideologie dall'epoca del nazionalismo (nazionalismo francese, tedesco, inglese, italiano, ecc.), esso é diverso dall'espansionismo che come dici tu giustamente é stato caratteristica anche di società extraeuropee. I Musulmani arabi, a esempio, erano espansionisti ma non credevano affatto di essere una "razza (o una comunità) superiore"; i Cartaginesi e perfino i Persiani (criminalizzati sulla base della propaganda di Greci che erano assai più barbari di loro in molti campi) erano espansionisti ma non imponevano affatto la propria cultura ai vinti, i Mexica (Atzechi) e i Quechua (detti "Inca" che invece era solo il nome del sovrano) erano espansionisti, perfino genocidi, ma non avevano alcuna ideologia suprematista o peggio razzista. Del resto, se i Tartari sono stati grandi massacratori (circa 15 milioni di morti nel corsop i varie dinastie), non credo che nessuna parte del Mondo possa eguagliare la somma dei seguenti fenomeni, tutti prodotisi SOLO in Europa:
- genocidio degli autoctoni del "Nuovo Mondo" (da 20 a 25 milioni di
morti);
- genocidi religiosi medievali dei Musulmani in Andalusia, dei Provenzali,
dei popoli baltici (circa 3 milioni di morti);
- genocidi collegati alla tratta schiavista transatlantica (circa 15 milioni di
morti almeno);
- genocidi coloniali moderni (una stima che oscilla fra stragi,
affamamenti, ecc. fra i 9 ed i 15 milioni di moti);
- genocidi nazisti nei lager (6 milioni di Ebrei e oltre 7 di non-Ebrei) e
morti civili in Europa nella Seconda Guerra Mondiale (circa 16 milioni);
- "genocidio di classe" stalinista (da 3 a 7 milioni di morti).
Con chi si pu? fare il paragone? Forse solo con la Peste Nera, nel senso che gli euriopei sono stati come una serie di terribili epidemie per se stessi e per il resto del Mondo (tralascio la rapina sistematica e molto altro, che non fu e non é appannaggio solo degli Europei).
Il sinocentrismo cinese (han) non si é mai tradotto nell'invasione, possibile militarmente ed economicamente in varie epoche, di quelle che oggi sono, ad esempio, la Birmania o l'India (i casi del Tibet e di quel che oggi é il Vietnam sono diversi e meriterebbero una trattazione roppo lunga per farla qui); fu semmai l'europeo Alessandro Magno a voler provare ad invadere l'India, assai prima dei Musulmani e dei Britannici.
L'inno tedesco é censurato nel cantarlo ma non é stato cambiato, l'inno italiano é addirittura stato scelto dopo la Liberazione (non nella fase ottocentesca in cui il pezzo venne scritto) e dopo la procloamazione stessa della Repubblica, a ulteriore riprova che certi concetti non sono morti, come del resto dimostra assai di più la censura sistematica sui crimini commessi dagli Italiani in Libia, Erirea, Cina, Somalia, Etiopia e Slovenia (il mito degli "Italiani brava gente" di cui abbiamo già parlato).
Infine, non credo che la censura sul razzismo anche di Repubblicani spagnoli o Rivoluzionari francesi dipenda solo o soprattutto dal volerli far passare per "buoni" perché, invece, le repressioni contro i preti (e quelle staliniane contro gli anarchici) dei primi e la ferocia delle repressioni delle forze controrivoluzionarie in Vandea dei secondi sono ben note e descritte; é un caso se si parla degli orrori compiuti anche dai "buoni" (che certo restano tali rispetto alla canea monarchica in Francia ed ai nazifascisti in Spagna) solo quando le vittime sono BIANCHE, EUROPEE e magari per iunta CATTOLICHE e non quando sono NON-BIANCHE, NON-EUROPEE e magari pure NON-CRISTIANE???