Dragon dal tuo modo di ragionare allora è pure giusto impedire che la gente fugga in zone di guerra solo perchè il pease confinante non è capace di gestire i rifugiati.
accogliere dei rifugiati é una scelta, non un obbligo.
Ed é una scelta che si dovrebbe fare solamente se si é capaci di offrire condizioni minimali di sopravvivenza (da non confondere con assistenzialismo), mica questione di farli venire e che si arrangino (e poi magari sono costrtti a rubare per sopravvivere).
La gente fugge sempre da zone piu povere e con poche prospettive per andare in luoghi dove vi è piu possibilità di futuro
é evidente, ognuno fa il proprio interesse ma quando lo fai a discapito degli indigeni (che in fondo stanno a casa loro, come da definizione), questi poi reagiscono
il fatto che l'immigrazione cinese in italia è esplosa negli ultimi 20 anni non vuol dire che i cinesi vengono solo in italia, in francia e inghilterra ci sono comunità molto maggiori rispetto all'italia e l'emigrazione cinese verso quei paesi è molto maggiore che rispetto all'italia
si, ma Francia e UK se permetti hanno tradizioni di multiculturalismo (se vogliamo chiamarlo cosi') molto più profonde dell'Italia che fino a 30-40 anni fa non era oggetto di immigrazione esterna massiva.
E anche Francia e UK non sono certo quadri idillici in quanto ad armonia.
Il punto non é l'immigrazione cinese, ma l'immigrazione.
Oltre certi livelli numerici il problema non é più quantitativo la qualitativo, 1% di stranieri non é un problema, 10% si e non é semplicemente 10x 1%.
l fatto che il governo italiano non riesca ad incentivare la competività industriale e non riesca a far lavorare tutti i propri cittadini non vuol dire che è tutta colpa dell'immigrato
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Non è vero che non cè lavoro se vai nelle campagne, lì cè sempre bisogno di braccianti per le raccolte od altro, certo è molto piu facile pagare un clandestino in nero piutosto che un italiano con un contratto, ma allora la responsabilità di chi è? dell'clandestino? del datore di lavoro? dello stato?
non sono certo io che dico che ci sono disoccupati per colpa degli immigrati i quali accettano di fare lavori che gli italiani rifiutano perché troppo sporchi/gravosi, malpagati o "malpagati" (nel senso che sono pagati abbastanza ma non per un italiano che vuole avere 5000 euro al mese facento 18 ore con un lavoro vicino casa in cui non ci si sporchi o fatichi).
Il problema dell'immigrazione non é economico ma casomai legato agli effetti collaterali di tipo sociale o penale
Es. alcuni anni fa la cassazione ha dato ragione ad un uomo laureato di 30 anni che viveva ancora con i genitori e si aspettava che i genitori gli dessero la paghetta mensile solo perchè si è rifiutato categoricamente di accettare lavori che non gli dessero abbastanza denaro o ruoli abbastanza importanti per la sua laurea.
Cose dell'altro mondo!!!!!!!!!!!!
quello scemo dovrebbe essere sbattuto fuori di casa e la sua laurea dovrebbe mettersela dove non batte il sole. Hai perfettamente ragione l'Italia sta andando completamente in vacca, com'é logico per un sistema decadente, e le cose andranno ancora peggio
Il fatto è che confondi la legolarizzazione con la legalità se il governo accellerasse le regolarizzazioni allora la situazione dell'immigrazione sarebbe piu controllato
veramente non confondo niente e la storia delle regolarizzazioni é uno scandalo de jure e de facto.
Affermazioni come la tua implicano che se ci fossero più indulti/amnistie i violentatori/assassini/ladri/evasori non sarebbero più criminali... :evil: :evil: !!! Ma che modo di pensare.
Le regolarizzazioni causano in parte una maggiore immigrazione clandestina e non sono gestione dei flussi organica e ordinata.
