conferme indirette dall'Esquilino (Roma) - Generale - Associna Forum

Autore Topic: conferme indirette dall'Esquilino (Roma)  (Letto 1337 volte)

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cavallo

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conferme indirette dall'Esquilino (Roma)
« il: 12 Giugno, 2007, 13:29:12 pm »
In  precedenti post si é svolto un confronto fra me ed altri utenti circa il carattere razzista o meno dell'iniziativa sulla "romanità" (con inclusi...gladiatori) organizzata il 16 maggio 207 dal Comitato Difesa Esquilino (diretto da Augusto Caratelli, consigliere UDC nel Municipio I di Roma) e sostenuta da organizzazioni integraliste cattoliche ("Militia Christi") e dichiaratamente fasciste ("Forza Nuova").
Oggi c'é una nuova notizia su cui invito a riflettere.
Il solito Caratelli ha organizzato una protesta nel Consiglio del Municipio I e (assieme  al solito "Militia Christi") organizzerà un sit-in di protesta a Piazza Vittorio contro il fatto che per Via Labicana, Viale Manzoni e Via Emanuele Filiberto, il 16 giugno, sfilerà il corteo (come SEMPRE avviene per tutti i cortei che terminano a S. Giovanni, da 50 anni) del "RomaPride2007", ossia la manifestazione nazionale dele organizzazioni gay, per i diritti civili a cui hanno aderito decine di organizzazioni non-gay (Arci, Sindacati, Partiti, ecc.) e che si prevede di almeno 250.000 persone.
A parte che a ritenersi offesi da simili cortei restano, in Europa, solo i neonazisti tedeschi e russi, qualche sparuto gruppo di integralisti cattolici italiani e pochi altri, il problema che vorrei sottoporvi é la MOTIVAZIONE usata da Caratelli e soci per la loro protesta (riportata anche da "E-Polis" di oggi, a pag. 25): "il corteo costituisce un'offesa al rione Esquilino, notoriamente fermo nella difesa delle proprie radici storico-culturali e religiose fortemente cattoliche".
A parte che ci sarebbe da discutere se un corteo per i diritti civili possa essere una "offesa" ai Cattolici (che saranno la maggioranza pure fra i manifestanti...!), il problema é che, nonostante i desideri di caratelli e soci, l'Esquilino vede la presenza rilevantissima di persone e comunità NON CATTOLICHE: Ebrei romani, Cinesi di varie tendenze (Buddhisti, Cristiani non cattolici, ecc.), Bangladeshi e Pakistani musulmani, Indiani e Bangladeshi induisti, ecc. .
Caratelli e soci non sono incoerenti, infatti lo stesso Caratelli protestò vivamente conro l'apertura di un tempio buddista ad Esquilino ed i suoi soci di "Mlitia Christi" ogni anno celebrano messe "riparatorie" per il fatto che Roma sarebbe "contaminata"  dalla Moschea vicino Monte Antenne, oltre che messe per commemorare...le (poche) guardie pontifice morte il 20 settembre 1870 nel vano tentativo di impedire che Roma diventasse Capitale d'Italia!
Ribadisco perci? la mia idea ed il mio allarme: quel che si sta tentando di fare all'Esquilino é creare fossati di odio fra la parte italiana dei residenti (e sopratutto gli anziani, i meno colti, i più manipolabili, ecc.) ed  residenti e commercianti  stranieri, Cinesi, Bangladeshi, Pakistani, ecc,.
E lo si sta facendo con iniziative tese a costruire false identità locali (sulla base di "romanità" equivoche e di "cattolicità" ormai non più monopolistiche) in nome delle quali rifiutare le feste, i riti, i negozi, gli odori, le lingue, i bambini, i cibi, le religioni, degli "altri", affermando pericolosamente la "superiorità" di chi é portatore di quelle false idenità su chi é classificato "altro" (che, guarda caso, é la base del razzismo...).
E' un detonatore pericoloso, specie perché pu? trovare alimento in disagi inividuali, insodisfazioni, animi deboli e violenti e  sacche di ignoranza(vedi "Casa Pound"), o in reazioni esasperate di singoli migranti che giustifichino interventi repressivi istituzionali contro intere comunità.
Se ripeto questi allarmi é peché credo che si possa e quindi si debba agire in controtendenza, impegnandosi nel tempo libero ma anche con scelte comunicative da parte di commercianti (cghe possono così anche  incrementare i propri guadagni), per controbattere con la diffusione di semplici verità gli stereotipi e le mistificazioni e per far emergere più ci? che unisce Italiani e non-Italiani, anche sul piano storico-culturale ed identitario, da ci? che divide.  
Meglio agire prima che piangersi addosso dopo, no?
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
"anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti" (Fabrizio De André)