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Autore Topic: la culturacinese sempre più antica  (Letto 10306 volte)

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cavallo

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« Risposta #30 il: 21 Giugno, 2007, 19:58:25 pm »
credo che sia un dovere riconoscere i propri errori, per cui, ora che finalmente dopo molti anni ho potuto riprendere in mano "Divinazione e Cosmologia" di Sabbatucci, devo riconoscere di aver commesso un errore essenziale.
Sabbatucci, infatti, collega sì il concetto di regalità cinese e quell egizio, ma sostiene che quello egizio é quello più antico (e da esso deriva anche quello mesopotamico).
Sui metodi di divinazione, egli non dice altrettanto, ma dice comunque che le concezioni della regalità ed i metodi divinatori (nonché il clto egl antenati, che fu prima solo regale e poi "democratizzato", restando però nel sistema cinese l numero degli antenati a venerare 7 solo per i sovrani e decrescente per le altre categorie sociali) sono fra loro collegati nel senso che le concezioni della regalità non posono sussistere senza quei metodi divinatori (soprattutto osteomanzia) in cui trovano corrispondenza, mentre quei metodi divinatori possono esistere anche(ad esempio culture siberiane) dove non si sono sviluppati concetti di regalità.
Dunque non é giusto basarsi come io facevo su quel che dice Sabbatucci per supportare l'ipotesi che le ultime scoperte di pittogrammi cinesi che sembrerebbero essere assai più antichi di quelli egizi (2.000 anni più antichi) mostrino una origine cinese dei geroglifici egizi.
Chiedo scusa per l'errore.
Restano aperte tutte le altre questioni su quella scoperta che ho posto e che non hanno a che vedere con Sabbatucci.
Inoltre, leggendo di nuovo Sabbatucci ed altri testi (cmpreso il catalogo di una mostra dell'Università Cattolica di Milano sula storia della scrittura) , sorge un ulteriore problema: i geroglifici egizi sono tutti perfetti e compiuti, ossia non hanno una evoluzione da forme più arcaiche a forme più eleganti e/o più astratte (in termini grafici, non fonetici  grammaticali, naturalmente), mentre altre scritture come quella sumera e quella cinese mostrano tale evoluzione: com'é mai? da cosa sono nati i geroglifici se non si conoscono esempi di scrittura per così dire più rozza, anteriore, in Egitto? Quale altra spiegazione se non un influsso esterno determinante si pu? dare della loro perfezione tecnica fin dall'inizio?
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
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anatra82

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« Risposta #31 il: 21 Giugno, 2007, 21:45:27 pm »
forse perchè gli stessi egiziani non sono una popolazione autoctona della valle del nilo ma un miscuglio di popolazioni  che sono state forzate a vivere nella valle del nilo per la desertificazione del Sahara.

Magari una di quelle popolazioni aveva sviluppato la forma di scrittura gerogrifica in una zona del sahara ora coperto dalle sabbie.
Resta il fatto che non solo la scrittura egizia era identica a se stessa dall'inizio ma anche la pittura egizia è una forma di pittura che in sostanza è rimasta identica a se stessa nonostante le influenze che ha avuto con i popoli che è entrato in contatto.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da anatra82 »

cavallo

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« Risposta #32 il: 22 Giugno, 2007, 09:55:16 am »
per anatra82,
quel he tu dici mi rova d'accordo e tra l'altro l'architetto Pietro Laureano ("Sahara, giardino sconosciuto" e "La Piramide rovesciata"), il più grande esperto italiano di culture oasiane e trogloditiche, sostiene proprio il ruolo essenziale dei popoli sahariani, costretti a migrare verso il Nilo e verso il Niger dalla desertificazione preistorica,  anche nella fioritua della civltà nlotica.
Resta però n roblema.
Le culture sahariane sono state produttrici di eccezionali cicli pittorici e di graffiti rupestri dal 13.000 al 5.000 a.C. e quindi si pu? spiegare il sorgere dell'arte egizia con ali precedenti.
Ma la lingua protoberbera non ha corrispondenti scritte, tantomeno geroglifiche, in epoca preistorica; l'alfabeto berbero (della lingua detta "tifinagh") non si sa quando sia nato, ma non ha rapporto coi geroglifici (la maggioranza degli studiosi lo ritiene successivo agli alfabeti "fenici", alcuni studiosi come Laureano lo escludono ma nessuno ipotizza un rapporto con i geroglifici).
Resta dunque da capire come possa nascere apparentemente dal nulla un sistema pittografico complesso e già "evoluto" come i geroglifici egizi.
Quali erano gli altri sistemi logografici dell'antichità più remota? Conosciamo quello sumero pre-cuneiforme, vicino eograficamente a quello egizio, ma che sul piano iconografico non gli assomiglia affatto e nasce con funzioni del tutto diverse (archivistiche e non sacre), e quello cinese, lontanissimo geograficamente ma che gl assomiglia concettualmente di più ed ha le stesse funzioni.
Il fatto é che quello cinese, fino alle scoperte a cui si riferisce l'articolo a me citato di "Repubblica", risultava PIU' RECENTE di quelli egizio e sumero. Ora, se e ripeto se quelle scoperte sono confermate potrebbe risultare di 2 millenni più antico di quelli egizio e sumero.
Inoltre:
a) 2 millenni sono il tempo che é servito ad altri elementi culturali (come la coltivazione della canapa e l'allevamento del maiale) per giungere dalla Cina al Medio Oriente;
b) l'epoca a cui si attribiscono i pittogrammi cinesi nella recente scoperta corisponde all'epoca in cui gli elementi culturali suddetti sono giunti in Mdio Oriente dalla Cina.
Ci? non toglie che tu hai ragione: la cultura egizia complessivamente é figlia di quella africana, sahariana e dell'Africa Orientale (compresa la zona dei Grandi Laghi, a cui derivano ad esempio mlti strumenti musicali emolti miti egizi) ed é stata il ponte che ha trasferito tali elementi a Creta, ala Grecia, al'Europa (vedi: Bernal, "Atena Nera"). Resta il problema dei geroglifici "nati perfetti"...
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
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