Il massacro (o stupro)di Nanchino dai giapponesi. - Arte - Cultura - Storia - Associna Forum

Autore Topic: Il massacro (o stupro)di Nanchino dai giapponesi.  (Letto 7795 volte)

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questo topic.

wen

  • Livello: Cittadino del Mondo
  • *****
  • Post: 3.264
    • Mostra profilo
Il massacro (o stupro)di Nanchino dai giapponesi.
« il: 01 Agosto, 2007, 23:58:18 pm »
Be se avete paura o fa schifo cancellatelo :)
Sono foto molto rare fatto dai quei tempi ed entra la storia con noi cinesi.

Shot at 2007-08-01


Shot at 2007-08-01

Se avete da scrivere qualcosa scrivetelo per favore.
Io non mi arabbio con i giapponesi.
Ma la causa ci sara di quei 300.000 civili massacrati.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da wen »
ô蒙古人除了马粪什么也没有留下ö

kay_asuma

  • Livello: Cittadino del forum di AssoCina
  • ****
  • Post: 1.367
    • Mostra profilo
(Nessun oggetto)
« Risposta #1 il: 02 Agosto, 2007, 11:55:44 am »
Impressionante , come del resto tutte le foto fatte all'epoca sul massacro di nanchino .
Wen non ho capito bene quello che hai scritto " Io non mi arabbio con i giapponesi.
Ma la causa ci sara di quei 300.000 civili massacrati "
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da kay_asuma »
Solo uno stupido non torna dove è stato felice l\'ultima volta.....

ireneadler

  • Livello: Cittadino del Mondo
  • *****
  • Post: 2.261
    • Mostra profilo
(Nessun oggetto)
« Risposta #2 il: 02 Agosto, 2007, 13:41:16 pm »
Queste foto si salvano dal vero orrore, io ho trovato su wikipedia delle foto impressionanti.
Ovvio che i giapponesi non sono da odiare, quella situazione, quelle persone di potere, quel periodo hanno permesso questa tragedia e non gli ignari popolani.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da ireneadler »
知之为知之,不知为不知,是知也。

cilex

  • Livello: Cittadino del Mondo
  • *****
  • Post: 4.468
    • Mostra profilo
(Nessun oggetto)
« Risposta #3 il: 02 Agosto, 2007, 20:11:02 pm »
Citazione da: "ireneadler"
Queste foto si salvano dal vero orrore, io ho trovato su wikipedia delle foto impressionanti.
Ovvio che i giapponesi non sono da odiare, quella situazione, quelle persone di potere, quel periodo hanno permesso questa tragedia e non gli ignari popolani.


non sono da odiare???
saranno da mettere al rogo... :evil:  :evil:  :evil:  :evil:  :evil:
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cilex »
Non lasciatevi scoraggiare da coloro che delusi dalla vita, sono diventati sordi ai desideri più profondi ed autentici del loro Cuore!!!

Giovanni Paolo II 16.X.1978 - 2.IV.2005

ireneadler

  • Livello: Cittadino del Mondo
  • *****
  • Post: 2.261
    • Mostra profilo
(Nessun oggetto)
« Risposta #4 il: 02 Agosto, 2007, 20:52:36 pm »
Sono da mettere al rogo, coloro che impediscono alla verità di uscire fuori.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da ireneadler »
知之为知之,不知为不知,是知也。

wen

  • Livello: Cittadino del Mondo
  • *****
  • Post: 3.264
    • Mostra profilo
Risposta.
« Risposta #5 il: 03 Agosto, 2007, 02:45:28 am »
La responsabilita di proteggere La citta di Nanchino e quella dei soldati di Kuoming dang (nazionalisti cinesi).
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da wen »
ô蒙古人除了马粪什么也没有留下ö

ireneadler

  • Livello: Cittadino del Mondo
  • *****
  • Post: 2.261
    • Mostra profilo
Re: Risposta.
« Risposta #6 il: 03 Agosto, 2007, 13:31:06 pm »
Citazione da: "wen"
La responsabilita di proteggere La citta di Nanchino e quella dei soldati di Kuoming dang (nazionalisti cinesi).


Anche loro sono da mettere al rogo, che non hanno alzato un dito per proteggere la capitale del momento, e se ne sono scappati a gambe levate. :evil:
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da ireneadler »
知之为知之,不知为不知,是知也。

kay_asuma

  • Livello: Cittadino del forum di AssoCina
  • ****
  • Post: 1.367
    • Mostra profilo
(Nessun oggetto)
« Risposta #7 il: 03 Agosto, 2007, 15:43:24 pm »
Vi faccio una piccola corezione, prima che iniziassero il massacro di nanchino ci fu la resistenza da parte del esercito nazionalista , la guarnigione che difese la città ha dato il suo contributo di sangue.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da kay_asuma »
Solo uno stupido non torna dove è stato felice l\'ultima volta.....

babo

  • Visitatore
Re: Il massacro (o stupro)di Nanchino dai giapponesi.
« Risposta #8 il: 05 Agosto, 2007, 16:46:00 pm »
Citazione da: "wen"
Se avete da scrivere qualcosa scrivetelo per favore.
Io non mi arabbio con i giapponesi.
Ma la causa ci sara di quei 300.000 civili massacrati.


Cosa potrei dirti?
La causa e' massacrare, brutalizzare, terrorizzare e umiliare il piu' possibile il popolo cinese; per i giapponesi non erano che bestie da macellare, i cinesi andavano resi schiavi dell'impero del Sol Levante nella sua Sfera di Cooprosperita' Asiatica (prosperita' solo per loro). Faceva parte del tentativo, vecchio di almeno 4 secoli di fare del Giappone il centro dell'Asia e non solo Orientale, il nuovo 中国. Da non dimenticare altri fattacci come "La montagna di cadaveri" in Manciuria, doce migliaia d di corpi erano ammassati a formare una collina e molto altro ancora.
Arrabbiati con i giapponesi che non vogliono riconoscere i loro crimini, e con quelli che ancora portano avanti la guerra di cifre per dire che in realta' massacro non fu, poiche' erano solo "2 o 3 decine di migliaia i cinesi uccisi"!
Una delle tante atrocita' commesse che non scordo mai e' quella della donna incinta sventrata con la spada e il suo feto lanciato in aria e tagliato in 2 al volo...mi ricorda un racconto del mio defunto zio, mandato al fronte in Yugoslavia durante la 2a GM e poi passato dalla parte dei partigiani serbi, dove un ustascia ("fascista" croato) tirava in aria un neonato serbo per poi ucciderlo questa volta con un colpo di fucile...e rideva circondato dai suoi commilitoni. Questa era una pratica comune degli ustascia, in fondo anche loro dovevano sterminare o sottomettere i serbi.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da babo »

cavallo

  • Livello: Cittadino del Mondo
  • *****
  • Post: 14.723
  • Sesso: Maschio
  • silvio marconi, antropologo e ingegnere
    • Mostra profilo
(Nessun oggetto)
« Risposta #9 il: 09 Agosto, 2007, 11:23:03 am »
per babo:
a marzabotto le SS di raeder hanno fatto lo stesso "gioco coi feti" che tu ricordi praticato dagli ustascia (cattolicissimi: il capo del lager peggiore croata era un frate francescano!) e che fu praticato anche dai Giapponesi a nanjing (e non solo).
Voglio ricordare che la prima testimonianza storica moderna di una simile pratica risale all'occupazione coloniale TEDESCA della namibia (dove vennero sperimentate tutte le tecniche poi usate nei lager, tranne i gas) e subito seguita da quella dei Turchi (alleati e consigliati dai Tedeschi) contro gli Armeni nel 1915.
nell'antichità, simili pratiche sono documentate da parte dei seguenti soggetti: Assiri, Ebrei, Romani, alcuni dei gruppi dei Germani, "Crociati", Ottomani; in epoca moderna invece sono, "stranamente" tutte collegate ai tedeschi ed ai loro alleati (fino alla 2nda Guerra Mondiale; poi sono state usate dai Francesi in Algeria, dagli USA in Vietnam, dai Russi in Afghanistan).
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
"anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti" (Fabrizio De André)

LaiMei_86

  • Livello: Straniero / Laowai
  • **
  • Post: 99
    • Mostra profilo
(Nessun oggetto)
« Risposta #10 il: 18 Ottobre, 2007, 18:05:13 pm »
In realtà sono d'accordo in parte, perchè in realtà i Giapponesi che studiano oggi in Giappone e perfino coloro che studiano il Giappone all'università qui all'estero non sanno minimamente del massacro di Nanchino. Probabilmente se ne vergognano..
O peggio ancora non vogliono ammettere che loro abbiano potuto fare una cosa del genere (almeno spero!!)
Mentre coloro che sanno e contrattano per le cifre secondo me è in ogni caso, che siano state 300.000 o 30.000 sono comunque vite umane, non sono animali!!
Invece di discutere tanto sulle cifre perchè non stabiliscono la pena per i reati di guerra punto e basta?? I fatti sono fatti non si possono cambiare!
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da LaiMei_86 »

cavallo

  • Livello: Cittadino del Mondo
  • *****
  • Post: 14.723
  • Sesso: Maschio
  • silvio marconi, antropologo e ingegnere
    • Mostra profilo
(Nessun oggetto)
« Risposta #11 il: 19 Ottobre, 2007, 12:14:17 pm »
la questione della responsabilita' o meno di massa (ossia estesa dai capi militari e politici anche ai soldati ed a larghe fette dei cittadini comuni) degli orrendi crimini giapponesi contro i Cinesi (ed altri) e' molto complessa e al tempo stesso molto importante anche per capire quel che accade in varie situazioni odierne.

Da un lato, nel caso del militarismo giapponese come in quello del nazismo (che resta diverso in parte), e' evidente e provato da molti studi che e' esistita una componente di coercizione dei gruppi dirigenti sulla popolazione (Baumann fa notare che e' stata "selettiva" perfino nel caso nazista, ossia ha riguardato piu' i gruppi di potenziali oppositori attivi, ad esempio fra gli operai, che l'insieme indistinto dela popolazione, ad esempio toccando assai poco i contadini), basata sul controllo degi organi di informazione, la repressione, la militarizzazione della societa',ecc.
In questo senso la responsabilita' dei cittadini comuni resta diversa da quella dei gruppi dirigenti e dei loro seguaci convinti.

D'altro canto, gli stessi studi mostrano come vi fosse un consenso di massa non solo figlio della coercizione verso le politiche anche piu' abominevoli di quei gruppi dirigenti; ad esempio, lo sradicamento della "razza" ebraica e la conquista per la germania di territori all'Est erano nei programmi pubblici di Hitler dal 1925 e chi lo votava o lo finanziava prima del 1933 sapeva bene cosa stava facendo ed inoltre milioni di burocrati, funzionari, ufficiali, tecnici, medici, antropologi, giuristi hanno collaborato attivamente (e spesso entusiasticamente) alla realizzazionbe dei programmi di aggressione e genocidio tedeschi e giappoesi. Cio' estende ampiamente le responsabilita', ed infatti perfino nei (pochi, perche' gli Alleati volevano salvare la classe dominante economica e intellettuale e molti sgherri del regime in funzione anticomunista: pensate solo al criminale di guerra nazista Von Braun) processi ai criminali di guerra nazisti e giapponesi venne rifiutata la linea difensiva del "non sono colpevole perche' ho solo obbedito agli ordini".

Sul piano storico, pero', va detto che LA SPONTANEITA' (come la "RAZZA" o la "TIPICITA'" di certi comportamenti per certi popoli) NON ESISTE e che se i Tedeschi ed i Giapponesi (in larga maggioranza) hanno espresso anche spontaneamente e perfino entusiasticamente consenso e spesso attiva partecipazione agli abomini commessi contro i popoli definiti "inferiori" (e milioni di loro, centinaia di loro aziende ancor oggi "gloriose",  hanno tratto vantaggi pratici da saccheggi, espropri, schiavizzazioni, rapine, esperimenti scientifici orrendi, ecc.) cio' e' avvenuto sulla base dell'instaurarsi di una EGEMONIA (un concetto che io trovo fondamentale e che Gramsci ha analizzato meglio di tutti) di gruppi portatori di ideologie suprematiste (razziste ma non solo), ipernazionaliste e militariste, che e' avvenuto attraverso gli strumenti della mistificazione storica (e scientifica), della militarizzazione, dell'asservimento del sistema di formazione della mentalita' (scuola, spettacoli, radio, cerimonie, toponomastica, ecc.), fino all'introiettamento di certi falsi "valori" da parte di intellettuali, famiglie, individui e gruppi.

In questo senso, una prova relativa all'aver superato o no quella orrenda situazione sta proprio nel voler o meno fare chiarezza sul proprio passato ed i propri crimini (non fra pochi esperti o in qualche "scsa" ufficiale, ma nelle scuole, nei media, nei films, nella toponomastica, nelle riparazioni monetarie, ella definitiva messa al bando della falsificazione revisionista, ecc.): vale per i Giapponesi, per i Tedeschi, ma anche per gli Italiani che quanto a censura sui propri crimini non sono secondi a nessuno.

Babo ed io, inoltre, abbiamo lungamente discusso su questo Forum sul ruolo avuto dalle ideologie tedesche nell'influenzare le elites dominanti giapponesi post-Meji, avendo lui ed io molte convergenze ma anche punti di legittima diversificazione e quindi non ripeto qui quanto gia' detto (chi e' interessato puo' leggersi i nostri post sul tema), ma in ogni caso una influenza tedesca (concettuale e metodologica) ben pre-nazista piu' o meno rilevante  sulle strategie giapponesi post-Meji la riconosciamo entrambi.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
"anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti" (Fabrizio De André)

goldendragon

  • Livello: Cittadino del Mondo
  • *****
  • Post: 1.997
    • Mostra profilo
(Nessun oggetto)
« Risposta #12 il: 19 Ottobre, 2007, 12:49:43 pm »
Citazione da: "ireneadler"
Queste foto si salvano dal vero orrore, io ho trovato su wikipedia delle foto impressionanti.
Ovvio che i giapponesi non sono da odiare, quella situazione, quelle persone di potere, quel periodo hanno permesso questa tragedia e non gli ignari popolani.


io ho visto di peggio...
e perché non sarebbero da odiare? Come popolo, come sistema, come mentalità? Penso che sia una reazione naturale, "sana" nel contesto di barbarie e sacrosanta.

La tesi che sostieni fa comodo a molti perché scolla la responsabilità individuale da quella collettiva.

Troppo facile. Le collettività sono composte da indivudui. Capisco che in una società giapponese, l'indivuo e la propria coscienza sono subordinati al collettivo (e anche in Cina) ma non é possibile assolverli anche individualmente, "perché hanno obbedito agli ordini" trovando 4 teste di cazzo per quanto grosse, come capri espiatori.
Se i figli non devono pagare le colpe dei padri, i figli sono responsabili comunque (colpa e responsabilità non sempre collimano) e trovo pericolosissimo che il sistema di valori/idee che ha creato "quel" Giappone in realtà non sia stato annientato (delenda Carthago!) sopratutto visto che il Giappone (e-i-g-i-a-p-p-o-n-e-s-i) non hanno veramente analizzato le proprie responsabilità storiche. Se non é una colpa, se non é male, perché cambiare? Perché non ripetere, nelle debite circostanze?
Idem per i tedeschi e sopratutto per gli austriaci, che in molti aspetti sono pure peggio dei tedeschi al riguardo del loro passato nazi.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da goldendragon »