cittadinanza - page 3 - Diritti dell'immigrato & Osservatorio - Associna Forum

Autore Topic: cittadinanza  (Letto 9060 volte)

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cavallo

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« Risposta #30 il: 27 Settembre, 2007, 00:42:43 am »
vi faccio un esempio concreto di cosa vuol dire la norma che esclude i non-cittadini italiani da TUTTI i concorsi publici.

In molte scuole italiane ci sono non solo aliquote di alunni stranieri ma addirittura percentuali superiori al 30%.

Ecco il caso romano:
I minori migranti nelle scuole romane
 Le percentuali di alunni di origine migrante rispetto al totale della popolazione scolastica sono: scuola comunale dell’infanzia 9,7%; elementare 7,1%; media 6,6%; superiore 4,8 %.
In quasi tutte le scuole pubbliche e paritarie sono presenti, anche se in diversa percentuale, alunni non italiani; alcune scuole hanno percentuali molto alte:
Pisacane 68% ( infanzia ed elementare- VI Municipio )
Di Donato 58%( infanzia elementare media -I Municipio - ESQUILINO)
Andrea Doria 34%( elementare- VII Municipio)
Pavoni 51% ( medie- VI Municipio )
Pestalozzi 33%( elementare ûI Municipio)
De Magistris 30%( medie-VI Municipio )
Via dell’Archeologia 27% ( infanzia elementare media ûVIII Municipio )
Anche alcuni Istituti superiori registrano negli ultimi anni percentuali significative, per esempio:
Bottardi 25% ( ITT ûVII Municipio ) Cattaneo 14%( professionale-I Municipio - ESQUILINO) Sisto V 14% ( IPSIA-IV Municipio) Marco Polo 19% ( ITT-I Municipio ) Pantaleoni 19%( ITC ûII Municipio)

Ebbene, nelle scuole in cui la stessa classe ha più di un insegnante (anche le elementari) sarebbe utilissimo avere insegnanti stranieri che affiancano quelli italiani in determinate ore (farebbe bene anche agli alunni italiani) ed infatti Comune, Provincia, Regione spendono cifre assai forti per un pugno di "mediatori culturali", cooperative, associazioni che intervengono nelle scuole, ma sono del tutto insufficienti, perché NON SI POSSONO ASSUMERE INSEGNANTI NON CITADINI ITALIANI NELLE SCUOLE PUBBLICHE.

Lo stesso problema si verifica:
- nelle Aziende sanitarie pubbliche agli sportelli (vi sono deroghe per le infermiere);
- nei Commissariati di PS (sarebbe utile anche per le indagini...);
- nelle Biblioteche Comunali.

In Paesi UE come la Gran Bretagna la cosa é stata superata da tempo positivamente.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
"anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti" (Fabrizio De André)

marcowong

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« Risposta #31 il: 27 Settembre, 2007, 01:20:53 am »
Citazione da: "goldendragon"
Cilex,
se ti puo' consolare anche gli europei UE, che pure hanno "più diritti di te", li possono fare.
Hai contemplato di fare domanda per la cittadinanza italiana?


Golden forse hai scritto male, volevi forse dire "neanche"? Se sì, allora ti inviterei nuovamente ad aprire i link che ho postato, le direttive comunitarie sono chiare in proposito e l'Italia avendole accettate nel suo diritto esclude tale discriminazione nei confronti di cittadini comunitari.
Se no allora la frase non ha senso.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da marcowong »

goldendragon

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« Risposta #32 il: 27 Settembre, 2007, 10:57:21 am »
Citazione da: "marcowong"
Citazione da: "goldendragon"
Cilex,
se ti puo' consolare anche gli europei UE, che pure hanno "più diritti di te", li possono fare.
Hai contemplato di fare domanda per la cittadinanza italiana?

Golden forse hai scritto male, volevi forse dire "neanche"? Se sì, allora ti inviterei nuovamente ad aprire i link che ho postato, le direttive comunitarie sono chiare in proposito e l'Italia avendole accettate nel suo diritto esclude tale discriminazione nei confronti di cittadini comunitari.
Se no allora la frase non ha senso.


si si, mio errore: "NEanche"
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da goldendragon »

Idra

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« Risposta #33 il: 27 Settembre, 2007, 14:11:25 pm »
Per legge, oltre ai limiti sui pubblici impieghi, lo straniero non pu? dirigere un giornare. In più alcuni ordini professionali, come quello dei giornalisti di alcune regioni italiane, non accettano l'iscrizione di persone senza cittadinanza italiana (in Lombardia lo accettano, nel Lazio no).
Per quanto ne so io a livello di legislazione generale, quella degli ordini professionali è molto obsoleta, aggiornamenti qua e la, ma richiederebbe invece una normativa generale chiarificatrice dell'autonomia dei singoli ordinamenti.

Ritornando al pubblico impiego, alla lunga non potrà esludere l'accesso agli stranieri se non è ragionevolmente giustificato.
Certo è che non si dovrebbe giudicare a priori gli stranieri come delle persone inaffidabili se non altro per il principio della presunzione d'innocenta dell'art. 27 della costituzione italiana (ho visto che siete stati molto tecnici, e così mi lascio andare anch'io  :wink: ), ma è ragionevole che alcuni impieghi sensibili siano riservati alle persone con cittadinanza del luogo, magari combinando criteri di meritocrazia e anzianità come già succede (gli inaffidabili, in generale, non hanno unica cittadinanza, ci sono anche fra quelli che hanno la cittadinanza italiana).

Riguardo al diritto di volo in relazione al concetto di "pagare il conto" di Goldendragon, la Convenzione di Strasburgo del 5/2/1992 capitolo C prevede la possibilità attribuita allo straniero di rientrare sia nell'elettorato passivo che in quello attivo per le elezioni amministrative se è regolarmente residente per almeno 5 anni (la stessa durata richiesta per ottenere il Permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo). Il pegno quindi si paga, e ritengo che solitamente una persona che vota crede nelle istituzioni e negli ordinamenti italiani, quindi una cosa positiva direi. Solo che la Casta (va di moda ultimamente questo termine) dovrebbe adottare nuove politiche per rimanere sulle proprie poltrone, la paura è incombente. Fatto sta che tale convenzione col quale l'Italia dovrebbe unificarsi non è ancora stato ratificato, e tutte le iniziative locali susseguitesi negli ultimi anni hanno trovato nell'art. 117 della cost. e nei contenziosi al consiglio di stato un ostacolo insormontabile. La competenza di decidere su questioni riguardanti il diritto di voto è del parlamento, ma visto che non ha intenzione di ratificare la convenzione di Strasburgo ecco che si ferma tutto.
Al di là del merito sul diritto di voto per lo straniero che ha "pagato il conto" (i requisiti possono essere tipo 5 anni di residnza come la carta di soggiorno tento per intenderci), per cercare di giustificare l'inadempienza dell'Italia, mi chiedo se qualcuno di voi sa se le altre nazioni europee abbiamo ratificato o no tale convenzione. Potrebbe essere benissimo una convenzione inefficace, ma se fosse così dovrei capire chi lo ha voluto nel lontano 1992.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Idra »

confuciano

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Re: cittadinanza
« Risposta #34 il: 29 Settembre, 2007, 23:07:34 pm »
Ti ringrazio .      

Citazione da: "cilex"
si parla e si discute, su g2 un testo importante; la nuova legge sulla cittadinanza, lascio questo link a riguardo per opinioni o anche pensieri sull'argomento.

http://www.secondegenerazioni.it/forum/ ... .phpòt=325
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da confuciano »
Io sono un Patriota Confuciano .