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Autore Topic: Vale la pena?  (Letto 8335 volte)

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Giorgio

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« Risposta #15 il: 13 Luglio, 2007, 12:07:35 pm »
Assolutamente d'accordo con babo! Non me ne frega niente della loro storia e persecuzioni quando hanno tentato di rapire mio cugino (quando aveva 1 anno) strappandolo dalla carrozzina! Ma stiamo scherzando?????

Quando si "civilizzano" o LI "civilizzano" possiamo fare tutti i discorsi di salottino che vogliamo, intanto dobbiamo canmpare in pace nel nostro paese.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Giorgio »

cavallo

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« Risposta #16 il: 18 Luglio, 2007, 11:06:22 am »
se un episodio che ci riguarda commesso da una persona appartenente ad un determinato gruppo diventa motivo per criominalizzare tutto il gruppo, beh io considero chi fa questo ASSAI PEGGIORE di chi lo ha danneggiato.
Mia madre l'hanno scippata in tram dei Romani, io sono stato truffato in un progetto editoriale da un Palermitano e un Italiano mi ha rubato alla Stazione Termini il contenitore con 2 macchine fotografiche e 2 obiettivi. Che faccio? Chiedo di "civilizzare" i Siciliani, i Romani o gli Italiani tutti?
Poi mi fa un po'  ribrezzo la distinzione fra quel che mi tocca personalmente e quel che apparentemente no: la trovo da uomo delle caverne (o da mafioso).
A me tocca personalmente se qualcuno mi ruba direttamente ma anche se ruba un ministro (ruba soldi miei e degli altri cittadini), se la mafia italiana gestisce discariche abusive (avvelenandoci), racket (rovinando l'economia), crimine, assassinii; sento che mi riguarda l'assassinio di falcone o quello di Moro, che cambiano la vita di intere generazioni, che mi riguarda quando un demente attacca l'Iraq e un maggiordomo gli va dietro, quando dei fascisti aggrediscono la gente a Villa Ada, quando gli evasori fiscali sono la causa del mio pagare troppe tasse.
Che faccio? Mandiamo tutti in campo di rieducazione a "civilizzarsi" o questo vale solo per i Romò Per quale motivo loro e non i Palermitani, i Milanesi, i Romani, i Napoletani?
Fino a che ragioneremo in questo modo ci faremo fregare, magari sorridendo come imbecilli, da persone e poteri che in un solo giorno ci fanno maggiori danni di quelli che i Rom ci possono fare in 10 generazioni. Ma certo, ognuno sceglie la forma di masochismo che vuole (droga, ignoranza, misticismo fanatico, politica dello struzzo, logiche omertose, razzismo, ecc.). Peccato che facendolo, guarda un po', danneggia anche me (e milioni di altri) e non solo se stesso, altrimenti sarei pure felice che si suicidasse ridendo.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
"anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti" (Fabrizio De André)

Giorgio

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« Risposta #17 il: 18 Luglio, 2007, 15:23:04 pm »
Certo cavallo, la prossima volta fatti rapire tuo figlio dai nomadi, sono sicuro che con la tua infinita saggezza saprai perdonarli!

E comunque, per dirla usando i tuoi termini, meglio MAFIOSO che CRETINO. Certo se gli italiani commettono crimini (non mi risulta che rapiscano bambini a caso per schiavizzarli tra l'altro) allora non prendiamocela coi nomadi, mi sembra un atteggiamento molto realistico oltre che maturo! Ma fammi il pacere e vai a lavorare e renditi davvero utile alla società!
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Giorgio »

cavallo

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« Risposta #18 il: 18 Luglio, 2007, 18:25:57 pm »
sono molto contento quando una persona getta la maschera, specie in un Forum. Dopo la tua affermazione "meglio mafioso che cretino" (che evidentemente denota l'una e l'altra cosa assieme), finalmente credo sia chiaro che tipo di etica persegui.
Quanto al lavoro, forse lavoro da un numero di anni maggiore di te, ma non mi interessa come non mi interessa ancora "dialogare" con te.
io con chi preferisce i mafiosi a qualsiasi altra categoria umana dialogo solo in un modo: loro in manette in attesa di trasferimento in galera e io a ridere della loro miseria intellettuale e morale, della loro vigliaccheria, del loro far paura solo a chi vuole aver paura.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
"anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti" (Fabrizio De André)

Giorgio

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« Risposta #19 il: 18 Luglio, 2007, 18:40:31 pm »
Sì sì certo, ridi ridi...  =D>
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Giorgio »

Dubbio

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« Risposta #20 il: 19 Luglio, 2007, 13:19:30 pm »
Citazione da: "Giorgio"
E comunque, per dirla usando i tuoi termini, meglio MAFIOSO che CRETINO.
Scusa, puoi spiegare meglio questo concetto?
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Dubbio »

Giorgio

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« Risposta #21 il: 19 Luglio, 2007, 15:25:07 pm »
Citazione da: "cavallo"
Poi mi fa un po'  ribrezzo la distinzione fra quel che mi tocca personalmente e quel che apparentemente no: la trovo da uomo delle caverne (o da mafioso).

Mi riferivo a questo, per come lo intende cavallo, uno è mafioso solo se prende in considerazione ci? che lo riguarda più da vicino. Allora io preferisco agire così piuttosto che andare contro i mulini al vento e fare il pagliaccio dei poveri!
Spero di essermi spiegato meglio stavolta.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Giorgio »

Dubbio

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« Risposta #22 il: 19 Luglio, 2007, 20:39:19 pm »
Citazione da: "Giorgio"
per come lo intende cavallo, uno è mafioso solo se prende in considerazione ci? che lo riguarda più da vicino. Allora io preferisco agire così piuttosto che andare contro i mulini al vento e fare il pagliaccio dei poveri!
Ah, ora ho capito.
Comunque cavallo ha usato a sproposito il termine "mafioso" ma tu hai usato a sproposito il termine "cretino" perché non credo proprio che lo sia chi non guarda solo al proprio personale interesse, ma anche alle condizioni in cui si trovano gli altri, soprattutto se peggiori delle proprie.
E' solo il mio parere eh...
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Dubbio »

cavallo

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« Risposta #23 il: 20 Luglio, 2007, 08:55:14 am »
rispondon a Dubbio:
tutti gli studi seri di diversa origine (cito solo Sciascia, Dalla Chiesa e Falcone) sottolineano che sono due gli elementi delle "subcultura mafiosa" senza la quale la mafia come organizzazione criminale sarebbe ridotta alla banda del buco:
1) definire un ambito chiuso (la "famiglia allargata" e in alcuni casi la priopria "comunita'" fittizia) da difendere a qualunque costo, usando la menzogna, l'omerta', la doppia morale, criminalizzando un atto compiuto da altri contro di noi e minimizzando quelli compiuti da noi;
2) accettare gerarchie di potere che permettono e implicano gravissimi crimini e rigettare invece tutto quel che (compresa la microdelinquenza) esula da tali gerarchie.

A questo si aggiunge l'apparente autoirionia, il minimizzare il fenomeno mafioso, considerandolo meno grave di altro (ad esempio...del cretinismo, magari attribuito ad altri, mai a se stessi).

Considerare l'insieme dei delitti gravissimi commessi da Napoletani, Romani, Siciliani, Statunitensi, tedeschi, Milanesi come meno grave di quello ad esempio dei Cinesi e dei Rom, considerare un tentato rapimento o uno scippo perpetrato da un Rom piu' grave del massacro di Falluja, del racket mafioso, della strage dell'Italicus, del sangue infetto distribuito da Poggiolini (cito questi esempi fra i centomila in cui Cinesi e Rom non c'entrano nulla) e', lo ribadisco appoggiandomi ad analisi serie e non a discorsi da bar, tipico della "sub-cultura mafiosa" che va ben al di la' della sola mafia organizzata ma senza la quale essa sarebbe stata sconfitta cento volte.

Non credo, quindi, di aver usato impropriamente il termine "mafioso" per un sistema di pensiero che e' tale anche quando non lo si comprende ed indipendentemente dalle origini geografiche (ci sono fior di Siciliani. che non aderiscono a questo pensieero e magari crepano per questo e fior di non-Siciliani piu' mafiosi concettualmente di Riina).

Se si vuole ridurre la mafia solo ad un fatto criminale si e' ben lontani dal vero e (lo disse Falcone) SENZA SAPERLO SI STA DALLA PARTE DELLA MAFIA.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
"anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti" (Fabrizio De André)

Dubbio

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« Risposta #24 il: 20 Luglio, 2007, 13:55:28 pm »
Per me avresti fatto meglio a riconoscere di essere uscito dalle righe e a scusarti di avere dato del mafioso a un interlocutore che aveva l'unico torto di esporre idee diverse dalle tue.

E te lo dico io, che non sono affatto d'accordo con quanto ha scritto Giorgio, ma so bene che criminalizzare le idee che non si condividono è la strada maestra dell'intolleranza e dell'autoritarismo (ora risparmiati il papiro sul fatto che ci sono comunque idee che vanno considerate criminali e cerca di capire la sostanza del discorso).
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Dubbio »

cavallo

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« Risposta #25 il: 20 Luglio, 2007, 14:22:22 pm »
per dubbio:
la "sostanza del discorso@, come tu dici, va trovata non nella singola affermazione, mia, tua o di altri, che puo' essere giusta, sbagliata, fuori o dentro le righe e ciascuno di noi ha tutto il diritto di esprimere quel che vuole, ma assumendosene la piena responsabilita' (cosa che io faccio, tanto e'  vero che non mi passa neppure per la testa di rinnegare quel che dico mascherandomi dietro "scuse" gratuite e da coccodrillo).
Se rileggi un po' di interventi di Giorgio sul tema e su altri connessi, troverai che:
1) afferma che quel che accade alle persone vicine a lui e' il suo metro di giudizio su interi gruppi umani e che quel che accade ad altri non lo interessa: confermo che e' un pensiero di stampo mafioso, che certo appartiene anche a molte persone che non sono (o non ritengono di essere tali) ma e' l'essenza stessa del pensiero mafioso e chi si deve scusare, in primis verso quei Siciliani (e ce ne sono) e verso gli altri che lottano quotidianamente contro un simile pensiero e' chi lo pratica, non chi lo respinge;
2) afferma che non gli importa nulla di drammi umani incomparabilmente superiori a quello che io, tu, lui, i nostri parentucci abbiamo mai sperimentato (per fortuna) in tutta la vita e che prescinde da quei drammi per giudicare non il singolo delinquente ma intere comunita' umane: questo pensiero e' peggio che mafioso, e' pure razzista, anzi e' l'essenza stessa del suprematismo razzista di ogni tipo e visto che i razzisti e non i Cinesi o i Rom sono i principali autori delle cose piu' terribili avvenute negli ultimi 100 anni (e pure in secoli precedenti) sul Pianeta su cui tu, io, gli altri viviamo, troverei offensivo verso tante vittime scusarmi con chi condivide le concezioni che sono state alla radice di quegli orrori.
3) ci si scorda che questo non e' un Forum di un quotidiano italiano, di un'associazione di vigilantes, di un circolo di Siciliani all'estero, di un gruppo di cacciatori, ma di Associna e sebbene sia liberissimo, trovo del tutto offensivo verso lo sforzo di chi lo ha messo su e lo gestisce e verso una comunita' derisa, aggredita, insultata, coperta di menzogne da media e altro come quella cinese in Italia sostenere reiteratamente su queste pagine posizioni non di critica (legittima) a Cina, Cinesi, Storia Cinese e quant'altro, ma al concetto stesso che le colpe di un individuo non devono ricadere sul gruppo umano di appartenenza (si tratti di Cinesi, Siciliani, Rom, Milanesi, Romani) e che nessuno ha il diritto di credere di appartenere ad un gruppo "superiore" su tale base e restringendo da miope (e mafioso) la sua visione soltanto a parentucci ed amichetti suoi.
Ogni "suprematismo", deve per me essere bandito non da questo sito, ma dalla Storia, assieme ai peggiori esempi di violenza: quella pedofila, lo stupro, la strage, il genocidio, di cui storicamente e' padre o fratello legittimo.
Non ho altro da aggiungere, ora e in futuro, su questo argomento, non per mia superiorita' (non mi considero affatto tale) ma perche' credo di non poter accettare che tutti i gatti sono grigi o tutti sono uguali o la logica delle tre scimmiette o quella, per usare una frase di quella Sicilia da cui veniva anche mio nonno, che "munnu era, munnu sara'@ (ossia che al Monsdo non cambia nulla e bisogna accettare che sia cosi', per chi non sa il Siciliano), che e' poi niente altro che la versione popolare della logica ben descritta nel romanzo "Il Gattopardo", che guarda caso ha anch'essa a che fare col tema di questa discussione...
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
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cavallo

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« Risposta #26 il: 20 Luglio, 2007, 14:32:30 pm »
mi ero scordato una perla: giorgio afferma che gli Italiani "non rapiscono per schiavizzare".
Tralascio che gli Italiani sono stati schiavisti per secoli (non solo al tempo dei Romani, ma anche dei "gloriosi" mercanti della Repubblica di Genova o dui quella di Venezia) , a livelli di massa, ed i Rom MAI nella loro storia (semmai, in romania, sono stati schiavi), credo che chiunque conosca le cronache criminali degli ultimi 50 anni sappia che il sequestro di persona e' un reato ben diffuso in Italia e commesso (da bande sarde, lombarde, calabresi, siciliane, romane e da quella mafia che pare sia meglio del cretinismo) da Italiani, con spesso conseguenze mortali e sempre conseguenze di sofferenze inenarrabili per i rapiti e che una specialita' tutta italiana (non che non la facciano anche altri, ma noi lo si faceva ben prima del primo immigrato) e' il sequestro di persona PER STUPRO E OMICIDIO, DI CUI RICORDO IL CASO DEI TRE ITALIANISSIMI ALTOBORGHESI DEL CIRCEO che rapirono e violentarono 2 ragazze e ne ammazzarono una (l'altra non mori' per caso): parlo di Ghira, Izzo, ecc. .
Quando si arriva ad accusare i Rom, in blocco, di essere autori di delitti peggiori degli Italiani, in blocco, si e' molto, molto addentro il mondo dell'orrore concettuale e, mi dispiace, io sto con chi quell'orrore lo ritiene inaccettabile anche solo come espressione.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
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Giorgio

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« Risposta #27 il: 21 Luglio, 2007, 10:52:40 am »
Non ho più parole...  8O

Non sarò l'uomo più colto del mondo ma di sicuro tu sei un MENTECATTO!
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Giorgio »

martina000000

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« Risposta #28 il: 21 Luglio, 2007, 13:13:07 pm »
CAVALLO E GIORGIO ACCUCCIA
 ma perchè dovete sempre litigare che poi nn serve a niente........ 8O  8O nn vi dico di fare la pace tanto siete due persone con vedute diverse della vita  :cry:
potete sempre ignorarvi avvicenda se continuate cosi spaventate tutti gli associni............
e quando arriverete a 80anni  potete iniziare a fare a botte nel caso nn vi siate ancora riappacificati........ :-D
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da martina000000 »
Spesso sostengo lunghe conversazioni con me stesso e sono così intelligente che a volte non capisco nemmeno una parola di quello che dico. (Oscar Wilde)

cavallo

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« Risposta #29 il: 24 Luglio, 2007, 07:59:04 am »
per martino:
ti faccio notae che con altri Assoini es.: babo) sto dialogando a mesi su posizionidifferenti e speso opposte, ma con una volontà comne di confronto. La differenza con Giorgio e poche altre persone, purtrioppo  é che quando s hanno idee opposte e le si argomentano con isioni differenti dello stessofatto si pu? dialogare, quando invece si fa uso sistematico della falsificazione, del'insulto, dello sravolgimento delle verità storiche o di idee "suprematiste", razziste e mafiose (in senso sub-culturale, non operativo-criminale, ovviamente, anche peché essere mafiosi operativi petende capacità di concettualizzazione e di analisi che a volte non si hanno), del pincpio "due pesi due misure", allora io non ialogo pprio.
Vedi martino, se non siamo d'accordo io non cerco di convertire nessuno (io non sono un prete o uno psicoterapeuta!), ma ci sono 3 cose dinanzi a cui reagisco e reagirò sempre, perché sono la fonte dei principali  orrori che rendono difficile la vita di ianti di noi e terrible quella di centinaia di milioni d persone nel Mondo che sono esseri umani con GLI STESSI DIRITTI tuoi, miei e di giorgio:
1) le logiche "suprematiste" e specificamente razziste;
2) la falsificazione storica;
3) l'ipocrisia di usare pesi diversi per quel che fanno amichetti e parentucci nostri e quel che anno "alri" secondo una logica mafiosa madre dell'omertà e di cento tipi di ingiustizia.

Chiunque usi questi tre tipi di armi concettuali non lo considero una persona con cui "dialogare" come invece chi a idee opposte o diverse dalle mie senza aderire a questi tre filoni ideologicamente criminogeni (padri di orrori quali i totalitarismi, le mafie, i genocidi moderni, le guerre dei secoli XIX, XX inizio-XXI, le discriminazioni, ecc.). Lo considero sempre un essere umano(io non bestializzo nesuno, a diferena dei razzisti), ma un avversario che diffonde veleni periolosi nella società con le sue idee ed i suoi atti (e non é vero che le idee siano meno pericolose degli atti: quelle sevono a motivare questi).
Dunque io cerco di sottlinearne le logiche, le ragioni, le conseguenze e di combattere quelle idee per quelo che comportano, dato che é sul terreno delle idee che si vince o s perde la battaglia per i diritti degl individi e dei gruppi umani.
Combatto senza negare l'umaità dell'altro, ma senza cedere su elementi troppo importanti per essere passati sotto silenzio, ovunque: in un convegno, in una scuola, in una discussione al bar,  su un orum, in un incontro istituzionali.
Stai tranquillo, comunque, che a te e ad altri coninuo a rispondere, specie se avete idee diverse dalle mie, con cui adoro confrontarmi, a Giorgio no, così da parte mia questa polemica é chiusa.
ma certamente non smetto di evidenziare le falsificazioni, siano su un libro, in uno spot TV, su un post, a scuola, nei giornali, ecc.!
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
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