una Piccola differenza tra un paese democratico e quello no! - page 2 - Attualità - Associna Forum

Autore Topic: una Piccola differenza tra un paese democratico e quello no!  (Letto 4297 volte)

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cavallo

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« Risposta #15 il: 12 Dicembre, 2007, 14:54:57 pm »
Alexia, cerchiamo di capirci assieme,. Tu dici che  in Cina "la legge non viene difusa ai propri cittadini, e chi sta alla applicazione, se ne approfitta per intascare! E sto parlando del Nostro Governo come ci trattano! "

Ebbene, io cittadino italiano, e tu, migrante extracomunitaria, siamo invece gentilmente infomati dei nostri diritti dal "buon" governo italiano sulle scadenze che le leggi italiane stabiliscono per le differenti procedure amministrative (cambio residenza, rinnovo permesso di sogggiorno, licenze commeciali, rimborsi crediti fiscali, ecc.).

Dopo di che quelle scadenze si rispettano solo quando tu devi pagare qualosa (se pahi in ritado c'é una multa), ma NON quando sono le Istutuzioni italiane a doverle rispettare.

Vuoi qualche esempio? L'Assoiazione per la quale ho lavorato si vede ritardare il pagamento delle attività all'estero svolte negli anni2003-2006 su mandato del Ministero degli Esteri (cioé già in ritardo di anni...) perché il Ministero  ha avuto la sfrontatezza di comunicare PER ISCRITTO di...essersi perso la doumentazione e la richiede nuovamente in copia!
Ui ho lavorato più olte per Comuni e i pagamenti (che per legge vanno fatti entro 60 giorni) li ho avuti da 4 a 9 mesi DOPO (ma se non pago la bolletta elettrica mi staccano la luce).

Certo c'é un bel vantaggio a conoscere i propri diritti teorici e vedere che non hai alcun mezzo per tutelarli, eh?
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
"anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti" (Fabrizio De André)

wen

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« Risposta #16 il: 12 Dicembre, 2007, 15:04:47 pm »
Alexia:
Non siamo stupidi,tutti lo sappiamo su queste cose.
Gli incidenti nelle miniere sono cose che succedono.
La feccenda non e cosi semplice come vedi.
Ma se dico se mandiamo il presidente Romano in Cina a fare il governatore,lui non le risolve neache una,a parte aumentare le tasse.

Questo vale anche per me,se diventassi presidente cinese non ne risolvo neanche una.
Vale anche per te Alexia,se tu diventassi il leader cinese non riuscirai mai ad risolverlo,perche noi non siamo piu intelligenti di Hujing tao.
Questo te lo assicuro.

Gli operai hanno bisogno di lavorare per mantenere le loro famiglie.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da wen »
ô蒙古人除了马粪什么也没有留下ö

goldendragon

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« Risposta #17 il: 12 Dicembre, 2007, 17:18:59 pm »
Citazione da: "Alexia"
Infatti, i lavoratori cinesi, e i cittadini cinesi non sanno nemeno i propri diritti, i diritti fondamentari!
é inutile che il governo Cinese dopo il congresso nazionale emano delle nuove leggi, tanto non vengono difuse, quindi diventano solo uno strumento per stfruttare la gente!


hai ragione, pero' sta anche agli individui avere una coscienza civile che i cinesi non mi sembra proprio che abbiano: il diritto di sapere incombe anche agli individui.

Io non mischierei forma di governo, più o meno democratica, con la scarsa attenzione alla vita: l'India é considerata la più grande "democrazia" del mondo, ma anche li' la vita individuale non vale un gran che.
Probabilmente anche per le vite umane, la rarità fa valore... ovvero é una questione contestuale e non assoluta.

Mi diverte anche se in maniera cinica la storia seguente assolutamente vera (le cifre non sono esatte ma é la sostanza del ragionamento che conta): negli anni 80/90 ci furono diversi incidenti ferroviari nel Regno Unito con molte vittime.

Si fece uno studio e si appuro' che in media muoiono 20 persone all'anno per incidenti dovuti a infrastrutture insufficienti (Railtrack).
Con investimenti di 1 miliardo di sterline si stimo' che si poteva ridurre la mortalità del 50%.
Il ragionamento era il seguente: ogni vittima quanto ci costa in termini di risarcimento? 1 milione di sterline. Quanto in spese legali? 500.000 sterline. Quanto in danni a beni? 500.000 sterline.

Per salvare 10 morti si dovrebbero spendere 100 milioni a testa? Quanto "costa" un morto? 2 milioni.

Indovina cosa fecero?

Anche nel campo della sanità in generale si fanno dei discorsi del genere: se attribuisci un valore infinito ad ogni vita, i costi devono essere infiniti, che é assurdo oltre che impossibile (non é la stessa cosa).

Nelle assicurazioni. Nelle politiche dei redditi. In quelle sociali. Anche in campo culturale.

Si cominciano a porre limiti da qualche parte, limiti economico politici ma alla fine é tutta una questione di soldi.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da goldendragon »

Xaratos

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« Risposta #18 il: 13 Dicembre, 2007, 04:02:46 am »
E chi ha in mano troppo, finisce sempre per avantaggiare se stesso e i suoi lacché. Ma c'è da ricordarsi che se Berlusconi è andato in politica è perché NOI lo abbiamo votato alla precedente legislatura, se format come quello di Bruno Vespa hanno successo è perché NOI lo guardiamo, credi a me, un format se non ha un minimo di ascolti verrebbe subito tolto perché produce solo spese e non guadagno. C'era stato un servizio al TG che mi ha stupito parecchio... Un sindaco si è insediato in comune per "4 voti favoreli"... Tu saprai che un comune, per avere una propria giunta deve avere minimo 4.000 abitanti, allora, come mai sono andati SOLO in 4 a votare? E' vero il principio che CHI NON VOTA si "accoda" alla maggioranza ma quando le astenzioni sono cosi alte significa anche che il 99% della gente NON VUOLE quel sindaco o quel sistema elettorale. Il servizio si è concluso dicendo:"Buona fortuna signor sindaco, ne avrà proprio bisogno!" Questo per dirti che se usciamo dai soliti binari Berlusconi-Prodi-Veltroni (ora c'è pure lui), possiamo uscire dal resto. Se buttiamo via la televisione, possiamo anche mandare a casa Vespa e Fede vari.. Beppe Grillo in uno spettacolo disse una cosa vera (anche se come personaggio, non so ancora inquadrarlo bene):"Con la televisione stanno tirando palate di merda dentro casa nostra, se ti alzi dal divano e te ne vai sul tuo computerino, puoi prendere un pò di quella merda e ribuattargliela addosso, è una bella soddisfazione". In Italia, se ci svegliamo possiamo cambiare le cose, in Cina, se ci svegliamo ci addormentiamo sotto qualche carro armato. E' questo che voleva dire Alexia e benché Mao abbia sicuramente avuto tanti meriti (quello di portare sviluppo e benessere alla Cina), io non potrei sopravvivere in un paese dove stanno a guardare anche quando mi soffio il naso e dove si considera la vita del singolo paragonabile ad una macchia su un parabrezza. Questo vogliamo dirti Cavallo. Poi ovviamente, si ritorna sui soliti discorsi ridondanti che non portano a molto.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Xaratos »
"Ho pieta di coloro; che l´amore di se ha legato alla patria. La patria non è altro che un campo di tende, in un deserto di sassi!" - Antico Canto Tibetano.

wen

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« Risposta #19 il: 13 Dicembre, 2007, 14:50:41 pm »
Citazione da: "Alexia"
Citazione da: "cavallo"
(mentre i lavoratori italiani continuano a crepare ad una media di 2 al giorno: record europeo)
- quanti sono i responsabili di simili scaigure, fra gli industriali, in galera in Italia (so che in Cina si usa anche la pena di morte, che io non approvo....)? Neppure uno!

Bravo, sai quanti moiono su lavoro al giorno in Italia!!!
Ma sai quanti moiono in Cina?
Gli industriali cinesi, responsabile di questi morti, quanti sono stati giustiziati? - Visto che sono delle persone che hanno denaro, nessuno naturalemente!

Poi l'argomento è su un osservazione che ho fatto, per quello che è successo ultimamente, Così come tu dici, al programma telvisivi, Porta a Porta viene discusso, ma quando mai hai visto che si discudono queste cose in TV in Cina? Perchè non se ne porgono proprio queste problematiche! Questo è il punto da sottolineare



In futuro faremo dei robot ad lavorare nelle industrie cosi non ce ne parliamo piu!!!!!!!!!!!
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da wen »
ô蒙古人除了马粪什么也没有留下ö