Pena di morte: svolta in Cina - page 2 - Attualità - Associna Forum

Autore Topic: Pena di morte: svolta in Cina  (Letto 5027 volte)

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cavallo

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« Risposta #15 il: 17 Settembre, 2007, 18:33:58 pm »
per cino4ever:
non voglio entrare nel dibattito sulla giustezza o no della pena di  morte (per non nascondermi dietro ad un dito, io che sono contrario, voglio solo ricordare che l'Unione Europea intera la vieta e in Italia già Cesare Beccaria ne sosteneva ingiustizia e inutilità), ma solo farti notare che in Italia (e molti altri Paesi) la condanna all'ergastolo NON VUOL PIU' DIRE "carcere fino a che non spravvenga la morte" (e che quindi darebbe motivi alle tue considerazioni sulla non recuperabilità di un ergastolano) e non solo perché, come sottolinea giustamente Idra, ci possono essere revisioni di processo (che fatte dopo una condanna a morte sarebbero solo crudeli ironie, come avviene negli USA, dove ogni anno si scoprono casi di persone giustiziate per errore) e perché esiste la grazia presidenziale (é il caso del bandito sardo Graziano Mesina), ma perché in efetti una serie di norme prevedono che per "buona condotta" ed alri motivi anche se  condannati all'ergastolo si pu? uscire dopo 30 anni e, in semilibertà dopo anche soltanto 20 (ed in permesso dopo 15!), salvo per i reati di mafia e poco altro.

Norme che non hanno nulla a che vedere col vituperato indulto che qualcuno su questo Forum usa per insultare Prodi su uno degli argomenti su cui non é insultabile (ce ne sono ben altri...), visto che:
- l'indulto lo chiese al Parlamento italiano (osannante in piedi!) Papa Woytila, quello di "santo subito!", che non era propriamente un Prodiano o un  "sinistro";
- l'indulto é stato approvato a larghissima maggioranza trasversale, destra e sinistra insieme, e quindi darne la colpa a Prodi é patetico;
- chi viene riarrestato per un reato dopo l'indulto (che NON E' un'amnistia) sconta sia la nuova pena sia la vecchia.

Inoltre va precisato che semilibertà, permessi-premio, sconti di pena NON SONO AUTOMATICI, ma decisi caso per caso dai magistrati sulla base delle relazioni di altri magistrati e delle direzioni carcerarie, per cui in teoria dovrebbero riguardare chi é cambiato DAVVERO, ammesso che il carcere aiuti a cambiare...
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
"anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti" (Fabrizio De André)

thun88

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« Risposta #16 il: 17 Settembre, 2007, 22:13:06 pm »
Anch'io sono contro la pena di morte per principio, potremo discuterne per delle ore, ma per me il problema è ben altro: la Cina è abbastanza adulta e matura da portersi permettere un rinnovamento giuridico totale?

A mio giudizio, non ora e non nei prossimi vent'anni... facciamo un esame di coscienza del tessuto sociale cinese:

● Non esiste una coscienza sociale comune, esiste invece la logica del singolo che deve emergere: chi sfonda il muro della ricchezza economica si sente diverso, raggiunge un rango sociale diverso dagli altri. Ecco che la popolazione si divide in categorie di Serie A e Serie B

● La legge non vale per tutti, e in Cina questo vale più che in Italia o in Europa, dove è possibile grazie alla legge avere dei processi con giudici imparziali e un avvocato d'ufficio. In Cina per quanto mi risulta gli avvocati fanno pagati a proprie spese, e direi che pochi in % possono permetterselo. Vince spesso chi ha l'avvocato migliore, una sorta della legge del più forte.

● Arretratezza culturale: solo adesso le nuove generazioni cominciano veramente ad assimilare nuovi idee, ragionamenti, concetti sempre più vicini al mondo occidentale, basti pensare all'apprendimento dell'inglese, che porta di conseguenza alla lettura di testi stranieri. L'alfabetizzazione andrà di pari passo con lo snellimento e la modifica di leggi piuttosto severe.


Credo in queste lente modifiche cinesi, ma non credo che il Governo odierno voglia entrare nella storia. La democrazia, ovvero una forma di governo diversa, sarà auspicabile con una classe dirigente diversa da quella di adesso. Penso che la stessa cosa valga per l'Italia: se nel Paese qualcosa migliorerà, non sarà grazie a questa generazione di politici, ormai incapaci di comprendere i segnali della popolazione.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da thun88 »
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wen

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Ragazzi
« Risposta #17 il: 17 Settembre, 2007, 23:59:20 pm »
DobbiamoRitengo che la pena di morte non e bella.
Ma questo fa parte dell tradizione cinese la fucilazione.
E stata Mao ad insegnarci.
Mao e una grande persona  :-D
Noi cinesi dobbiamo rispettarlo.
 :-D
Noi cinesi abbiamo un cuore acciaio :-D
Dobbiamo essere patriottici ed non trascurare il nostro paese.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da wen »
ô蒙古人除了马粪什么也没有留下ö

wen

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Pericolo della Cina
« Risposta #18 il: 18 Settembre, 2007, 00:57:41 am »
Il vero rischio e la droga in Cina.
Ragazzi dovete sapere che la Cina confina Afghanistan ed il Triangolo doro.
Sono regioni ed territori dove producono maggior prodotti delle sostanze stupefacenti.
Ritengo che la Cina non e un paese democratico,ma la democrazia riuscira ad contrastare questo pericolo?
La Cina rischia di diventare una nazione di drogati come successi 150 anni fa.
Abbiamo gia passato una storia molto triste.
Adesso che la Cina stia predendo economia il rischio e ancora di piu.
Che il regime autoritario o no siamo costretti ad accetarlo.
La speranza della vita dei ragazzi giovani  in Cina dipendono da questo regime autoritario.
Spero che questo lo capiate di quello che sto dicend :(
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da wen »
ô蒙古人除了马粪什么也没有留下ö

ireneadler

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Re: Pericolo della Cina
« Risposta #19 il: 18 Settembre, 2007, 13:49:49 pm »
Per questo esiste la pena di morte per gli spacciatori.  :evil:
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da ireneadler »
知之为知之,不知为不知,是知也。

thun88

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Re: Pericolo della Cina
« Risposta #20 il: 19 Settembre, 2007, 15:58:51 pm »
Citazione da: "wen"
Il vero rischio e la droga in Cina.
Ragazzi dovete sapere che la Cina confina Afghanistan ed il Triangolo doro.
Sono regioni ed territori dove producono maggior prodotti delle sostanze stupefacenti.
Ritengo che la Cina non e un paese democratico,ma la democrazia riuscira ad contrastare questo pericolo?
La Cina rischia di diventare una nazione di drogati come successi 150 anni fa.
Abbiamo gia passato una storia molto triste.
Adesso che la Cina stia predendo economia il rischio e ancora di piu.
Che il regime autoritario o no siamo costretti ad accetarlo.
La speranza della vita dei ragazzi giovani  in Cina dipendono da questo regime autoritario.
Spero che questo lo capiate di quello che sto dicend :(


Già infatti, l'ombra della condanna a morte è forse la prima soluzione immediata, su larga scala ad avere effetto immediato. Non è il rimedio o la medicina giusta, ma soltanto una palleattivo temporaneo... che questo possa durare più di 150 anni è un altro discorso, ma sfido chiunque a trovare chissa quale alternativa, si cade sulla banalità e sull'inettezza.
Possiamo solo sperare in un periodo migliore...
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da thun88 »
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goldendragon

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Re: Pericolo della Cina
« Risposta #21 il: 19 Settembre, 2007, 16:43:46 pm »
Citazione da: "thun88"
Già infatti, l'ombra della condanna a morte è forse la prima soluzione immediata, su larga scala ad avere effetto immediato. Non è il rimedio o la medicina giusta, ma soltanto una palleattivo temporaneo... che questo possa durare più di 150 anni è un altro discorso, ma sfido chiunque a trovare chissa quale alternativa, si cade sulla banalità e sull'inettezza.
Possiamo solo sperare in un periodo migliore...


150 anni fa la situazione era differente. Il marcio di oggi ha cause interne, non c'é più un impero inglese con problemi di bilancia dei pagamenti da raddrizzare.

Il problema della droga é solo in minima parte dal lato spacciatori/criminalità organizzata, se non ci fosse domanda, non ci sarebbe offerta: io condannerei a morte anche i drogati
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da goldendragon »