C'è anche da dire che il nostro stato (come nella maggioranza degli stati europei) c'è il "Welfare" cioé lo stato interviene per proteggere le persone più deboli (o cosi dovrebbe fare), inoltre, come associna è un esempio, non posso dire che non esistano altre reti di stranieri che hanno deciso di dare dei punti di riferimento e informazioni ai loro connazionali per aiutarli a sopravvivere in uno stato straniero che li vede quasi come nemici. La problematica nostra milosh è che quando NOI siamo emigrati non c'erano i mezzi che ci sono oggi. Per ci? che riguarda lo stato italiano, diciamo pure che prima dei primissimi sbarchi non c'erano strutture, leggi, e sistemi per poter aiutare gli extracomunitari venuti in Italia. Adesso le cose sono cambiate, certo, l'ignoranza non cambia, la xenofobia non cambia, ma da allora ad adesso... ci sono state grandi conquiste. Pensiamo magari ai supermercati bilingua nei pressi delle chinatown, pensiamo ovviamente (e questo tu magari lo saprai meglio di me) agli sportelli al comune dedicati ai "NON MADRELINGUA" e anche all'università, ci sono delle "agevolazioni" per chi NON E' madrelingua italiana. Non mi pare che all'inizio di questi flussi gli extracomunitari potessero solo pensare di andare all'università... Certo, gli imprenditori senza scrupoli, la gente menefreghista (o peggio xenofoba), i politici nazionalisti (vedi Lega) e quant'altro, non mancheranno di mettere i bastoni nelle ruote all'integrazione.. ma di sicuro, questo, è un processo CHE NON PUO' essere fermato IN NESSUN CASO. Eppoi come ho detto nel mio messaggio di augurio, ci sarà sempre qualcuno pronto ad accogliere gli altri a braccia aperte.