http://blog.panorama.it/italia/2008/02/ ... epuratore/Analizzare questo articolo sarebbe argomento da tesina su come si costruisce un allarme (razzista) tramite l'azione congiunta di media e organizzazioni.
Allora:
1) il titolo dice "Prato: Chinatown colonizza la campagna. Troppo vicina al depuratore"
innanzi tutto "chinatown" é termine che si pu? usare per un quartiere (urbano) monoetnico cinese e non per la comunità cinese (o parte di essa), tanto più se ci si riferisce alla creazione di oti e serre in campagna, ma "Chinatown é più minaccioso (dà l'idea di compattezza, di complotto...) e quindi...
2) poi si dice che a Prato "i cinesi hanno deciso di coltivare i terreni.
Alle porte del quartiere a nord della città, dalla parte opposta alla loro Chinatown, da alcuni mesi, sono nate decine e decine di serre. Spuntano cicorie, barbe, broccoli, zucche, zucchine e altre verdure di forme e colori mai visti prima in zona. Le sementi vengono importate direttamente dalla Cina. Si tratta degli ortaggi utilizzati per lo più nella ristorazione cinese come ingredienti base per piatti tipici. Una mossa strategica per la comunità cinese che recuperando le sempre più numerose terre incolte toscane, risparmia sull’importazione dei prodotti. Non arrivano più via container nei porti di Livorno o Ancona ma direttamente dagli appezzamenti di terreno acquistati o presi in affitto a poco più di due chilometri dal centro di Prato"
e si denuncia che "in questa zona, dove ci sono anche alcuni orti di pratesi, scorre il canale di scolo delle acque reflue di uno dei sette depuratori della città, il Baciacavallo.
Una vicinanza che desta non poca preoccupazione e perplessità nelle organizzazioni agricole locali, prima di tutte la Coldiretti, già allarmate per l’assenza di controllo da parte delle autorità sul metodo di coltivazione seguito dai cinesi oltre che relativamente ai semi piantati e al tipo di trattamenti fitosanitari che possono essere impiegati."
Ma, per quanto riguarda la vicinanza al canale di scolo, se ci sono anche orti di Pratesi (Italiani) com'é mai che questa preoccupazione non é stata espressa quando a coltivare queste aree erano SOLO ITALIANI?
E dove sta la prova che i Cinesi (e perché non gli Italiani, er quegli orti?) usino l'acqua di quel canale per irrigare?
E', inoltre,giusto pretendere controlli sulle procedure di coplivazione, ma perché solo dei Cinesi? Forse che le campagne pratesi sono esenti da fitofarmaci e pesticidi fuori controllo? I Pratesi italiani fanno solo produzioni biologiche?
Quanto alle sementi, la legge italiana é molto rigida sulle importazioni di semi e se non si tratta di sementi di contrabbando non sono meno controllate di quelle autoctone.
3) drammaticamente divertente, poi, la descrizione della pericolosità delle acque reflue dei depuratori pratesi:
ôLa cosa più grave è l’utilizzo incontrollato delle acque che fuoriescono dall’impianto di depurazione della città - spiega Maurizio Fantini, vice direttore della Coldiretti di Firenze e Prato - acqua sicuramente non utilizzabile per quello scopo senza le dovute autorizzazioni per l’attingimentoö.
Prato, città con una forte presenza di industrie tessili, ha sette depuratori di cui sei, raccolgono e depurano le acque dei siti industriali. La presenza di questo tipo di imprese, lascia tracce importanti nelle acque reflue nonostante il trattamento di depurazione. Nelle acque, infatti, rimane un quantitativo di cromo e tensioattivi che potrebbe essere particolarmente pericoloso per l’irrigazione di frutta e ortaggi."
Allora, che fine fa l'acqua dei canali dei depuratori pratesi? dove viene versata? quali falde inquina? e perché é èericolosa solo per le coltivazioni cinesi e non per quelle italiane che attingono tramite pozzi dalla stessa falda acquifera con cui ha a che fare l'acqua così terribile DOPO la depurazione? e quante denunce ha fatto la Coldiretti conro le industrie (e responsabili dela depurazione) per il pericolo che quelle acque costituiscono per TUTA l'agricoltura del comprensorio, prima che i Cinesi creassero i loro orti?
4) infine una totale sciocchezza:
ô è a rischio il mantenimento e la protezione della pianta sia per quanto riguarda la contaminazione virale o batterica tra le piante stesse che per l’eventuale contaminazione geneticaö.; perché, le sementi delle sere e degli orti degli Italiani sono tutte italiane? Non vengono da Israele (es.: i pomodori pachino), dagli USA, dalle multinazionali tipo Monsanto, dall'Olanda, dal Sudafrica, ecc., ecc.? e alla frontiera, cinesi o statunitensi o altro che siano, non sono controllate?
Controlli, sì, dunque, MA PER TUTTI e non criminalizzando solo i Cinesi quando le analisi fatte dal Ministero delle Risorse Forestali ed Agricole nel 2006 hanno dimostrato che il 45% dell'ortofrutta italiana contiene inquinanti industriali e pesticidi vietati (e non parliamo della situazione agricola in Campania...)!