quando a censurare é il mercato... - Attualità - Associna Forum

Autore Topic: quando a censurare é il mercato...  (Letto 1028 volte)

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questo topic.

cavallo

  • Livello: Cittadino del Mondo
  • *****
  • Post: 14.723
  • Sesso: Maschio
  • silvio marconi, antropologo e ingegnere
    • Mostra profilo
quando a censurare é il mercato...
« il: 30 Gennaio, 2008, 09:18:37 am »
Premetto che non intendo giustificare alcun tipo di censura di Stato, ma vorrei solo sottolineare che esistono in tutto il Mondo, anche nei Paesi cosiddetti "democratici", numerosi tipi di censura, esplicita o implicita, di cui si oarla assai meno che di quelle dei Paesi cosidetti "totalitari".

Il caso "Tiro mancino"ne é solo un piccolo e parzialissimo esempio (la TV, nel tempo, ha censurato canzoni di Dalla, De André, Mina, Gaber, Jannacci, i Beatles, Morandi, De Gregori, Modena City Ramblers, Tenco, Lauzi, Bob Dylan, oltre a tutta la musica di protesta vera o "anarchica", italiana, a Ivan Della Mea a Paolo Pietrangeli, francese come nel caso di Brassens, USA, come nel caso dei veri rappers, de Pte Seegers, ecc., latinoamericana, come nel caso di quella messicana, salvadoregna, nicaraguense, portoricana, argentina, dell'Africa Occidentale, ecc.):
http://musica-ilcaso.temi.kataweb.it/20 ... f=rephpsp2

Il mercato censura ideologicamente come ogni altro potere:
- si escludono dai media (anche quelli pubblici come la RAI, quando sono gestiti come se fossero "di famiglia" o "di partito": vedi caso Biagi e in passato caso Dario Fo) le notizie ed i personaggi "scomodi", interi settori sociali (ad esempio i precari,  gli operai se non crepano in 7 bruciati, ecc.), etnie e sogetti collettivi se non come autori di crimini (quante notizie positive sulle culture e le genti extra-UE trovate?) e si riempiono in cambio tutti gli spazi di notizie e spettacoli spazzatura;
- si escludono il più possibile dalla produzione di dischi, film, libri autori non asserviti al potere delle majors;
- si limita la distribuzione di libri e CD e film prodotti a autori indipenenti e si relega quel che non piace al potere in spazi teatrali, cinematografici e televisivi tali da renderlo fruibile a pochissime persone;
- si riservano conoscenze e opportunità culturali di buona qualità solo a chi possa permettersi di viaggiare, leggere, frequentare spazi, acquistare a prezzi altissimi, ossia solo a quella piccola parte delle classi medio-alte che é interessata a valori diversi da quelli stessi della sua classe di appartenenza;
- si escludono dai canali di formazione principale (scuola e TV) e dai temi trattati da chi costruisce l'immaginario collettivo (fumetti, TV, riviste popolari, radio, cinema, ecc.) gli elementi storici che danno fastidio alle forze egemoni;
- si escludono dai finanziamenti pubblici e dalle sponsorizzazioni private rassegne, eventi culturali, progetti articolati su temi o con approcci che "danno fastidio"  su base ideologica.


E di queste esclusioni si pu? morire (suicidio Tenco) o si pu? vivere a schifo (chi non sopravvive con la sua creatività culurale perché discrimnato ed é costretto a cento altri lavoretti), anche senza  leggi che lo impongano da parte dello tato...

E questo nei Pasi "sviluppati", che nei 3/4 del Mondo basta la miseria e il non accesso all'educazione per impedire che la gente sia protagonista di produzione di cultura, formazione e informazione se non si vende al potere, dal Kenia ad Haiti, dal Pakistan alla Nigeria, dal Bangladesh al Marocco,  ....

Guardatevi attorno e scoprirete quante persone non riescono ad esprimersi, a comunicare, a guadagnare onestamente producendo cultura, formazione e informazione perché non si vogliono adeguare ai "valori" alla Bruno Vespa, alla Grande Fratello, alla Ratzinger, alla Bush, alla Nestlé, senza che esista apparentemente alcuna legge di censura politica!
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
"anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti" (Fabrizio De André)

Xaratos

  • Livello: Cittadino del Mondo
  • *****
  • Post: 1.869
    • Mostra profilo
(Nessun oggetto)
« Risposta #1 il: 31 Gennaio, 2008, 02:43:22 am »
Se la censura fosse solo nello spettacolo tirerei un bel sospiro di sollievo ma proprio stasera ho visto un servizio di "matrix" con ospite "Demente" Mastella (scusatemi, ma non posso chiamare diversamente uno come quello) ovviamente, la trasmissione è incentrata sul ruolo dell'Udeur nella caduta del governo, la cosa divertente è che a capo di molti ospedali, dipartimenti e strutture della sanità pubblica anche le cariche dirigenziali (che dovrebbero esser ricoperte da persone che hanno certi meriti nell'ambito medico) vengono assegnate seguendo l'appartenenza ad un partito.... Direte voi, ho scoperto l'acqua calda, il problema è che NESSUN magistrato, NESSUNO sta a guardare CHI EFFETTIVAMENTE viene inserito in queste cariche (e con quali modalità)... Come dice il mio migliore amico:"Me lo sego 300 volte se qualcuno afferma che una persona come la moglie di Mastella è una brava persona, perché chi parla in quel modo e fa quelle dichiarazioni, non pu? esser altro una serpe!"

Non sono mai voluto entrare nel merito della politica e finché potrò, ne starò alla larga, ma se avessi avuto la tessera dell'udeur sarei andato a SOTTERRARMI... Questo sembra un OT ma in verità, lo è solo in parte, perché come dice Cavallo, c'è una Casta che opera dietro le quinte su TUTTO. Non so voi, ma se non fosse per il rischio di veder approvata una legge simile alla "Bossi-Fini" adopererei un modo eterodosso per esprimere il mio disappunto in questo immondezaio... (Scriverei:"Non voto nessun ladro e nessun pezzente!" sulla schedina elettorale).


PS. C'è da dire una cosa, che un requisito fondamentale della democrazia è la diffusione e la diversificazione delle fonti d'informazione e della cultura, ma quando TUTTA la tv e TUTTI i giornali sono in mano alle forze politiche, l'unica cosa è cercare sistemi "ALTERNATIVI" come appunto pu? essere internet... Infatti, "Demente Mastella" c'ha provato a fare delle leggi per "regolamentare" la rete, ma gli è andata male.. Qualcuno sa qualcosa riguardo all'obbligo di "licenza di editore" per i siti che trattano di politica? Mi pare che sia finita con un "nulla di fatto"! :)
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Xaratos »
"Ho pieta di coloro; che l´amore di se ha legato alla patria. La patria non è altro che un campo di tende, in un deserto di sassi!" - Antico Canto Tibetano.