vi voglio raccontare un'esperienza di questi ultim gorni.
La ONG con la quale ho lavorato recentemente in un priogetto educativo per gli operatori di alcuni orfanatrofi e scuole del Sud del Libano (devastato dall'agressione israeliana del 2006) ha altri progetti sanitari, agricoli, educativi, in quel Paese.
Nel'ambito di uno di quei progetti sono stati prodotti alcuni giochi da tavola didattici sul tema della prevenzione dell'AIDS, in Arabo ed Inglese.
La sede della ONG di Beiruth ha inviato per documentazione (come si fa sempre di tutti i materiali prodotti), ovviamente non er venderle, alla sede centrale di Roma una decina di copie del gioco, indicando sul pacco di cosa si trattava.
Il pacco é attualmente fermo alla dogana di Fiumicino perché... i giochi non hanno il marchio "C E" (dell'Unione Europea) e non possono entrare in Italia, nonostante che non debbano essere né venduti, né distribuiti in altro modo ma solo tenuti come documentazione ed eventualmente usatio per convegni, presentazioni ad istituzioni locali, ecc.
Ecco le "logiche" delle regole applicate in Italia!