non tutti rotolano verso l'indipendentismo... - Attualità - Associna Forum

Autore Topic: non tutti rotolano verso l'indipendentismo...  (Letto 1422 volte)

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cavallo

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« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
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DevilLiar

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Re: non tutti rotolano verso l'indipendentismo...
« Risposta #1 il: 12 Aprile, 2008, 21:51:16 pm »
Citazione da: "cavallo"
http://www.rainews24.it/notizia.aspònewsID=80634

ma mi spieghi xke taiwan vuole essere indippendente?
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da DevilLiar »
Nulla è più deprimente del futuro, a parte forse il passato

cavallo

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« Risposta #2 il: 13 Aprile, 2008, 09:14:29 am »
il partito che ha stravinto le ultime elezioni a Taiwan é il vecchio Komingtang, che fino al 1949 (con Chiang kai-scek) dominava la Cina intera e che venne sconfitto dal PCC.

Chiang Kai-scek , i suoi dirigenti, moltissimi militari e famiglie laciarono la Cina continentale nel 1949 e si ritirarono sull'isola cinese (etnicamente, al 90%, e storicamente, a parte la parentesi del'ocupazione nipponica) di Taiwan.

Per decenni stettero al potere in forma dittatoriale e rivendicarono di essere il "legittimo governo" dell'INTERA Cina, senza minimamente mettere in discussione l'unitarietà della ine  e l'appartenenza ad essa di Taiwan.

Poi vi furono 3 tipi di evoluzione:
- USA  e Paesi occidentali riconobbero la RPC e cessarono di riconoscere le pretese del governo di Taiwan (fra l'altro il seggio della Cina al'ONU e nel Consiglio di Sicurezza passò al governo di Beijing);
- a Taiwan si avvi? un processo di democratizzazione (fra l'alro venne cancellato l'odioso stato d'assedio);
- i governi a Taiwan smisero di rivendicare la sovranità sulla Cina continentale.

Intanto Taiwan continuava e continua a godere della protezione militare degli USA che, con la loro solita coerenza, non ne riconoscono più  l'esistenza come stato ma la armano e minacciano di intervenire se la RPC inviasse le sue truppe a cancellarne le rivendicazioni separatiste...

A questo punto, vi furono forze poliiche ed economiche taiwanesi che puntarono a fare di Taiwan uno Stato separato, indipendente dalla Cina e tali forze, fra l'altro, vinsero le elezioni precedenti alle ultime e iniziarono a parlare di "dichiarazione di indipendenza" , a rivendicare il diritto ad avere un seggio all'ONU, ecc., il he oviamente ha indutrito la posizione del governo della RPC che ha sempre avvisato che una "dichiarazione di indipendenza" di Taiwan sfocerebbe in un intervento armato contro questo separatismo.

Ale ultime elezioni, come spiega l'articolo, ha vinto il Kuomingtang, che rifiuta l'estremismo indipendentista (rifiutato poi dagli eletori anche in un referendum) e punta soprattutto sull'accelerazione della già esistente forte integrazione economica fra Taiwan e la Cina continentale. Anmche se ci sono segnali contraddittori, come il riconoscimento da parte di Taiwan del separatista Kossovo (ovviamente non riconosciuto dalla RPC come dalla maggioranza degli stati del Mondo, Spagna e Russia compresi, a parte gli USA ed alcuni dei loro maggiordomi europei)...

Si é parlato di una soluzione simile a quella di Hong Kong ("una Cina, due sistemi ") ma il problema sta nel fatto che per fare questo il Kuomingtang sarebbe obbligato a riconoscere l'egemonia del PCC, suo nemico ideologico storico, e qindi la sua definitiva sconfitta storica.

Comunque é positivo secondo me che il rotolamento verso un indipendentismo suicida di Taiwan si sia oggi  arrestato.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
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DevilLiar

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« Risposta #3 il: 13 Aprile, 2008, 19:12:10 pm »
grazie x la risposta.  in questo ultimo periodo ho una fissa per gli affari in cina...ma sono ancora quasi del tutto ignorante a riguardo :oops:  che triste
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da DevilLiar »
Nulla è più deprimente del futuro, a parte forse il passato