altro sintomo di declino per l'Italia - Attualità - Associna Forum

Autore Topic: altro sintomo di declino per l'Italia  (Letto 1057 volte)

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cavallo

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altro sintomo di declino per l'Italia
« il: 22 Aprile, 2008, 15:09:14 pm »
l'Italia, che ha nella sua cucina uno dei pilastri della sua immagine (e ad essa si collega il made in Italy agroalimentare) non ha saputo valorizzare tale risorsa e declina anche in questo campo:

http://cucina.blogautore.espresso.repub ... f=rephpsp2

il fatto che singoli ristoranti crescano nella graduatoria dal 2007 al 2008 non modifica la maginalità raggiunta dalla ristorazione italiana: solo 5 ristoranti fra i primi 50 nel Mondo ed il primo solo 12?!

La Spagna ha 12 ristoranti su 50 (più del doppio dell'Italia) e 3 ristoranti fra i primi 8 (nessuno in quegli 8 é italiano) e il primo al mondo!
La Francia ne ha 10 su 50 (il doppio dell'Italia).

E' un po' difficile dare la colpa di questo ai migranti (o specificamente ai Cinesi...), non trovate? Chissà se Calderoli ci riuscirà lo stesso...?
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
"anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti" (Fabrizio De André)

Xaratos

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« Risposta #1 il: 22 Aprile, 2008, 15:21:33 pm »
Credo che attualmente dovremmo preoccuparci di altro, nel senso che oltre alla cucina, i campi dove l'Italia fa veramente pena sono parecchi (tra cui anche l'istruzione). Spero che queste graduatorie non considerino la "locazione del ristorante" ma bensì la cultura culinaria che sta alla base dei piatti serviti. Io ad esempio, vado in un ristorante cinese per mangiare piatti cinesi, non piatti italiani. Se dovessi redarre un giudizio sulla "cucina italiana" non vado ad esaminare ristoranti etnici (senz'offesa), se invece voglio fare un raffronto tra i piatti etnici serviti in italia e quelli serviti nei paesi d'origine, non andrò a inserire ristoranti italiani nella ricerca.

Detto questo, mi auguro che qualsiasi persona sana di mente, possa fare un ragionamento del genere (a maggior ragione un politico).
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Xaratos »
"Ho pieta di coloro; che l´amore di se ha legato alla patria. La patria non è altro che un campo di tende, in un deserto di sassi!" - Antico Canto Tibetano.

cilex

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« Risposta #2 il: 22 Aprile, 2008, 16:14:30 pm »
ritengo che la cucina, sia importante... sopratutto per l'italia... la cucina italia è famosa nel mondo.
Quindi è vero che ci sono altri problemi, ma non dimenticarti del resto......

se pensi alla gamba che hai perso... dopo perderai anche l'altra, in quanto una gamba se non la alleni poi muore.... :cry:  :cry:  :cry:
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cilex »
Non lasciatevi scoraggiare da coloro che delusi dalla vita, sono diventati sordi ai desideri più profondi ed autentici del loro Cuore!!!

Giovanni Paolo II 16.X.1978 - 2.IV.2005

cavallo

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« Risposta #3 il: 22 Aprile, 2008, 19:35:45 pm »
innanzi tutto concordo con cilex sull'importanza della cucina italiana non in sé, ma in termini di:

- immagine del Paese;
- testimonial dei prodotti agroalimentari;
- elemento dell'attrazione turistica

e quindi  socioeconomici, culturali, occupazionali.

Sottovalutarla, come hanno fatto per decenni (salvo a chiacchiere) le istutuzioni e i media italiani, banalizzarla (come in trasmissioni RV inguardabili o al servizio dell'"esperto" di turno), non valorizzarla (oggi a Galleria Colonna ho preso un opuscolo gratuito che riproduce TUTTE le iniziative gastronomiche della Catalogna del 2008, con data, luogo ed orari, mentre in Italia si sono sprecati 14 MILIONI di Euro per creare un sito, che ne valeva comunque poche decine di migliaia,  di valorizzazione degli elementi culturali, gastronomici, architettonici, folklorici del Paese che era tanto pieno di fesserie da doverlo chiudere!!!) é stato ed é di per sé un errore catastrofico (in piccolo lo stanno facendo anche i ristoratori cinesi in Italia con le loro cucine regionali: si vede che si sono adattati all'andazzo generale del Paese in cui operano...!) che si coniuga a scandali come quelli delle mozzarelle, del Brunello, ora dell'olio.

In secondo luogo, se la gastronomia (con l'undotto che ho citato) é uno dei pochi pilastri poteniali dell'"eccellenza" italiana e i risultati sono quelli che quella clasifica dimostra, allora si tratta di un sintomo fra i tanti di problemi  ed incapacità assai più generali dell'talia stessa.

Spero che altri (Cinesi inclusi) imparino ad evitare i nostri errori invece che adeguarvisi.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
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Xaratos

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« Risposta #4 il: 22 Aprile, 2008, 23:45:12 pm »
Effettivamente, non ho mai esaminato la nostra cucina su questo punto di vista. Sarà che io non sono una "buona forchetta" e quindi, non m'interesso del lato gastronomico di un paese! :(
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Xaratos »
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