Io ho sempre visto le nazioni come "aziende" che inseguono ovviamente il loro profitto e il loro tornaconto personale anche a scapito di vite umane.
Mi sono sempre chiesto perché l'America voleva esportare la democrazia in Iraq e in Iran e magari, non interviene nelle questioni della Bosnia, del Curdistan e anche in Birmania, tutti paesi dove c'è un grande desiderio di pace e anche magari, democrazia. Ovviamente, l'America come i suoi alleati, hanno scelto "d'intervenire" nelle zone che a loro conveniva e tutto sono convinto, fuorché che questi interventi aiutino la povera gente. I cattivi, non sono tanto i popoli (cinesi, africani, ecc...) che desiderano soltanto pace, benessere e lavoro, ma le nazioni che vedono i popoli come merce di scambio oppure come "elemento contingente" da poter usare per le varie campagne di disinformazione del tipo:"Siamo in Iraq per portare la democrazia ad un popolo oppresso dalla tirannia", quando c'è stato l'attentato a Nassirya sono rimasto scioccato pure io dall'incredibile perdita di vite umane (specialmente tra i civili) e per i parenti dei soldati morti... Ma non tanto per loro che erano li a fare un mestiere, erano li per loro e altrui volontà e secondo me, tutto facevano, tranne che portare democrazia e pace come hanno sostenuto in molti. Deploro atteggiamenti come quelli che hai descritto ma, sono piuttosto "allergico" ai militari e alle armi e alle nazioni, ma voglio avere fiducia nei popoli e anche in quello italiano, altrimenti, perché noi di associna parliamo continuamente di "combattere la disinformazione"?